domenica 30 gennaio 2011

Permacultura & Co.

La Permacultura si sta diffondendo. Silenziosamente, lontana anni luce dai clamori della cronaca, ma si sta diffondendo. Nonostante la pesante censura degli ambienti mediatici e tecnici, che l'hanno relegata per decenni nell'ambito delle utopie stralunate ed ignorate, la Permacultura sta via via prendendo slancio.
La Permacultura (con la sua fissa per una società solidale, ecocompatibile e soprattutto sostenibile nel lungo periodo), parrebbe un'idea troppo ambiziosa e controcorrente per sopravvivere nell'attuale mondo globalizzato. L'odierna"cultura di massa", totalmente votata al consumismo, ossessionata dal guadagno facile e dai marchi commerciali, sembrerebbe infatti dominare il mondo con la sua solita ed incontrastata indifferenza. Un'indifferenza nata all'ombra dei colossali interessi delle corporations (alias le multinazionali). Il buon senso farebbe quindi dire che, in questa "cultura di massa", non vi sia spazio alcuno per far propagare la Permacultura neppure ad un livello di nicchia. Il buon senso però a volte non funziona e questa, per fortuna, è una di quelle rarissime volte dove ci si può giustamente rallegrare di tale insuccesso.
Così, contro ogni previsione, la Permacultura avanza e, cosa ancor più promettente, inizia ad infiltrarsi anche dove meno te lo aspetteresti, ad esempio, negli Stati Uniti e persino nei suoi sconfinati centri urbani che, come noto, così poco hanno di ecosostenibile...

venerdì 28 gennaio 2011

L'Italia è un'isola!

Gli italiani, dopo decenni di impunita ignoranza, stanno finalmente imparando ad accettare un gran dato di fatto: l'Italia non è una penisola lambita da tre mari. No! Per lungo tempo, la scellerata propaganda comunista, subdolamente infiltratasi anche tra le schiere di insegnanti e professori, ha sventuratamente avuto successo nel far credere ad intere generazioni che l'Italia è una penisola! Ma vi rendete conto? Criminali! E la televisione pubblica, anch'essa infestata ed infettata dal comunismo, ha sostenuto per anni questa assurdità.
Ebbene, se anche voi siete tra quei pochi che ancora si ostinano a credere a questa baggianata della penisola bagnata da tre mari, allora sappiate che abbiamo in serbo per voi un incredibile scoop....

mercoledì 26 gennaio 2011

Un panino dantesco dal ghetto di Pittsburgh con amore!



Questo video (uno dei tantissimi con sottotitoli in italiano presenti su TED) parla di speranza, di dignità e di bellezza. E' una storia eccezionale, di una scuola eccezionale, in un posto eccezionale: un ghetto di Pittsburgh negli USA. E' una storia vera e stupenda, non una fiaba. E' anche la prova che se si voule si può.
Questo video, inoltre, è una degna risposta al Ministro Tremonti ed alla sua celebre e tristissima frase pronunciata in risposta ad un giornalista che gli chiedeva spiegazioni per i tagli all'Università: "Provate a farvi un panino con Dante Alighieri!".
Beh, caro signor Tremonti, pare proprio che ci siano persone che ci abbiano provato ed il risultato di questi esperimenti è che esistono panini al sapore di Dante e pare anche che siano i più succulenti in circolazione. Sono panini strani quelli danteschi, panini che spuntano dove meno te li aspetteresti, persino in un ghetto statunitense. Figuriamoci cos'è possibile fare altrove!

Un saluto sincero al Ministro e a tutti quanti voi dal Panda

Italia, la semi-democrazia molto semi e poco democrazia

Strano paese l’Italia. Formalmente è una tipica democrazia parlamentare di tipo occidentale, ma con un parlamento pesantemente depotenziato ed improduttivo ed una legge elettorale unilaterale definita dal suo stesso ideatore una “porcata”. Vigerebbe la separazione dei poteri tra legislativo, esecutivo e giudiziario, ma il potere legislativo è ormai vincolato a quello esecutivo ed il potere giudiziario è costantemente sotto assedio (sempre da parte dell’esecutivo). Formalmente abbiamo un sistema d’alternanza bipolare, ma attualmente i poli politici sono tre e non due. La nostra Costituzione tutela la libertà d’espressione, ma per la libertà di stampa, ma, secondo la classifica del 2010 della prestigiosa Freedom House, l’Italia è una semi-democrazia posizionata sotto al Tonga ed a parimerito con il Benin. Quest’ultima constatazione (così come le precedenti) non è purtroppo una battuta sarcastica e il vostro affezionato Panda ve la riporta senza compiacimento alcuno, perché in una notizia del genere non v’è nulla di cui rallegrarsi.

venerdì 21 gennaio 2011

Il Picco del Petrolio



Eccovi (qui sopra), miei cari, un breve video di qualche anno fa. Il vostro Panda ha deciso di mostrarvelo perchè ha il pregio di condensare in poche e semplici parole i nodi cruciali del Picco del petrolio. Per di più viene intervistato brevemente anche il Professor Ugo Bardi (presidente di ASPO Italia, l'associazione che studia il picco del petrolio). Il Professor Bardi, oltre a commentare brevissimamente il fenomeno, mostra alcune sue personali strategie domestiche per prepararsi al picco. Il video è del 2007, poco prima dell'inizio della grande crisi economica. Insomma, un video un po' datato, ma molto istruttivo.

Un secondo video (qui sotto) tratta lo stesso identico argomento per mezzo delle parole di un Nobel italiano: Dario Fo. Un Nobel che, in quanto tale, ha la possibilità di parlare con altri premi Nobel e di vedere da vicino realtà a noi distanti. Un Nobel che conclude da tali esperienze quanto ai più è sostanzialmente sconosciuto: il picco è una realtà con cui dovremo fare i conti.

P.S. - I cartelloni a ridosso del tavolo che si vedono sono del MDF (Movimento per la Decrescita Felice) e la persona che si vede dietro a Fo è Maurizio Pallante, il fondatore di tale Movimento.

Buona visione.



Un abbraccio ed un saluto a voi tutti dal Panda.

Peak Oil, Global warming, crisi economica ed inflazione

Chi pensasse, leggendone il titolo, che questo post tratti 4 argomenti distinti, si sbaglia. Il Picco del Petrolio (Peak Oil), il riscaldamento globale (Global warming), la crisi economica ed l’inflazione rampante di questi giorni sono strettamente collegati l’uno all’altro. Le connessioni sono tanto strette da far pensare che, in ultima analisi, siano solo diversi aspetti di un unico problema centrale: noi.
Perché allora perdere tempo parlando delle conseguenze invece che delle cause?
“Noi”, da consumisti quali siamo, abbiamo consumato il mondo intero: le sue risorse di idrocarburi, le sue risorse idriche, le sue risorse biologiche, le sue risorse atmosferiche, ecc…

martedì 18 gennaio 2011

Il cibo nel tuo piatto ed il destino del pianeta

Tre video, un solo sito, il mitico ed ineguagliabile TED, che ci offre anche la possibilità di avere i sottotitoli in italiano. Tutti e tre i video ruotano attorno all'argomento del cibo. In ognuno, l'argomento è trattato con passione, intelligenza, creatività e buon senso. Le rivoluzioni vere passano attraverso i piccoli gesti delle vite quotidiane di tutti noi, pacificamente. Le false rivoluzioni passano invece attraverso avvenimenti eccezionali, di inutile ed inconcepibile violenza.
Quanta consapevolezza, bontà, bellezza, intelligenza e stupore può esserci in un gesto così comune ed apparentemente semplice come il nutrirsi!

Che gioia sapendo che il mangiare è solo una delle tantissime attività che riempiono le nostre giornate! Gioia e speranza nella consapevolezza che tutti noi abbiamo infiniti strumenti per rendere questo mondo un posto migliore. Un posto davvero migliore.

Buona rivoluzione e buona visione a tutti dal vostro affezionatissimo Panda.




domenica 16 gennaio 2011

Good News camuffate da Bad News

Forse alcuni di voi avranno letto articoli o visto servizi giornalistici che annunciavano la rivolta di alcune località, paesaggisticamente delicate, verso gli impianti fotovoltaici al suolo. Nelle campagne italiane gli impianti di questo genere si stanno moltiplicando. Nessuno ha da ridire sui pannelli fotovoltaici sui tetti, ma quando i pannelli sono dispiegati su apposite strutture ad altezza suolo, le cose cambiano. L'aumento di questi tipi di impianti fotovoltaici in zone paesaggisticamente attraenti allarma (non senza alcune ragioni) i puristi del paesaggio, chi vive di turismo ed ovviamente chi possiede residenze di lusso nei pressi di tali impianti. Tali malumori si riflettono inevitabilmente presso le autorità locali. Quest'ultime, in più di un caso, hanno cominciato a vietare nuove aperture di impianti fotovoltaici al suolo. I giornalisti, nel riportare la notizia, non hanno lesinato enfasi nel rimarcare il paradosso di come gli impianti fotovoltaici, da paladini dell'ambiente, possano divenire, in certe situazioni, dei piccoli "eco-mostri". C'è un aspetto cruciale che tuttavia pare sfuggire...

giovedì 13 gennaio 2011

Global warming: se non ci credi guarda questo video.




Questo video (scovato ancora una volta su TED e sottotitolato anche in italiano) il vostro affezionato Panda lo dedica a tutti coloro che sono ancora convinti che il cambiamento climatico sia una bufala. Lo dedica a tutti coloro che pensano "sì è vero, ma sarà un problema solo tra 50 anni". Lo dedica a tutti coloro che parlano di complotto ecologista. Lo dedica a tutti coloro che si dicono convinti di una prossima era glaciale.

Dediche prive di ironia o sarcasmo, perchè chiunque si può sbagliare, è umano.

Dediche prive di ironia o sarcasmo, perchè tutti ci stiamo sbagliando nel non fare abbastanza per fermare l'immissioni di CO2 e metano in atmosfera.

Dediche prive di ironia o sarcasmo, perchè chi ha consapevolezza della portata del problema è di fatto più responsabile di chi tale consapevolezza ancora non ce l'ha.

Dediche prive di ironia o sarcasmo perchè ironia e sarcasmo non aiutano né i "negazionisti", né gli ecologisti e nemmeno il pianeta su cui tutti vivono.

Si può pensare che questo mio atteggiamento sia "buonismo" o gentilezza, ma non è così. Si tratta di onestà e pragmatismo. Di onestà e pragmatismo ce n'è sempre stato bisogno, ma ora più che mai, perchè ORA è il momento di agire.

Il vostro Panda vi saluta con un abbraccio e le indimenticabili parole del grande John Lennon:

You may say I’m a dreamer, but I’m not the only one.
I hope some day you’ll join us, and the world will live as one.
(Potresti dire che sono un sognatore, ma non sono l’unico.
Spero che un giorno ti unirai a noi ed il mondo diverrà uno.)

martedì 11 gennaio 2011

Singolarità Tecnologica da Internet

Torniamo a parlare di Singolarità Tecnologica. Prima di procedere, facciamo una breve panoramica dei concetti chiave. Innanzitutto per Singolarità Tecnologica si intende quello stadio dello sviluppo di una civilizzazione, dove il progresso tecnologico accelera oltre la capacità di comprensione e previsione propria degli esseri umani. Si tratta di un'affascinante teoria della futurologia secondo cui il progresso tecnico-scientifico tenderebbe ad avere un andamento esponenziale e non lineare. Da questo presupposto se ne ricava che, ad un certo punto della storia, dovrebbe sopraggiungere un momento in cui la curva che descrive il tasso delle innovazioni tecniche/scientifiche si innalza fin quasi a divenire verticale. Si tratterebbe di un'accelerazione di progresso tanto rapido e profondo da oltrepassare la capacità umana di comprenderlo, prevederlo e gestirlo: la Singolarità Tecnologica appunto.
Spesso tale teoria è associata a quella della seed-AI ossia l'ipotesi che si possa, prima o poi, creare (volontariamente o meno) una forma di intelligenza “artificiale” forte in grado di migliorarsi ricorsivamente fino al punto di superare grandemente le capacità intellettive del genere umano in tutti i campi. La seed-AI è una forma di intelligenza artificiale in grado di migliorarsi tramite auto-modificazioni oppure generazione di versioni potenziate di se stessa (che a loro volta ripetono il processo ad un ritmo sempre crescente).

mercoledì 5 gennaio 2011

Good News storiche




Ancora Good News dal vostro affezionato Panda. Anche questa volta si tratta di un video tratto da TED (ha i sottotitoli in italiano volendo). Anche questa volta si tratta di buone notizie "strutturali", cioè di buone notizie che non si riferiscono ad un singolo caso, per quanto esaltante, ma ad una tendenza storica tanto radicata quanto ignorata e sottovalutata sistematicamente. Questa tendenza di Pandemica-mente a fornire notizie positive è una strategia che va molto al di là del ottimismo nudo e crudo...

martedì 4 gennaio 2011

Wikipedia vince ancora !

Wikipedia, la notissima enciclopedia on-line multi-lingua (scritta e vagliata gratuitamente dagli utilizzatori stessi su base volontaria), continua a far parlare di sé. Dopo aver macinato successi su successi ad un ritmo portentoso, dopo aver sorpassato tutte le difficoltà incontrate, ecco che raggiunge una nuova vetta.
Per autosostenersi finanziariamente senza rinunciare alla propria indipendenza e senza ricorrere alla pubblicità, la Wikimedia Foundation (ossia l'organizzazione internazionale no-profit che sta dietro a Wikipedia) ha lanciato un appello agli utenti di Wikipedia per una raccolta fondi. Detto fatto, la creatura fondata da Jimmy Wales ha prima raggiunto e poi sorpassato l'obiettivo di raccolta. Obiettivo fissato a ben 16 milioni di dollari!
Questo successo permetterà a Wikipedia di non dover raccogliere pubblicità almeno per un altro anno. Questo successo, già di per sé ragguardevole, è ancor più prezioso perchè da la dimensione del valore che le persone attribuiscono alla cultura nel mondo. Visto la dimensione del fenomeno, in altre parole, non si tratta più semplicemente del successo di una no-profit come tante, si tratta di un successo culturale storico e planetario. Non si tratta di una raccolta fondi strappalacrime sostenuta da una massiccia campagna mass-mediatica con tanto di trasmissione tv in prima serata. Si tratta di una raccolta fondi a sostegno della cultura al suo stato puro, senza interdipendenze commerciali di sorta. Senza sponsor. Senza libero mercato.
Il mercato non è più il miglior risolutore di problemi. Ormai da anni, infatti, Wikipedia (ossia una no-profit) è saldamente al vertice della competizione mondiale nel campo dell'enciclopedie, pur operando con regole tutte sue che nulla hanno a che fare con la legge della domanda e dell'offerta. Internet, che di Wikipedia ne è la mamma, ancora una volta stravolge tutte le regole e si fa beffa delle lobby e della politica conservatrice e neoliberale. Se si preferisce, Internet è la dimostrazione odierna, onnipresente e concretissima dell’indiscutibile veridicità del antico detto: “l’unione fa la forza”.

Buona cultura a tutti!

lunedì 3 gennaio 2011

The Story of Electronics



Ecco un'altro simpatico ed interessante documentario di Annie Leonard del "Story of Stuff Project". Questa volta si parla dei rifiuti elettronici.

Buona visione e buon 2011 a tutti  dal Panda.