Panda-chi?

Nome comune
Alessandro Corradini

Habitat Naturale
Reggio Nell'Emilia

Data di nascita
04/03/1975

Sesso
M

Abitudini alimentari
Eclettiche (da carnivoro pentito e vegetariano inaffidabile qual è)

Segni particolari
Nessuno (come si addice a chi ripudia qualsiasi forma di protagonismo e/o culto della personalità)

Temperamento
Animale per natura brontolone e schivo, nonostante le apparenze, il Panda si rivela un vero pacioccone: le zanne gli servono solo per sorridere e gli artigli per spulciarsi pigramente. Ama la natura e le città che la rispettano. Ama anche tutti gli abitanti che rispettano sia la natura sia le città, o, meglio ancora, ama il rispetto. Anzi, per essere ancor più precisi, si può dire che il Panda ama l'Amore. Si vergogna a morte a dirlo, ma è pronto ad ingoiare la sua arroganza e la sua stessa vanità, per tentar di fare ciò che ritiene giusto. E sostenere l'importanza dell'Amore, per quanto banale o ridicolo possa apparire, giusto lo è.

Comportamento sociale
Nonostante la sua natura schiva di cui si accennava innanzi, il Panda non disdegna affatto la vita da branco. Quest'ultima, contraddicendo la sua inclinazione da vecchio orso solitario, rivela infatti una buona consapevolezza pragmatica e morale dell'interazione sociale, ossia rivela una sana  e robusta convinzione secondo cui, una volta scansato il rischio del conformismo, il vecchio adagio che "l'unione fa la forza" riserva a chi lo sa applicare molti e consistenti vantaggi. Vantaggi materiali e non.

Esperto in...
Nulla ovviamente! S'è mai visto un panda ingegnere, neurochirurgo o, che so io, mago dei computer?

Doti fisiche e filosofiche
Ha le capacità atletiche di un macigno. E' pigro, pesante e lento. Ha una vista da talpa e, nonostante una palese predilezione per lo Zen e le pratiche orientali, di kung fu nemmeno a parlarne! Nonostante di lui si dica che sia un animale sporco e che puzzi, pare mantenere in qualsiasi circostanza una bella pelliccia bianca e nera (apparentemente sempre linda ed immacolata). Come mai? Semplice, per ricordarsi che, nella vita, nulla è mai tutto bianco o tutto nero (non vale nemmeno per sé stessi), ma soprattutto per ricordare a tutti che il mimetismo è roba da esaltati militari ed è meglio rischiare di prendersi una fucilata piuttosto che piegarsi alla logica della guerra e della violenza.
Pur essendo un pacioccone, è pur sempre un orso, ma la sua forza, il Panda, la usa solo per masticare mansuetamente bambù stoppaccioso dalla mattina alla sera. Questo è il suo modo di dimostrare al mondo intero che non è detto che, solo perché sei nato orso, allora devi per forza sbranare qualcuno. Masticare bambù è quindi il suo modo di ribadire che i veri atti di eroismo, non sono gli slanci passionali ed i gesti inconsulti glorificati dall'epica d'ogni tempo, ma le piccole, placide e dimesse azioni quotidiane, reinterpretate con amore, dedizione e personalità. Se non vi è molto chiaro cosa ciò voglia dire, allora immaginatevi di fare un bel pic-nic e di perdervi ad un tratto in mezzo alla foresta; poi immaginatevi di imbattervi per caso in un orso grizzly famelico e rabbioso, ed ora immaginatevi, al posto di quell’incontro, di imbattervi in un placido e flacido panda tutto intento a sgranocchiarsi delle cime di bambù: quale scenario preferireste?
Il panda giusto? Bene, ma se veniste a sapere che il panda una volta era proprio quel terribile grizzly, non gli sareste nemmeno un po' grati per la scelta intrapresa e della sua determinazione nel portarla avanti?
Il fatto è che il destino non esiste, è quello che ci creiamo dopo aver deciso cosa vorremmo essere e come vorremmo che fosse il mondo in cui viviamo. Può darsi che quella nostra creazione risulti un vero successo oppure che fallisca, ma non importa. Quel che conta è che sia la nostra creazione e non quella di qualcun altro. Se la vita non ci appartiene, infatti, a che serve che sia di successo o  meno?
Il panda sgranocchia bambù tutto il dì non perché ci sia qualcuno ad apprezzarlo per quel che fa e nemmeno perché sia la via più comoda o sicura per lui di vivere. Lo fa perché ritiene sia giusto così.

Il richiamo del Panda 
Siate panda, qualunque cosa essa voglia dire per voi. Siate panda e non grizzly. Non importa quanto sia facile ed allettante essere grizzly, né quanto sia faticoso essere panda. Non conta cosa diranno di voi gli altri. Non importa nemmeno quanto strano, ridicolo o disdicevole possa apparire essere panda. Per quanto possa essere pesante essere guardati dall'alto in basso, rimane il fatto che non ha alcun peso come gli altri ci guardano, ma solo come noi ci guardiamo, sia che si sia panda oppure grizzly. Fate perciò quel che ritenete giusto! Questo solo conta. Fatelo con consapevolezza, determinazione ed amore. Vivete la vostra vita fino in fondo. A modo vostro. Oppure...

...oppure non fatelo. E lasciate che il tempo vi scorra addosso, come un unico soffocante lamento. Come il rimpianto di chi ha tradito tutti, perfino sé stesso, negando la propria reale natura all’Universo intero e a sé, per scappare senza meta né scopo dinnanzi ad ogni paura o fatica che gli si poneva dinanzi. Paura, dopo paura, dopo paura. Fino a ché morte lo colse.

Spero che tu decida d'esser panda e non grizzly, ma qualunque sarà la tua scelta, il Panda non ti giudicherà, se non per un proprio errore o debolezza momentanea (essendo il Panda un essere imperfetto puoi star certo che anche la sua bontà purtroppo lo è). Che tu sia un suo simile oppure un grizzly, il Panda riderà e piangerà insieme a te, che, come lui, sei solo una minuscola manifestazione di questo magnifico e sterminato Universo. Comunque tu sia, il Panda ti invocherà per richiamarti a sé, poiché siamo esseri troppo piccoli, mortali ed imperfetti per dar retta ad inutili e fastidiosi rancori, asti od odii. L'Universo stellato è troppo grande per solitudini tanto piccole e meschine. Solo perché siamo nati infinitamente piccoli, non vuol dire che dobbiamo per forza comportarci come delle nullità.

Il richiamo del panda è quindi: BENVENUTI!

Firmato
Il vostro affezionato Panda