giovedì 30 giugno 2011

Singolarità Tecnologica, superintelligenze e stanze cinesi (per tacer del resto)

Ancora una volta, il vostro affezionato Panda parlerà di Singolarità Tecnologica. Per chi non lo sapesse, la Singolarità Tecnologica è una teoria che ritiene che lo sviluppo tecnologico proceda ad un ritmo via via crescente (esponenziale) e che quindi finirà per condurci ad un punto (la Singolarità Tecnologica per l’appunto) in cui gli sviluppi tecnologici supereranno di molto le capacità di comprensione e previsione dell’intera razza umana. La Singolarità Tecnologica, in altre parole, sarebbe un’epoca in cui la tecnologia diverrebbe tanto levata da apparire ai nostri deboli intelletti umani come quanto di più simile possa esistere alla magia. Si tratterebbe di un’epoca in cui, se ben gestita, tutti i nostri principali problemi, compreso forse la morte, diverrebbero solo un ricordo del passato. Al di là delle varie sfumature, interpretazioni e variazioni sul tema, alla teoria della Singolarità Tecnologica, si può dire che sia quasi sempre accostato il concetto di super-intelligenza. La maggior parte dei sostenitori della teoria della Singolarità Tecnologica ritengono infatti che essa sarà resa possibile dall’apparizione di un’intelligenza artificiale generale in grado di auto-migliorarsi ricorsivamente, ossia di un’intelligenza artificiale in grado di tramutarsi in una super-intelligenza. Sì, ma cos’è esattamente una super-intelligenza? Per dirla alla Nick Bostrom, “una super-intelligenza è un qualsiasi intelletto che superi di gran lunga il miglior cervello umano praticamente in ogni campo”. Ora, prima di poter giungere ad una Singolarità Tecnologica benevola, bisogna che si giunga ad una super-intelligenza di un qualche tipo e prima di giungere ad una super-intelligenza occorre giungere ad un’intelligenza artificiale generale con facoltà intellettuali simili all’uomo. Chi ritiene che tutto ciò sia plausibile pensa di solito che si possa giungere alla costruzione di una mente artificiale simile all’uomo entro 20 o 30 anni circa. Ovviamente non tutti pensano che ciò sia possibile oppure che se anche lo fosse i tempi sarebbero enormemente maggiori (in termini di secoli). Questi tecno-scettici, sostengono che ciò non sia possibile (per motivi fisici, filosofici o tecnici) e che sono 30 anni che sentono qualcuno dire che “fra 20 o 30 anni avremo un computer senziente”, ma di computer senzienti per ora non se ne vede nemmeno l’ombra. Anche di fronte al caso Watson (il super-computer dell’IBM che ha battuto agguerriti avversari umani nel telequiz statunitense Jeopardy dimostrando abilità linguistiche nel campo del linguaggio umano senza precedenti per una macchina), i tecno-scettici ritengono che si tratti al più di un sofisticato strumento che simula parzialmente la comprensione linguistica tramite la potenza di calcolo brutale e non riproducendo una “genuina comprensione” di quanto viene elaborato. Famosi futurologi, in primis Ray Kurzweil, hanno salutato il successo di Watson come un indizio che ci stiamo sempre più avvicinando alla Singolarità, ma hanno ottenuto solo di infiammare gli animi risentiti dei tecno-scettici. Questi ultimi, lontani dall’essere una ristretta minoranza, sono un insieme numeroso e variegato. Per dimostrare l’impossibilità di creare una mente senziente artificiale pseudo-umana le posizioni dei tecno-scettici spaziano infatti da chi scomoda la fisica quantistica, fino a chi si limita ad ironizzare od insultare chi pensa sia una sfida alla nostra portata. Una versione intermedia e molto diffusa, invece, frappone argomentazioni filosofiche come quella della stanza cinese ideato da John Searle.

Il Panda, che sulla Singolarità Tecnologica si definirebbe cautamente possibilista, vuole qui però stroncare l’impostazione filosofeggiante di chi ritiene sia impossibile creare un’intelligenza artificiale adducendo argomentazioni quali appunto quelli della stanza cinese. Cos’è la stanza cinese? Vediamo...

Firma per Wikipedia come Patrimonio Culturale dell'Umanità

Il vostro affezionato Panda appoggia la raccolta firme per proporre all'UNESCO il riconoscimento di Wikipedia, la nota enciclopedia libera on-line, come Patrimonio Culturale dell'Umanità.

Il Panda è convinto, infatti, che si tratti di un capolavoro di creatività ed ingegno e che, per importanza e vastità, rappresenti oramai un valore universale da riconoscere e valorizzare adeguatamente.

La cultura è un bene di tutti e Wikipedia ha fatto di questo concetto addirittura la sua stessa natura, il che mi pare una cosa bella di per sé. Bisogna apprezzare, tutelare e premiare ciò che di bello esiste al mondo (virtuale e non) e bisogna farlo con fiducia, perché il bello si propaga facilmente, se solo gli si concede questa opportunità. Diamo, tutti insieme, una possibilità in più al bello nel mondo. A volte basta veramente poco!

Basta poco, ma per quanto piccolo possa essere quel gesto, non mancherà mai di colmare il cuore di chi lo compie di un giusto e meritato orgoglio. Anche per questo, il Panda, invita tutti a caldeggiare e diffondere la richiesta di nomina di Wikipedia come primo Patrimonio dell'Umanità digitale e globale. E' un gesto di civiltà, di orgoglio personale e collettivo, un bacio dato in fronte alla cultura, alla democrazia, all'intelligenza e all'impegno di tantissime persone.
Se anche tu la pensi così, puoi apporre la tua "firma" qui, se lo desideri, oppure qui, per chi preferisse vedere il testo della petizione tradotto in italiano prima di procedere. Se invece non sei per ninte convinto, grazie comunque (e di cuore) per aver ascoltato fin qui un'opinione diversa dalla tua (la democrazia è anche questo e non è certo cosa facile e scontata).

Un saluto a tutti voi, con affetto ed amicizia, dal vostro Panda.

mercoledì 29 giugno 2011

I "Limiti dello Sviluppo" Reloaded by Ugo Bardi

Il vostro affezionato Panda non nasconde certo la sua profonda ammirazione per il prof. Ugo Bardi (presidente dell'ASPO Italia). Con l'uscita della sua ultima fatica letteraria, il Panda coglie l'occasione per ringraziarlo pubblicamente per l'impareggiabile opera di divulgazione che il professore porta avanti da anni con intelligenza e pazienza. Per non limitare però tale sentimento alle mere congratulazioni, il Panda preferisce invitare tutti alla lettura della traduzione in italiano del primo capitolo del suo ultimo libro “The Limits to Growth Revisited” direttamente sul blog dell'autore: qui.

L'opera del prof. Bardi è un'attenta rivisitazione della storia del prestigioso e contestatissimo libro noto in Italia come “I Limiti dello Sviluppo” pubblicato nel 1972 (per maggiori informazioni vedi qui). Un'opera il cui valore, oggi più che mai, andrebbe riaffermato con forza e chi meglio del prof. Bardi può riuscirvi?

Per chi già conosce il professore e le sue idee è un'occasione da non perdere, per chi finora non ha avuto la fortuna ancor più.


Buona lettura a tutti dal Panda.

Risparmio energetico? Sì grazie!

 Sarebbe bello se vi fosse un semplice gesto che ci permettesse di far bene contemporaneamente alle persone, all’ambiente e alle nostre tasche. Ops! Scusate, una volta tanto il condizionale non è d’obbligo. Il vostro affezionato Panda riformulerà quindi il concetto in modo più preciso: esiste un modo molto semplice per migliorare drasticamente la salute delle persone, la salvaguardia dell’ambiente ed incrementare le nostre finanze personali (e collettive) e quel modo si chiama risparmio energetico!

Oggigiorno il concetto viene associato istintivamente ad una sorta di pedanteria fastidiosa e stucchevole, stile lista dei buoni propositi per gli anni a venire, ma a ben guardare il risparmio energetico è una vera e propria spina nel fianco del iper-consumismo e del liberismo sfrenato che stanno devastando le nostre esistenze. Vediamo un po'...

martedì 28 giugno 2011

Il memorandum di Stoccolma tradotto in Italiano

Il vostro affezionato Panda non è un traduttore. Ciò premesso, in questo post potrete leggere una sua libera traduzione del "Memorandum di Stoccolma" (qui la versione originale in inglese per chi la preferisse).

Prima di lasciarvi alla lettura del documento, eccovi alcune notizie in merito, per permettere a tutti di capire di cosa si stia parlando. 

Il 3° Simposio dei premi Nobel sulla Sostenibilità Globale, da cui il memorandum trae origine, ha avuto luogo presso l'Accademia Reale Svedese delle Scienze di Stoccolma, tra il 16-19 maggio ed ha raccolto circa 50 dei pensatori più famosi del mondo ed esperti di sostenibilità globale, la metà dei quali Premi Nobel. Il Simposio (per brevità), organizzato con la partecipazione ed il supporto di Re Carlo XVI di Svezia, ha fornito un ambiente informale per discutere su come si possa trasformare la governance planetaria attuale in un approccio di gestione più sostenibile e rispettosa dei limiti del nostro pianeta. Oltre ai premi Nobel ed ai numerosi esperti di fama mondiale in tema di sostenibilità, hanno partecipato al simposio anche diversi esponenti dell’High Level Panel on Global Sustainability, poiché il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha così voluto facilitare il processo verso il Summit della Terra del 2012 (la grande conferenza ONU sullo sviluppo sostenibile prevista nel giugno 2012 a Rio de Janeiro).

Il memorandum di Stoccolma (tradotto dal vostro Panda al meglio delle sue scarse abilità linguistiche) è un'estrema ed elegante sintesi redatta al termine proprio del 3° Simposio dei premi Nobel sulla Sostenibilità Globale (riccamente e generosamente snobbato come al solito dai mass-media tradizionali nonostante il prestigio e l'importanza dell'evento stesso).

Un'ultima precisazione, nonostante la partecipazione di tante menti eccelse, il memorandum è un breve e semplice documento che dovrebbe, a modestissimo parere del vostro Panda, essere oggetto di profonda riflessione da parte di tutti (ma proprio tutti) gli abitanti di questo stupendo e piccolo pianeta.  
Ecco il memorandum...

lunedì 27 giugno 2011

Fukushima a stelle e strisce o bufala? Allarme nucleare a Fort Calhoun in Nebraska (USA).

Impossibile avere notizie aggiornate: Ansa e Adnkronos sembrano, al momento, ignorare del tutto la vicenda. Se l’incidente di Fukushima, in Giappone, ha evidenziato una tendenza sistematica, in questi casi, alla manipolazione delle notizie, il caso del Nebraska (negli USA) non solo sembrerebbe confermare tale tendenza, ma la porterebbe persino al livello di vero e proprio insabbiamento mediatico stile Chernobyl. Quel che si sa, per ora, è che la centrale nucleare Fort Calhoun è allagata a causa dello straripamento del fiume Missouri. La compagnia proprietaria della centrale in questione, l’ Omaha Public Power District (Oppd), smentisce sul suo sito diversi rumors apparsi in rete riguardo alla situazione attuale (qui). Tra le varie rassicurazioni, in particolare, l’Oppd smentisce il fatto che si sia giunti ad un livello 4 d’emergenza (definendo per altro tale terminologia inappropriata). L'Oppd inoltre smentisce che la “no-fly zone” imposta sul suo spazio aereo dipenda dall’attuale situazione della centrale di Fort Calhoun. Pare però che un rapporto dell’Agenzia federale russa per l’energia atomica (FAAE), basato su informazioni dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), sostenga non solo che quanto riportato nel sito dell’Oppd in merito al livello 4 della scala INES (International Nuclear and Radiological Event Scale) sia una «una totale falsità », ma addirittura che l’amministrazione Obama starebbe attuando un black-out informativo “totale e completo” in merito all’incidente presso la centrale nucleare di Fort Calhoun.

Qui però sta il punto della questione: il vostro affezionato Panda non a caso ha detto "pare", in merito a quanto si presume riportato da questo fantomatico rapporto della FAAE, poichè non v'è nulla di certo. Sul sito della FAAE non sembra esservene traccia (non che le agenzie russe brillino per trasparenza). Secondo Petrolio, il noto blog sull'energia curato da Debora Billi, parrebbe trattarsi di una specie di catena di sant'Antonio dell'informazione partito da un sito Pakistano (il Pakalert Press) che si occupa di misteri (Illuminati, Nuovo Ordine Mondiale, 2012, ecc...). Data la modalità con cui i rumors sulla vicenda si sono propagati, che si tratti solo di una assurda bufala, pare anche al Panda l'eventualità più probabile.
Speriamo! Per ora però rimane ancora un quesito di non poco conto da parte del vostro Panda: perchè la libera" e "professionale" categoria dei giornalisti non si attiva, se non altro per smentire il tutto? Se anche i rumors su Fort Calhoun fossero null'altro che una bufala bella e buona, dopo l’incidente di Fukushima dovrebbe esserci una certa sensibilità sull'argomento. L'allarmismo indiscriminato non è meno grave della censura poichè rende qualsiasi posizione, anche la più estremista, parimenti credibile e dignitosa rispetto a tutte le altre. L'allarmismo sensazionalistico non è solo dannoso e fastidioso, è pericoloso e diffamatorio. Perchè la stampa tace?

Siamo divenuti una società così superficiale da poter ignorare così facilmente un possibile disastro nucleare o, al contrario, uno scriteriato ed irresponsabile "provocato allarme"? La verifica della veridicità ed attendibilità delle notizie, al pari della loro diffusione, non dovrebbe riguardare il cuore stesso del sistema giornalistico internazionale?

Forse la centrale di Fort Calhoun è meno radioattiva della nostra società "civile", anche se i rumors su di lei si dovessero rivelare veritieri. Purtroppo non resta che stare ad attendere, sperare il bene e guardare quel che accadrà (sempre che la "libera" stampa si degni di riferircelo ovviamente!). Per ora, purtroppo c'è già l'amara certezza di un disastro: l'incredibile livello di banalizzazione e spettacolarizzazione "simil-televisiva" delle news, con tutto ciò che ne consegue in una società come la nostra, tanto complessa e sensibile alle informazioni.


Un saluto a tutti dal Panda

sabato 25 giugno 2011

Nemico mio carissimo...

Questo post è una lettera che il vostro affezionato Panda rivolge, con tutto il cuore, ai sostenitori del più grande partito italiano: quello dell'astensione. Può sembrar strano dopo la grande afluenza al voto referendario, ma è proprio in tempi non sospetti che bisogna portar avanti le proprie battaglie. Se appartenete a quel "partito", o siete semplicemente curiosi, eccovi dunque la lettera in questione:


Nemico mio carissimo che non voti...

giovedì 23 giugno 2011

Islam vs. Occidente? Un altro mondo è possibile!



Rieccoci con un altro ghiotto video tratto da TED (sottotitolato anche in italiano).
L'argomento è delicato ed importante: le potenzialità democratiche del mondo islamico.
Il giornalista Mustafa Akyol analizza la storia e la cultura islamica e le tante incomprensioni con l'occidente.

Nulla è meglio di un moderato (di qualsiasi colore, opinione o religione sia) quando cadono le bombe. E quando non cadono? Lo stesso!

Sorpassate le reciproche incomprensioni e mancanze, dinnanzi a noi si stende un mondo nuovo, affascinante e ancora tutto da esplorare. Un mondo soffocato da decenni di bombe e colonialismo da una parte e fondamentalismo ed estremismo dall'altra. Decenni di ingiustizie, dolori e rancori stratificati. Che fare?

Parafrasando il buon vecchio Marx: Moderati di tutto il mondo unitevi!

Unitevi e regalate a tutti quel mondo da favola che gli estremisti vanamente invocano da secoli mentre confezzionano le proprie rispettive bombe. E' giunta l'ora che le bombe tacciano e parli la ragione. Quale? Quella di tutti, perchè, come sosteneva Pasolini: "La verità non sta in un solo sogno ma in molti sogni". Se vogliamo veramente un mondo da sogno, dobbiamo lasciare spazio ai sogni di tutti. Il difficile non sta solo nel avere dei sogni e nel essere disposti a portarli avanti con partecipazione, ma anche e soprattutto nel rispettare e dar spazio a quelli degli altri. Certo non è facile, ma se ci si riesce il premio è altissimo e comprende lo scoprire con gioia che, tantissimi di quegli opposti ed ugualmente detestabili estremisti, non sono altro in realtà se non dei moderati che hanno gettato la spugna.


Un saluto a tutti-tutti-tuti dal Panda

mercoledì 22 giugno 2011

Marx reloaded

Il pensiero di Karl Marx, così come quello di San Francesco, Darwin e, più in generale, di tutti i grandi leader e pensatori della storia, ancor più che essere studiato ed analizzato, è stato spesso ampiamente sfruttato e storpiato per propri fini da parte di innumerevoli individui ed organizzazioni. Ogni volta che un grande pensatore si affaccia sulla storia, milioni di “parassiti” si accalcano attorno alle sue idee ed ai suoi simboli per succhiarne il prestigio ed il rispetto giustamente meritato e trasformarlo in un non parimenti meritevole potere personale. A guardare la storia, parrebbe che il destino delle grandi idee, anche quelle più nobili ed innocue, sia quello di divenire simboli carismatici ma svuotati della originaria scienza, ossia null’altro che lo scudo dietro cui il potere cela alle folle i suoi più osceni appetiti e con cui aizza le stesse ad aiutarlo a compiere i più efferati crimini che si possano concepire.

Siamo in piena crisi, così, quando ormai sembrava definitivamente archiviato, eccoti che ti ritorna utile il buon Marx, senza quella fastidiosa ressa retorica e politicizzata del secolo scorso. Un'occasione da non lasciarsi sfuggire...

martedì 21 giugno 2011

Basta eco-catastrofismi! Basta allarmismi! Però...

Quante volte ancora dovremo ascoltare e sopportare “scemenze” quali le apocalittiche previsioni sul riscaldamento globale, l’acidificazione degli oceani, ecc… ? Per quanto ancora dovremo sopportare questi rompiscatole degli ecologisti e dei loro scienziati?
Purtroppo per poco ancora! Perché PURTROPPO? Perché...

domenica 19 giugno 2011

L'ingegneria di Gandhi



Il video qui sopra (tratto da TED e sottotitolato anche in italiano) non è solo interessante in sè stesso, ma ancor più interessante se confrontato con il cosiddetto modello Marchionne, o meglio ancora con ciò di cui tale modello non sembra occuparsi. Vediamo un po'...

lunedì 13 giugno 2011

Un'altra agricoltura è possibile



In omaggio alla voglia di concretezza che c'è nell'aria (espressa di recente anche tramite il voto referendario degli italiani) e prima di concedersi alcuni giorni di ferie, il Panda dedica questo bel video sull'agricoltura sinergica a tutti voi, sperando tanto che vi piaccia. Se vi piacerà, parlatene ad altri, perchè anche le migliori sementi hanno bisogno di un po' di cure per dare i loro frutti.

Come cantava il grande De Andrè: dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior.


Buona visione ed un saluto a tutti dal Panda.

Quorum raggiunto



Quorum raggiunto. Era da 16 anni che non avveniva.
E' avvenuto per i referendum su acqua pubblica, nucleare e legittimo impedimento, con tutto ciò che questo comporta in termini di equità, salute e futuro.
E' avvenuto perchè il 57% circa degli italiani ha votato nonostante fosse giugno, nonostante una gran parte di loro fosse stata chiamata poco prima ad esprimersi anche per le elezioni amministrative.
E' avvenuto nonostante un pesante e preoccupante silezio da parte dei mass-media tradizionali.
E' avvenuto nonostante la politica dei partiti.
Quorum raggiunto nonostante tutto e tutti.

Grazie Italia!


Un saluto a tutti, ma proprio a tutti, dal Panda.

mercoledì 8 giugno 2011

REFERENDUM 2011

L'ufficio centrale elettorale presso la Corte di Cassazione, come ormai noto, ha deciso che gli italiani saranno chiamati ad esprimersi su quattro quesiti referendari (qui la notizia). La Corte di Cassazione, infatti, ha confermato che, per domenica 12 e lunedì 13 giugno, si dovrà tenere anche la prevista consultazione referendaria sul nucleare. Gli esiti dei referendum, come sempre, saranno considerati validi solo al raggiungimento del 50% più uno degli aventi diritto di voto.


Gli italiani si potranno presentare alle urne per esprimere il proprio 'sì' oppure 'no' ai quattro temi:
  1. la privatizzazione dell'acqua
  2. i profitti sull'acqua
  3. il nucleare 
  4. il legittimo impedimento
Gli orari di apertura dei seggi saranno:
- Domenica 12 giugno 2011, dalle ore 8.00 alle ore 22.00
- Lunedì 13 giugno 2011, dalle ore 7.00 alle ore 15.00
Gli elettori, ovviamente, dovranno presentarsi nella propria sezione elettorale, portando con sé, oltre alla propria tessera elettorale, un documento d'identità valido. La votazione si effettua apponendo una X sulla risposta scelta per ciascuna delle quattro schede, una per ogni quesito. Trattandosi di referendum abrogativi, è fondamentale ricordarsi che votare 'sì' significa chiedere la cancellazione delle norme dei quesiti. Il 'no', al contrario, è un voto a favore delle suddette norme, ossia per continuare mantenendo le attuali norme vigenti invariate.
Vediamo i quattro quesiti uno per uno:
Quesito uno - Scheda rossa: privatizzazione dell'acqua. Si riferisce all'abrogazione dell'art. 23 bis della Legge n. 133/2008 ( 'Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica'). Votando 'sì', si vota contro la privatizzaione dell'acqua; votando 'no', si lascia intatta la norma attuale che consente la possibilità di affidare i servizi idrici ai privati.
Quesito due - Scheda gialla: profitti sull'acqua. Si propone l'abrogazione di una parte dell'art.154 del Decreto Legislativo n. 152/2006. Votando 'sì', si vota per abrogare la norma che prevede che i privati possano stabilire una tariffa per il servizio idrico; votando 'no', si vota per mantenere la norma attuale e quindi la possibilità per i privati di stabilire la tariffa del servizio idrico secondo l’adeguatezza del capitale investito.
Quesito tre - Scheda grigia: nucleare. Dopo lo stop governativo alle centrali nucleari deciso col decreto legge ‘Omnibus’ ed il conseguente trasferimento da parte della Corte di Cassazione del quesito referendario sulla nuova norma votata nel decreto legge, il titolo è 'Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare'. Votando 'sì', si vota contro il nucleare, votando 'no' rimarranno le norme vigenti.
Quesito quattro - Scheda verde chiaro: legittimo impedimento. Si richiede l’abrogazione di una parte della legge nr. 51 del 7 aprile 2010 dal titolo 'Disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza'. La norma in questione ha introdotto la possibilità per chi è impegnato in attività di governo di non comparire nelle aule di giustizia. Votando 'sì', si abrogherà tale norma, votando 'no' le cose rimarranno allo stato attuale consentendo quindi ad alcune autorità di non comparire dinnanzi ai giudici come da normativa in questione.


Saluti a tutti dal Panda.

domenica 5 giugno 2011

Ode ai buoni, ovvero della crisi: pericoli ed opportunità.

Piccola premessa: come s’evince dal titolo, quanto sotto riportato, nonostante le apparenze, vuol’essere un’ode alle persone buone (e sono tantissime) che calcano il suolo di questo strepitoso pianeta, omaggiandoci tutti con la loro presenza.

Viviamo in un mondo in crisi globale. Il vostro affezionato Panda si riferisce non solo alla crisi economica, ma anche a quella ecologica, a quella energetica, a quella etica, a quella militare, ecc… ecc… ecc…

Prima ancora che avanzare proposte su come sorpassare tutte queste crisi globali, occorrerebbe chiedersi cosa sia una crisi a prescindere dal caso specifico. Cos’è una crisi? Qual è la sua natura intrinseca? Cosa è una crisi in quanto tale?

Sicuramente una crisi denota un problema sottostante, ma anche un’unghia incarnita può essere considerata un problema, eppure non è certamente una crisi. Che cos’è dunque una crisi? Vediamo…

sabato 4 giugno 2011

Il sorriso scarseggia sulla bocca degli stolti



Un vecchio adagio dice "Il riso abbonda sulla bocca degli stolti". Sarà pure saggezza popolare, ma il vostro affezionato Panda non ci ha mai creduto troppo. Personalmente ha sempre preferito il modo di vederla alla Fryderyk Chopin quando ha detto: "Chi non ride mai, non è una persona seria". Può darsi che gli stolti del proverbio ridono sguaiatamente e fuori luogo, mentre i saggi sorridono garbatamente e basta, non saprei, il detto popolare, purtroppo, non pone troppi distinguo. Comunque sia, sorridere, poco ma sicuro, fa solo un gran bene. Certamente molti di voi già lo sapevano o quantomeno lo sospettavano fortemente, ma il vostro affezionato Panda dubita che le vostre convinzioni in merito si siano spinte fin dove è giunta la scienza. Se non ci credete, guardate il video qui sopra, tratto da TED (e sottotitolato anche in italiano).

In omaggio al tema trattato, oggi il vostro affezionato Panda si congeda da voi con quel che segue:
SMILE!

venerdì 3 giugno 2011

Rivoluzione globale vs. silenzio stampa globale

Gli indignados spagnoli non sono solo studenti e non sono più solo spagnoli. La protesta, largamente ignorata dai mass-media, si è espansa rapidamente a tutta l’Europa e alza il tiro, proponendo una manifestazione mondiale per un cambiamento concreto indetta per il 15 ottobre 2011. E’ però estremamente difficile reperire notizie precise in merito. I mass-media tradizionali, quelle rare volte che ne parlano, forniscono solo resoconti stringati e rozzamente approssimativi, in cui si evita accuratamente di entrare nello specifico. Anche ad un primo sguardo distratto, si può notare che c'è qualcosa che non va...

mercoledì 1 giugno 2011

Televisione: il sogno di Goebbels, oggi realtà !

Viviamo in un mondo che sta sperimentando una deflagrazione tecnologica, energeticamente esposto, socialmente ed economicamente instabile, ecologicamente agonizzante, militarmente sovradimensionato, caratterizzato ad un’umiliante, insanabile e devastante asimmetria informativa che divide i produttori/venditori dai consumatori finali (penalizzando ovviamente quest’ultimi). Viviamo in un mondo dinamico, dominato e parassitato spietatamente da poteri economici giganteschi e collusi che hanno deturpato e soggiogato totalmente il mondo politico, stroncandone la naturale evoluzione, con tutto ciò che ne consegue. Insomma, viviamo in un mondo complesso e pieno di problemi. Oggi più che mai servirebbero quindi massicce dosi di cultura diffusa ed un’etica della riflessione e dell’analisi ponderata estesa al massimo grado tra la popolazione. Sfortunatamente, ormai da decenni, l’intero globo, intellettualmente parlando, è stato vampirizzato dalla TV. Per meglio dire la TV ha scardinato la cultura popolare, devastandone l’unità, l’etica e l’autoconsapevolezza che la contraddistingueva in passto. La TV ha svuotato le speranze di un rinnovo epocale rubando il futuro e la dignità alle giovani generazioni ed ha sostituito quelle speranze con paure artificiali, praticamente perfette per gli scopi commerciali e politici che la TV servilmente assiste con quotidiana passione. La TV ha creato una realtà alternativa in cui rifugiarsi dopo le classiche 8 ore di lavoro, una realtà artificiale in cui rintanarsi fuggendo a gambe levate dai problemi che affliggono il mondo e da quelli della propria triste vita. La TV ha assassinato la socialità, rimpiazzando il colloquio pubblico con l’ascolto passivo, le piazze e gli amici con le frequenze ed il divano.

La TV è il diavolo? Vediamo un po'...