sabato 30 aprile 2011

Buon non-25 aprile

La festa della Liberazione del 2011 è passata da alcuni giorni. Dietro di sè, com'è stato messo in videnza da giornali e tg, ha la lasciato le solite polemiche e nuove tensioni. Il 25 aprile scorso, tuttavia, ha anche gettato un prezioso ponte di congiunzione tra due realtà tanto meritorie quali quelle dell'Anti-Mafia e dell'Anti-Fascismo. L'Italia di oggi, purtroppo, ha bisogno più che mai dell'operato dei movimenti Anti-mafia ed Anti-fascismo e, ahimè, oggi più che mai l'Italia è sorda ai loro moniti ed allarmi. Da questa comune sorte e dalla logica e storica vicinanza dei rispettivi fronti si è giunti ad un vero e proprio progetto di alleanza denominato: Radici nel Futuro.
Nella realtà in cui viviamo capita che un ministro dell'interno si offenda per via di una banale constatazione: la presenza delle criminalità organizzate nel Nord Italia è forte, evidente e radicata. Contemporaneamente assistiamo al risveglio di movimenti neonazisti e neofascisti in tutt'Italia nell'indifferenza pressochè totale della politica che, per altro pare rimettere in discussione i fondamenti stessi della Carta Costituzionale andando ad alterare gli equilibri tra i poteri dello Stato e vagheggiando pericolose riforme della prima parte della Costituzione stessa (quella riguardante i diritti fondamentali). Mentre le mafie d'ogni genere si mangiano intere fette del paese a colazione ed in un Parlamento ormai asfittico e decadente si accumolano una trentina di proposte di legge per l'abolizione del retao di apologia di fascismo, l'Italia sonnecchiosa guarda l'Isola dei Famosi spofondata sui divani di casa.
Non tutta l'Italia però sta zitta, cheta e muta dinnanzi a questo sfacelo. C'è un'Italia che ascolta persone come Don Ciotti e c'è persino un'Italia fatta di giovani e giovanissimi che si iscrivono all'ANPI. Quell'Italia s'è trovata in occasione del 25 aprile scorso a Casa Cervi per stendere un'alleanza strategica tra la lotta alle criminalità e al fascismo. Libera, la CGIL, Legacoop, ANPI, fette della scuola pubblica, comuni del sud e del nord, tantissimi volontari e un'enorme folla hanno testimoniato con la loro presenza, lel loro idee ed il loro attivismo che quell'Italia è numerosa, variegata, forte, propositiva ed agguerrita. E' un'Italia che guarda al presente ed al futuro del paese con preoccupazione, ma anche con tanta voglia di fare. E' un'Italia che non dimentica il passato, ma non ne è schiava, bensì alieva. E' un'Italia che ha una gran voglia di fare, di incontrarsi e persino di ridere nonostante i problemi e le preoccupazioni.
E' un'Italia che si rivolge al resto del paese perchè smetta di essere solitario, rassegnato ed apatico. Un'Italia che spesso raccoglie solo indifferenza e, sempre più spesso, persino disprezzo dal resto del paese. A quel disprezzo e a quell'indifferenza però non risponde mai con risentimento, ma con la calma di chi è risoluto a far bene. Con la calma della ragione, la forza della passione e la gentilezza della solidarietà l'Italia (tutta insieme) vincerà i suoi mali, oggi come in passato, al di là di ogni pessimismo e pronostico infausto. Sbalordendo sè stessa ed il mondo intero come suo solito, l'Italia donerà ancora una volta il bello ed il buono ad un pianeta che ne ha un disperato bisogno.


Buon non-25 aprile a voi tutti dal Panda.

venerdì 29 aprile 2011

Earthship e il resto del mondo



Questo vecchio video rappresenta una tanto rara quanto preziosa testimonaianza del ahimè scarso interessamento della televisione italiana alla cultura ecologica applicata. Al di là di un'ipocrita e superficiale patina di simpatia ecologista sventolata dalla tv italiana per distrarre i telespettatori, la tendenza principale rimane, infatti, l'oblio, quando non la calunia o peggio ancora la mistificazione mascherata da razionalismo superpartes. Nel breve video qui sopra (in italiano) viene fatta una rapidissima panoramica sull'incredibile avventura dell'architettura ecologica rappresentata da Earthship (che ha anche un canale su YouTube qui).
Il vostro affezionato Panda, nel suo piccolo, non può far altro che dare il suo minuscolo contributo ed auspicarsi che questo genere di realtà divengano sempre più parte del bagaglio culturale dell'italiano medio. C'è un disperato bisogno d'un riscatto culturale che, un'Italia sempre più frustrata e frustata, per ora, sfoga in fenomeni, tanto appariscenti quanto politicamente e culturalmente ambigui, come quelli del movimento di Beppe Grillo. Nulla da ridire sulle speranze, ma serve praticità.
Non ci sono soluzioni magiche, ma solo tanti piccoli passi da fare, uno dietro l'altro, per tentare di recuperare il divario che ci separa dal resto del mondo (un mondo che, per altro, appare già lui follemente in ritardo rispetto ai segnali di allarme che il pianeta ci sta mandando). Mamma natura è una maestra brutale e sorda a qualsiasi giustificazione. Questo tipo d'ignoranza è molto pericolosa.

Per accorgersi e poter valutare di persona questa arretratezza culturale, italiana e mondiale, è sufficiente, d'altra parte, andare su Wikipedia e vedere quanto, voci come Earthship, Open Source Ecology, Fab Lab, Desertec, The Sahara Forest Project, Permacultura, Picco del Petrolio, ecc... trovano posto, quanto sono sviluppate se presenti e in quante versioni linguistiche appaiono. Wikipedia, essendo creata e gestita dalla gente (italiana e non), può rivelarsi difatti un buon indicatore di ciò che la gente conosce. Al tempo stesso ovviamente Wikipedia è anche un'opportunità unica per chi desidera far conoscere certe tematiche al resto del mondo. Insieme si può fare tanto per diffondere una cultura che sia un po' più vicina a Earthship e a tematiche analoghe. Chiunque può scrivere su Wikipedia e c'è bisogno di tutti per far cultura perchè tutti sanno qualcosa che altri ancora non sanno.

Se dall'assolato deserto del New Mexico, un piccolo gruppo di persone è riuscito a creare un'intera comunita di case radicalmente ecologiste (Earthship) e di esportarle ovunque, vivendo all'interno dei confini dell'impero più sprecone e consumista della storia e del pianeta, cos'è impossibile? Esperienze come Earthship ci aiutano a ricordare quanto grande sia la differenza tra impossibile ed improbabile e quanto gusto si può ricavare dal passare dal primo al secondo grazie ai propri sforzi.


Buon futuro a voi tutti dal Panda

giovedì 28 aprile 2011

Fab Lab



Vi sono esperienze molto interessantissime provenienti dal mondo accademico internazionale. Sono affascinanti innovazioni sospese a metà tra economia, tecnologia e sviluppo, spesso trascurate dai mass-media tradizionali e completamente ignorate da politica e società. Tra questi casi spicca, ormai da alcuni anni, quello del Fab Lab promosso dal Center for Bits and Atoms (CBA) dell’MIT. Il Fab Lab è un micro kit tecnologico. In pratica si tratta di una sorta di personal-fabbrica estremamente economica e compatta rispetto agli omologhi industriali, ma in grado virtualmente di creare o replicare quasi qualsiasi cosa, da un chiodo ad un chip. Ad un costo di circa 17 mila euro, il kit del Fab Lab, nella sua componente hardware di base, comprende una mini-rete di tre computer che dirige una serie di utensili a controllo numerico composta da un laser in grado di tagliare la plastica, una fresatrice di altissima precisione (in grado di modellare in 3D i metalli) ed un coltello elettronico (anch’esso di precisione). La realtà dei Fab Lab , comunque, va molto oltre la loro componente software ed hardware. Le attività del progetto Fab Lab, infatti, spaziano dal potenziamento tecnologico alla formazione tecnica basata su progetti peer-to-peer, dal problem-solving locale all’incubazione di micro-imprese ad alta tecnologia fino ad arrivare alla ricerca di base.

I Fab Lab si stanno diffondendo un po’ ovunque nel mondo (persino in Italia), facendo sorgere laboratori e centri di produzione indipendenti paragonabili a piccole fabbriche di quartiere. Grazie ad esperienze come questa o come quella di Open Source Ecology (di cui abbiamo parlato nel post precedente) o come quella italiana di Arduino e tante altre ancora, si stanno creando le basi ed i presupposti per un nuovo tipo di economia più egualitaria, low-cost, sostenibile ed iper-personalizzata. Questa nuova economia permetterà, tra l'altro, di ricavare prodotti finiti a partire anche da materiali riciclati e locali, lasciando che sia la conoscenza a muoversi e non le merci. Il video qui sopra, preso da TED e sottotitolato anche in italiano, tenta di far capire cosa tutto ciò possa significare in termini di potenziale di sviluppo (anche, ma non solo, per realtà terzomondiali).


Buona visione ed un saluto a voi tutti dal Panda

mercoledì 27 aprile 2011

Open Source Ecology





Come si può vedere, Internet non è solo software, e-commerce, curiosità, informazione e creatività. Internet è anche concretezza allo stato puro. Da questo punto di vista c’è ancora tanto da fare, ma un eccellente esempio di ciò di cui sta parlando il vostro affezionato Panda, lo potete vedere con i vostri stessi occhi nel video qui sopra tratto dal sito di Open Source Ecology (sottotitolato anche in italiano).  
Di che si tratta?...

martedì 26 aprile 2011

La "gaffe" atomica di Mr B.

Pochi giorni fa il vostro affezionato Panda aveva sollevato diverse perplessità in merito al dietrofront sul nucleare intrapreso dal governo italiano a ridosso del referendum abrogativo di giugno. Purtroppo i sospetti del Panda hanno rapidamente trovato conferma. E’ di oggi, infatti, la notizia che effettivamente la suddetta “rinuncia” al nucleare sia stata meramente tattica. Non proprio una bugia, quanto piuttosto l’ennesima brillante mossa anti-comunista del nostro premier. Come riportato da Reuters, nel corso della conferenza stampa al termine del bilaterale italo-francese a Villa Madama, Mr B. in persona avrebbe candidamente ammesso, rispondendo ad una domanda, che: "Se avessimo fatto il referendum avremmo rinunciato al nucleare per lungo tempo; invece io spero che tra 1 o 2 anni si potrà ritornare sulla scelta dopo che si sarà fatta chiarezza sulla tecnologia".

Tradotto...

sabato 23 aprile 2011

Berlusconi , i giornalisti smemorati e Piero Ricca



Questo video (sull'ennisima gaffe di Berlusconi) trova posto su Pandemica-mente per un motivo preciso. Quel motivo è l'indignazione. Si tratta di una registrazione fuori onda a margine di un evento pubblico effettuata da fonte ignota e trasmessa successivamente da Michele Santoro. L'indignazione non riguarda tanto (o non solo) le parole di Berlusconi (per altro non si sentono neppure bene), quanto la pronta risposta dei giornalisti ad autocensurarsi di fronte a quello che, in qualsiasi altro paese, sarebbe stato un succculento scoop politico (il primo ministro che si autodefinisce vecchio e smemorato).

Il vero smemorato però non è Berlusconi. Sono i giornalisti i veri smemorati.
A loro, quindi, si rivolge il vostro affezionato Panda.

Giornalisti smemorati che non ricordate più cosa sia la vostra professione, volete un aiutino?
Il vostro mestiere dovrebbe consistere nel fornire informazioni. Un giornalista degno di tale titolo deve informare la gente. Se ancora non vi viene in mente proprio nulla, beh, allora anzichè sprecare parole, il Panda ha pensato di darvi un esempio concreto. Eccovi un video di un vostro collega meglio dotato di voi: Piero Ricca. L'augurio sincero che il Panda vi rivolge, cari giornalisti che avete smarrito voi stessi, è che questo video vi aiuti a ricordare quello che vuol dire esercitare la propria libertà d'espressione oltre che la propria dignità professionale di giornalista. Buona visione a voi e tutti.




P.S. - Destra o sinistra non c'entrano nulla. Persino la figura stessa del Presidente del Consiglio dei Ministri in qualità di protagonista del filmato è di secondaria importanza. Berlusconi può piacere oppure no. Anno Zero può piacere oppure no. Piero Ricca può piacere oppure no. Non è questo il punto. Il punto è che la libertà di stampa e d'espressione non si toccano. Sono un bene comune. Nessuna bandiera può essere piantata sulla democrazia e sulle libertà. Esiste la politica di sinistra, quella di centro e quella di destra, ma non esiste una democrazia di sinistra, di centro o di destra. La democrazia, come la libertà di stampa e la libertà in senso generale, o c'è e si condivide tra tutti o non c'è per nessuno (neppure per l'eventuale dittatore che l'avesse eliminata). La storia ha abbondantemente dimostrato che è meglio per tutti che ci sia la democrazia, quindi sarebbe bene che venisse sostenuta e protetta da tutti. Non permettiamo alla litigiosità di fazione di ofuscare questa semplice ma fondamentale constatazione.


Buona Pasqua a tutti dal Panda.

venerdì 22 aprile 2011

Impossible is nothing




Niente è impossibile. Una frase tanto breve quanto vasta. Difficile da credere, ma bella da ascoltare ed ancor più bella da vedere con i propri occhi. Questo video (tratto da TED e con sottotitoli anche in italiano) è una delle infinite declinazioni di quella piccola grande frase.

E’ triste vedere come spesso, soprattutto nei mass-media tradizionali, si tenda volutamente o meno a confondere concetti tanto diversi quanto quello di hacker e di cracker. Se non è impossibile far tornare a disegnare un malato di SLA paralizzato, non dovrebbe esserlo neppure riconoscere che gli hacker sono quelli che in italiano verrebbero definiti smanettoni creativi e non dei cyber-criminali (quelli sono i cracker). Se questa distinzione vi pare una questione di lana caprina, cosa di poco conto, allora questo è proprio il video che fa per voi. Il video qui sopra, infatti, mostra chiaramente quanto grande (nei fatti e nei risultati) può essere quella differenza.


Buona visione ed un saluto a tutti dal vostro affezionato Panda

25 APRILE: la 66ª Festa della Liberazione tutti a CASA CERVI

L’Istituto Alcide Cervi, anche quest’anno, in occasione della festa della Liberazione del 25 aprile ospita una manifestazione di orgoglio e consapevolezza civica.

Pandemica-mente, nel suo piccolo, non poteva mancare di sostenere questa bella iniziativa, ricca di tanti interventi e contributi.

Come cantava Gaber:

              ...
La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.
               ...

Per questo preciso motivo si è tutti invitati a partecipare e a godere dell'evento.

Ecco quindi il programma della manifestazione:

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MATTINA: (Sala Genoeffa Cocconi)

ADESIONE E SOTTOSCRIZIONE DEL PATTO RADICI NEL FUTURO:
10,00 Arrivo Carovana Antimafia
11,30 Tavola Rotonda: La nascita di Radici Nel Futuro
“promossa da ‘Istituto Cervi’ e ‘Libera’ - coordina Mirco Zanoni”
intervengono:
Don Luigi Ciotti, Presidente di Libera
Loris Mazzetti, Giornalista e autore
Fiorella Ferrarini, Vice-Presidente ANPI Reggio Emilia
Pinna Franco, Sindaco comune di Orani
Le rappresentanze di Libera sul territorio

POMERIGGIO: (sul palco di Casa Cervi)
14,00 Fiati Sprecati e Le Balluche in concerto

15,30 Radici Nel Futuro - le voci -
“Vieni via con noi”, pillole di antifascismo e antimafia
condotto da Loris Mazzetti
Giacomo Notari, Presidente ANPI Reggio Emilia
Teresa Vergalli, Partigiana
Sonia Masini, Presidente Provincia di Reggio Emilia
Vasco Errani, Presidente Regione Emilia Romagna

16,15 Intermezzo di Antonio Cornacchione

Francesca Rispoli, Libera

17,00 Don Luigi Ciotti, Presidente di Libera

18,00 Cisco e Le Mondine di Novi in concerto

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Buon 25 aprile a tutti, dal Panda con affetto.

giovedì 21 aprile 2011

Rinunciano al nucleare per tenersi l'acqua privata e il legittimo impedimento

La politica dei sondaggi. Com'altro chiamarla? Oppure politica dell’amnesia: ogni 2/3 settimane si ribalta la propria (presunta) strategia politica in funzione della convenienza del momento. Non si tratta di apertura mentale, né tanto meno di apertura al dialogo, è solo sfrontatezza. E’ quel tipo di sfrontatezza che deriva dall’essere sicuri che ben pochi hanno il tempo, la possibilità e la voglia andrà di andare a spulciare le affermazioni di 2/3 settimane prima. E’ persino peggio di così: questa apparente volatilità politica è la sfrontatezza derivante dalla certezza che il bombardamento dei mass-media e dei loro programmi spazzatura ha ormai azzerato la capacità di reazione della gente comune. L’esasperazione dei toni, la radicalizzazione urlata delle diverse posizioni e la sovraesposizione ad una valanga di notizie socialmente, economicamente e politicamente irrilevanti, ha fatto sì che una ilarità fatalista, rassegnata ed autoprotettiva si sostituisse a quella che una volta era una sana indignazione seguita da una forte reazione sociale. A veri e propri voltafaccia (a volte veramente eclatanti), non segue quindi dal mondo politico nulla, se non la solita noiosa e sterile schermaglia polemica da campagna elettorale perenne. Ciò evidenzia come nessuna spiegazione convincente sia considerata una manovra necessaria, neppure a fini strettamente elettorali. Perchè sforzarsi di inventare sempre nuove scuse quando basta l'oblio mediatico e quindi mnemonico. Non serve neppure aspettare a lungo, bastano da due settimane ad un mese (sempre che non si sia Mr B. in persona, in quel caso anche 24 ore sono più che sufficienti).

Quello che il mondo politico italiano ed europeo sta offrendo ai propri elettori non è vera politica, ma una sorta di “politica-truffa”. L’unico fine apparentemente perseguito dal sistema politico, infatti, pare essere divenuto solo quello di ingannare gli elettori per raggiungere precisi obiettivi economici. Il tutto viene condito con orizzonti temporali di brevissimo respiro che impediscono qualsiasi progettualità sensata. L'unica razio che rimane, sfortunatamente, è quindi la logica affaristica privata costantemente parcheggiata alle spalle del dibattito politico pubblico. Il benessere collettivo è totalmente escluso da quella logica. Il nocciolo reale delle diatribe politiche non è più cosa sia il bene comune e come vada perseguito, quanto piuttosto quali poteri economici forti foraggiare e come far apparire quel foraggiamento come se fosse il bene comune. Le democrazie moderne (e non solo l’Italia sfortunatamente) hanno svenduto le proprie prerogative politiche e la propria libertà intellettuale alle insaziabili avidità del libero mercato che altro non è se non la totale libertà concessa ai capitali a scapito delle persone.

Cosa ha a che fare tutto ciò con il referendum sul nucleare? E’ presto detto…

martedì 19 aprile 2011

L'Italia reale e i bamboccioni ultra-sessantenni

Il Ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha sostenuto che, in Italia, non ci sono problemi occupazionali per gli immigrati, ma solo per gli italiani perché non vogliono più fare lavori manuali e a condizioni svantagiose. Si sottintende che, essendo la disoccupazione giovanile quasi al 30% ed essendo i giovani italiani quelli con i titoli di studio più elevati, il ministro abbia trovato modo di dire ancora una volta che i giovani italiani sono dei bamboccioni scansafatiche che con una laurea si sono montati la testa e si attendono chi sa quali posizioni.

Al Panda pare che questa sia una mezza verità. Questo però non significa che Tremonti abbia mezza ragione, anzi…

lunedì 18 aprile 2011

Naomi Klein, la nostra società ed il rischio



Naomi Klein, la famosa giornalista canadese autrice di "No Logo", in questo breve video (tratto da TED e con sottotitoli anche in italiano) tratta diversi temi tutti strettamente legati alla patologica tendenza della società moderna di correre rischi eccessivi senza pianificazione né strategie d'uscita. Da vedere.

Buona visione e un saluto a tutti dal vostro affezionato Panda.

venerdì 15 aprile 2011

Slow Food, la cultura e l'ignoranza



Un breve filmato di presentazione su SlowFood tutto per voi. Perchè? Perchè il mondo ha bisogno di cultura e speranza, anche e soprattutto in ciò che mangia ogni giorno. A ridosso di uno dei più estesi e profondi sconvolgimenti politici dell'intero pianeta a causa del pane (le rivolte del Nord Africa), a ridosso di un disastro nucleare senza preceenti (quello di Fukushima) e a pochi mesi di distanza dal più grave disastro petrolifero della storia (quello causato dalla BP nel Golfo del Messico) è bene ricordarsi che al mondo ci sono anche tante cose buone. Le cose buone esistono eccome! Le cose buone sono...

martedì 12 aprile 2011

Mr B., l’Europa e lo “zerbino”

Il primo ministro, sua altezza Mr B., ha irritanti noie giudiziarie? Censurare Internet non da ancora i frutti che si sperava? Report, Annozero, Vieni via con me, Ballarò, ecc… fanno record d’ascolti e prima di zittirli del tutto ci vorranno ancora dei mesi? Le leggi ad personam non bastano più? Nemmeno comprare parlamentari all’ingrosso? Delegittimare pesantemente la magistratura ogni santo giorno ha ormai lo stesso effetto sul paese che avrebbe il bere una tazzina di caffè? Ridurre il Parlamento ad un ridicolo immobilismo che, anziché leggi, produce solo patetici show di vecchi fascisti e bamboccioni ultrasesantenni, non basta neppure? Usare servizi segreti e ministri per cercare di incastrare il presidente della Camera non funziona? La falsa emergenza di pseudo-apocalittiche migrazioni di massa non riesce a distrarre l’opinione pubblica? Persino le barzellette più sconce non fanno più ridere gli italiani? Nemmeno quei “bamboccioni” dei giovani? Il paese si ostina cocciutamente a chiedere soluzioni ai suoi problemi reali malgrado tutti questi appetitosi scandali e show creati apposta per lui?

Niente paura...

lunedì 11 aprile 2011

La filosofia 90/10 che genera Good News



Kiran Bedi è una straordinaria donna indiana. Nel video qui sopra la vediamo nel suo intervento alla conferenza TedWomen (tratto da TED e sottotitolato anche in italiano). Il breve racconto riguarda l’incredibile vita di questa piccola ma agguerritissima donna indiana. Particolarmente interessante la relazione che pare emergere tra la filosofia di vita del 90/10 spiegata da Kiran e gli incredibili risultati raggiunti da lei nel corso della sua vita. Questo video è un inno di gioia rivolto all’intraprendenza ed al coraggio ed è anche un contributo al femminismo più pragmatico. Il video è anche un’ode a quel che si guadagna nella parità e, di conseguenza, un monito a ciò che tutti, anche i maschi, perdono con le discriminazioni. Questo piccolo post di Pandemica-mente vuol essere quindi un elogio incondizionato al coraggio di Kiran, ma anche di suo padre e di tutte le donne e gli uomini come loro. Il vostro affezionato Panda è convinto che con un po' di buon senso e rispetto reciproco il mondo possa tramutarsi in un'incredibile esperienza, in un posto dove nulla è come te lo aspetteresti, nemmeno la peggiore delle carceri indiane.


Un saluto a tutti dal Panda.

domenica 10 aprile 2011

Le Good News per un futuro radioso



In questo brevissimo video, Daniel Nocera, che ha guidato il team di ricerca del MIT che ha annunciato la creazione di un processo di fotosintesi artificiale economicamente allettante, spiega in poche parole la sua scoperta. A differenza del solare fotovoltaico e di quello termico, la fotosintesi estrae energia dalla luce solare per via chimica. Come il professor Nocera ha riconosciuto, la prima "foglia artificiale" è stata sviluppata più di dieci anni fa da John Turner della National Renewable Energy Laboratory di Boulder. Già la fotosintesi artificiale di Turner mostrava una buona efficienza energetica, ma a costi improponibili. La grande notità apportata dal team del MIT, infatti, è che non c'è più bisogno di far ricorso a metalli rari e molto costosi come in precedenza. Il dispositivo creato dal team di Nocera utilizza, per accelerare le reazioni chimiche, dei catalizzatori in nichel e cobalto che non rappresentano una spesa proibitiva. Questa foglia artificiale, delle dimensioni approssimative di una carta da gioco, scinde l'acqua in idrogeno ed ossigeno in un processo che, dal punto di vista energetico, risulta circa 10 volte più efficiente di una foglia naturale. Per il professor Nocera la sua foglia artificiale rappresenterebbe "una svolta epocale in particolare come fonte economica di energia elettrica nelle case rurali dei Paesi in via di sviluppo". Per il professore basterebbe un piccolo impianto e circa quattro littri d'acqua al giorno per donare l'autosufficienza energetica alle case dei paesi del terzo mondo.

Si tratta di una tecnologia recentissima e solo il futuro potrà stabilire se l'ottimismo sfoggiato dal MIT sia ben riposto. Fatto sta che il colosso industriale indiano della Tata Group, fiutando l'affare, si è già accordata per la realizzazione di una piccola centrale elettrica basata proprio sulla foglia artificiale di Nocera.

Non è finita qui...

venerdì 8 aprile 2011

Nucleare sì o nucleare no? Se è Torio parliamone, altrimenti un secco NO!

Nel dibattito tra sostenitori ed oppositori all'opzione energetica rappresentata dal nucleare i toni sono spesso accesi. La contrapposizione è vivace, il dibattito sempre aperto. E’ una discussione senza fine che si protrae ormai da decenni. Nulla sembra riuscire a porvi fine, nulla sembra far cambiare idea ai sostenitori a spada tratta del nucleare: né Three Mile Island, né Černobyl', né il referendum abrogativo del 1987, né i vari incidenti ed i relativi insabbiamenti e scandali occorsi negli anni in tutto il mondo, né il rischio di attacchi terroristici alle centrali, né i rischi che qualche terrorista costruisca ed utilizzi una bomba sporca, né la catastrofe del deposito delle scorie nucleari tedesche ad Asse, né il disastro finanziario per la costruzione della nuova centrale finlandese ad Olkiluoto, né le crisi geopolitiche con l’Iran e la Corea del Nord, né il rischio di una proliferazione di armi nucleari in paesi politicamente instabili come il Pakistan, né la chiusura della centrale atomica più grande del mondo (quella di Kashiwazaki Kariwa) nel 2007, né lo scandalo sulla pubblicità ingannevole del Forum Nucleare, né la catastrofe dei 6 reattori di Fukushima, né la catastrofe politica della Merkel in Germania, né i ripensamenti francesi sulla tecnologia nucleare EPR, né la tendenza mondiale ad allungare la vita operativa delle centrali per tentare di evitare gli insopportabili costi di smaltimento e dismissione delle centrali esistenti. L’incidente appena accaduto alla centrale di Onagawa quando ancora non si è risolto quello di Fukushima non farà quindi nessuna differenza.
Nell'oblio dell'incoscenza, nulla è più prezioso di un briciolo di informazione...

mercoledì 6 aprile 2011

Il tappeto "magico" e le sorti del mondo

Il buco dell'ozono è un problema risolto con il bando dei CFC? Niente affatto! Cina ed India ne fanno ancora largo impiego, inoltre il buco è influenzato dall'andamento delle temperature della stratosfera e queste sembrano connesse con i cambiamenti climatici. Non bisogna scordarsi poi che i CFC si stima possano avere un tempo di decadimento di circa 120 anni. Tenuto conto di tutto ciò, indovinate un po' qual è l’anno con il record per il peggiore buco dell'ozono? Ebbene sì, proprio il 2011. Telegiornali e stampa non se ne interessavano più di tanto, come se il problema fosse risolto o in via di risoluzione. Problema risolto? Eh no!

I casi di melanoma sono esplosi, ma non certo il panico o la preoccupazione al riguardo. Il merito di tutta questa "compostezza" va attribuito solo ed esclusivamente al tappeto magico. E non è finita...

martedì 5 aprile 2011

La storia del prezzo del petrolio: speculazione o picco?


Si fa un gran parlare di Picco del Petrolio. Anzi no! Non se ne parla affatto. Si parla persino di guerra per il petrolio più spesso di quanto non si citi il Picco di Hubbert (alias il Picco del Petrolio).

C’è chi dice che è tutto vero (e di solito si tratta di un tecnico estrattivo od un geologo) e chi dice invece che non è vero nulla, oppure, come accade sempre più spesso, che l’aumento del prezzo dell’oro nero è spiegabile esclusivamente in termini di pura e semplice speculazione finanziaria (e di solito a dirlo è un’economista, un opinionista o un giornalista). Comunque un grammo di dati val più di una tonnellata di parole, quindi ecco per voi (qui sopra) il grafico del prezzo del petrolio (espresso in dollari per barile) dal 1946 al 2011.

Un piccolo, semplice grafico che ha molte cose da raccontare. Vediamo…

lunedì 4 aprile 2011

Tecnologia pregiata!



Ecco il nostro buon Hans Rosling cimentarsi nuovamente in uno dei suoi mirabili interventi a TED. Si tratta di un interessante e simpatico video della durata di pochi minuti e provvisto anche di sottotitoli in italiano (per la gioia di chi, come il vostro affezionato Panda, non mastica alla perfezione l'inglese).

Il video è un piccolo capolavoro di comunicazione che, in meno di dieci minuti, riesce a trasmettere interessanti concetti che spaziano dal femminismo alla demografia, dalla statistica all'economia, dall'ecologia all'ipocrisia pseudo-ecologista. Uno sguardo ampio e stimolante che passa dal passato, al presente, al futuro della vita di milioni di persone. Uno sguardo sulla tecnologia e le sue implicazioni e molto altro ancora.

Niente paura però! Non si tratta di un allucinante viaggio filosofico, astratto e freddamente accademico. Al contrario Hans ci regala una riflessione (molto concreta e seria, ma al contempo anche simpatica e frizzante) su una delle più grandi invenzioni di tutti i tempi: la lavatrice!


Buona visione a tutti dal Panda.

domenica 3 aprile 2011

Vertical farming all'italiana



Skyland è un progetto dell’Enea per un prototipo molto particolare. Si tratterebbe infatti della prima Vertical Farm Made in Italy in assoluto. Il video qui sopra parla appunto di Skyland, è conciso e ben fatto ed è tratto dal sito di ENEA WEBTV. Per chi non lo sapesse, una Vertical Farm è letteralmente una fattoria verticale, ossia un grattacielo-serra che produce cibo ed in grado di sfruttare il terreno in modo molto più intensivo rispetto all'agricoltura industriale tradizionale (quella fatta di trattori ed estese monoculture per intenderci).

I cinque principali vantaggi delle Vertical Farms sono...

venerdì 1 aprile 2011

Dossieraggio? Sì grazie!

Oggi il vostro affezionato Panda parlerà di nepotismo, ossia della tendenza, da parte dei detentori di specifici poteri, a favorire i propri parenti a causa della loro relazione familiare, senza tener conto delle loro reali abilità e competenze. Il ragionamento riguarderà il fenomeno non su un piano astratto, ma calato nella realtà italiana, quindi, col termine nepotismo, si dovrà qui intendere per estensione anche il clientelismo, la corruzione ed i favoritismi illeciti di ogni genere e tipo che tanto ci ammorbano la vita.

Sosteneva il buon John Stuart Mill che “dovunque non vi è concorrenza, vi è monopolio” ed aggiungeva poi che” il monopolio in tutte le sue forme, è una tassazione sugli uomini attivi per il mantenimento dell’indolenza, se non della ruberia”. Da bravo pensatore ottocentesco ci aveva visto piuttosto bene, non trovate? Questo pensiero merita d'essere valutato attentamente...