giovedì 30 ottobre 2014

Se sai chi è il capitano Schettino, ma non hai la più pallida idea di chi sia Giuseppe Girolamo...

Il vostro affezionato Panda crede fermamente che, in una nazione come l’Italia, cioè in un a nazione che sta affondando, questa petizione on-line merita molta attenzione, per molti motivi diversi:



Buon futuro a tutti dal Panda

venerdì 24 ottobre 2014

Vuoi un braccio di bambino? Ossia non tutti i giornalisti sono servili



Circa un mese fa, il vostro affezionato Panda aveva esternato la sua profonda ammirazione per i ragazzi di CortoCircuito web-tv (una piccola ma agguerrita realtà giornalistica d'origine studentesca in grado di creare scalpore persino a livello nazionale grazie alle loro inchieste sulla criminalità organizzata a Reggio Emilia).

Oggi il Panda vi mostra questa durissima ed impressionante testimonianza di quel che è il giornalismo secondo Anas. 

Anas Aremeyaw Anas è un noto giornalista africano che il vostro affezionato Panda non teme di poter chiamare un VERO CAMPIONE in quello che è generalmente noto come giornalismo investigativo ( d’inchiesta).

Il Panda non ama per nulla sguazzare al confine tra informazione e morbosità. Il video qui sopra, tuttavia, ha contenuti assai forti ed il rischio di suscitare qualche curiosità “morbosa” è quasi inevitabile. Mi rendo conto anche che, a qualcuno, potrebbe suscitare reazioni di disgusto o comunque turbarne la sensibilità. 

Ciò nonostante deciso di mostrare questo filmato. 

Non l’ho fatto a cuor leggero, ma, oltre che per rendere giustizia e rispetto ad Anas (assai poco conosciuto in Italia), anche e soprattutto per ricordare (e in Italia ce n’è particolare bisogno) cosa può voler dire, per l’intera società civile, un giornalismo forte, documentato ed indipendente.

Un altro giornalismo è possibile!


Buona visione e buon futuro a tutti dal Panda

giovedì 23 ottobre 2014

Chi controlla il mondo?



Nel ormai lontano 2011, il vostro affezionato Panda si occupò di un interessantissimo studio scientifico apparso su New Scientist e riguardante il mondo finanziario (qui).
Oggi, col video qui sopra, il Panda vi ripropone lo stesso identico argomento, ma spiegato direttamente da l’autore di quel prezioso ed ahimè unico studio.

Questa ricerca scientifica, come si diceva, risale al 2011, ma utilizza i dati societari delle principali società aggiornati al 2007. Ciò nonostante fornisce una risposta ad una domanda che è perennemente attuale: chi controlla il mondo?

La risposta a questa domanda, per lo meno quella scientificamente valida al 2007, è approssimabile all'elenco qui sotto riportato:

1. Barclays plc
2. Capital Group Companies Inc
3. FMR Corporation
4. AXA
5. State Street Corporation
6. JP Morgan Chase & Co
7. Legal & General Group plc
8. Vanguard Group Inc
9. UBS AG
10. Merrill Lynch & Co Inc
11. Wellington Management Co LLP
12. Deutsche Bank AG
13. Franklin Resources Inc
14. Credit Suisse Group
15. Walton Enterprises LLC
16. Bank of New York Mellon Corp
17. Natixis
18. Goldman Sachs Group Inc
19. T Rowe Price Group Inc
20. Legg Mason Inc
21. Morgan Stanley
22. Mitsubishi UFJ Financial Group Inc
23. Northern Trust Corporation
24. Société Générale
25. Bank of America Corporation
26. Lloyds TSB Group plc
27. Invesco plc
28. Allianz SE 29. TIAA
30. Old Mutual Public Limited Company
31. Aviva plc
32. Schroders plc
33. Dodge & Cox
35. Sun Life Financial Inc
36. Standard Life plc
37. CNCE
38. Nomura Holdings Inc
39. The Depository Trust Company
40. Massachusetts Mutual Life Insurance
41. ING Groep NV
42. Brandes Investment Partners LP
43. Unicredito Italiano SPA
44. Deposit Insurance Corporation of Japan
45. Vereniging Aegon
46. BNP Paribas
47. Affiliated Managers Group Inc
48. Resona Holdings Inc
49. Capital Group International Inc
50. China Petrochemical Group Company


Ovviamente se oggi si replicasse lo stesso studio  i risultati potrebbero essere un po’ diversi (basta leggere la 34° posizione  per rendersene conto), ma penso che possa essere un buon punto di partenza per stabilire ancor oggi un briciolo di fondatezza ai dibattiti politici e alle tante dispute pseudo-ideologiche in merito al mondo finanziario e bancario.



Buona visione e buon futuro a tutti dal Panda

mercoledì 22 ottobre 2014

Il Culto del Fare

Quanto segue non è “roba” del vostro affezionato Panda e, di certo, non è neppure una gran novità. Le cose belle però meritano d’essere diffuse, ripetute, ricordate, ecc…
Certo, ciò che sia bello (oppure no) non è cosa facile da stabilire unanimemente, comunque spero che quanto segue vi possa piaccere.

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Immagine originaria create da Joshua Rothhaas
Variante in italiano di David Orban
Creative commons - Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)


Traduzione in italiano del 'Cult Of Done Manifesto'

Il Culto del Fare

1. Ci sono tre stati dell’esistenza. Ignoranza, azione e completamento.
2. Accetta che tutto è una bozza. Questo aiuterà a fare.
3. Non c’è un secondo passaggio, di editing o montaggio.
4. Far finta di sapere cosa stai facendo è quasi lo stesso che saperlo fare davvero. Quindi accetta che sai quello che stai facendo, anche se non è vero e fallo.
5. Non procrastinare. Se aspetti più di una settimana per agire su un’idea, abbandonala.
6. Lo scopo del fare non è finire, ma di poter fare altro.
7. Quando l’hai fatto puoi buttarlo via.
8. Ridi in faccia alla perfezione. È noiosa e ti trattiene dal fare.
9. Le persone che non si sporcano le mani sono nel torto. Se fai qualcosa hai ragione.
10. Il fallimento conta come fare. Quindi devi fare tanti sbagli.
11. La distruzione è una variante del fare.
12. Se hai un’idea e la pubblichi online in Internet, conta come l’ombra del fare.
13. Il fare è il motore del più.

Pubblicato originariamente da Bre Pettis su www.brepettis.com e tradotto da David Orban su www.davidorban.com .

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Ironie, filosofie, poesia ed arte… messe da parte (scusate la rima), il vostro affezionato Panda teme che i tempi che ci attendono richiederanno comunque un sacco di “voglia di fare”, indipendentemente dal fatto che si possa credere o meno che “il fare” sia un valore in sé stesso oppure no. Andiamo rapidamente incontro a tempi interessanti, dove per “interessanti” si intende “molto, molto disagevoli” (per non dir peggio). Un motivo in più per farsi venire un po’ di “voglia di fare” prima! Ovvero prima che siano gli eventi stessi ad imporre a noi tutti la necessità e l’urgenza estrema del “fare” qualcosa per questo pianeta e, quindi, per noi che l’abitiamo. Fare "dopo, infatti, vuol dire fare quel che si dovrà... più gli interessi (salatissimi in questo caso).

A chi s’illude che il pensiero ecologista manchi di concretezza, infatti, il vostro amico Panda, vorrebbe solo ricordare che siamo noi esseri umani a vivere dentro il pianeta Terra e non viceversa. La politica, la filosofia, l’economia e la tecnologia sono tutti sottosistemi della biosfera, senza la quale il genere umano e spacciato (insieme a tutte le sue politiche, filosofie, economie, tecnologie, ecc...).

Agli amici ecologisti, d’altra parte, il Panda vorrebbe ricordare che agire subito e con forza è ormai molto preferibile ad agire "dopo", con calma ed esclusivamente in base ad un presunto criterio di perfezione assoluta. La perfezione non è mai cosa umana. L’urgenza, talvolta, ahimè, lo è eccome! Urgenza e perfezionismo non vanno bene insieme. Il ché equivale a dire che non vanno bene "adesso".

Il motivo di questi due arroganti e banali richiami del Panda è presto detto: da un lato non c’è più tempo per sogni strampalati quali “crescita economica infinita”, “discariche ed inceneritori”, “tecnologie magico-salvifiche”, ecc… dall'altro lato non c’è più tempo e basta. E’ ora di agire con forza per salvare gli ecosistemi del pianeta che ci sorreggono. Se non lo facciamo il pianeta continuerà ad esistere. Noi e le nostre multiformi opinioni, tecnologie, politiche, ecc… beh, no!

Chi dovesse considerare tali affermazioni “catastrofiste” farebbe meglio a riflettere su quanto detto dal buon vecchio Charles Darwin e ad informarsi meglio in merito a quello che suoi colleghi più recenti hanno scoperto e dimostrato in merito all'effettivo ed attuale stato di "salute" del pianeta a cui la nostra specie è indissolubilmente legata.

E se siete dei creazionisti?!

Beh, mi spiace per voi: nessuno è perfetto!

Nemmeno il vostro affezionato Panda lo è, quindi, creazionisti o meno, possiamo dire d’essere pari, almeno in questo. Esattamente come per il destino che ci lega al pianeta.

E' ora di darsi da fare!


Buon futuro a tutti dal Panda

martedì 21 ottobre 2014

Una rapida panoramica sul transumanesimo: rischi, futuro, tecnologia e... l'essere umano.



Lasciatevi guidare dal filosofo svedese Nick Bostrom in questo bellissimo viaggio culturale tutto proiettato verso il futuro e l’essere umano. Il video qui sopra, sottotitolato in italiano, è infatti un vivace tuffo nella cultura transumanista. Un punto di vista estremo e, quindi, non condivisibile né condiviso certo da tutti, ma che merita d’essere esaminato e... gustato.

Può sembrare paradossale che il vostro Panda, ecologista, picchista e strenuo oppositore del tecno-ottimismo che infesta la cultura dominante, si appassioni tanto al transumanesimo. Tuttavia il contrasto ideologico che spesso contrappone transumanisti e sostenitori del picco del petrolio, dell’esaurimento delle risorse, ecc… pare più uno sfoggio di “prese di posizione” che non un vero, aperto e sincero confronto. Da parte sua il Panda è fermamente convinto che la realtà se ne freghi altamente delle nostre dispute intellettuali, delle specifiche categorie mentali, della voglia d’eleganza e coerenza, della linearità dei nostri pensieri. La realtà, olistica per definizione, offre infiniti punti di vista da cui provare ad interpretarla. Attaccarsi ad uno o a pochi di essi vuol dire sprecare tutti gli altri.

Con la  speranza che presto transumanesimo e picchismo possano finalmente incontrarsi, contagiarsi e fecondarsi reciprocamente, il vostro affezionato Panda vi saluta augurandovi…


...Buona visione e buon futuro a tutti!

lunedì 20 ottobre 2014

Piccolo omaggio ad un papà di un premio Nobel



Come molti di voi già sapranno, quest’anno è stato assegnato il premio Nobel per la Pace a Malala Yousafzai e a Kailash Satyarthi. Due persone semplicemente meravigliose che meritano a pieno quel titolo e molto altro. Il vostro affezionato Panda, da femminista pragmatico e strenuo difensore del diritto di studio, non può che rallegrarsene.

Il video qui sopra, tuttavia, è un omaggio che il Panda (che è un papà) dedica ad un altro papà: quello della giovane e coraggiosa Malala appunto.

L’omaggio non è solo una questione di ammirazione e di “ruoli” condivisi, ma anche un modo per ricordare sempre l’importanza di trasmettere il bene più prezioso alle generazioni future: la propria personale libertà. Una scelta sempre difficile, pericolosa e faticosa. Una scelta che implica istruzione, fatica, dedizione.

Una scelta tutta in salita, ma che merita d’essere fatta, poiché ci sono vette da cui è bellissimo guardare il mondo e sé stessi… ed esistono comodissimi inferni da cui sarebbe meglio levarsi al più presto anche se farlo costa sempre fatica.


Buona visione e buon futuro a tutti dal Panda

venerdì 17 ottobre 2014

Energia per l'Italia

Il vostro affezionato Panda, di seguito, riporta "tale e quale" la lettera aperta che un gruppo di docenti e ricercatori ha rivolto all'attuale Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi (qui trovate l’originale della lettera). Sia che siate ricercatori e docenti oppure singoli cittadini, l’invito, se condividete, è ovviamente quello di firmare l’appello (qui) e di diffonderne la notizia.

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16 ottobre 2014

 

Al Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi

e, p.c.,
al Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi
al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Gianluca Galletti
al Ministro dell’Economia e Finanze, Pietro Carlo Padoan
al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin
al Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Stefania Giannini

 

Lettera Aperta

La Strategia Energetica Nazionale

Caro Presidente,

siamo un gruppo di docenti e ricercatori dell’Università e dei Centri di ricerca di Bologna. In virtù della conoscenza acquisita con i nostri studi e la quotidiana consultazione della letteratura scientifica internazionale, sentiamo il dovere di esprimere la nostra opinione sulla crisi energetica e sul modo di uscirne.

Nuova sezione dedicata al download di e-book (gratis)

Nota di servizio: da alcuni giorni (qualcuno di voi se ne sarà accorto), Pandemica-mente s’è arricchita di una nuova sezione intitolata “e-book gratis”. Com'è facilmente intuibile dal suo titolo,  all'interno di questa sezione potete trovare alcuni e-book liberamente scaricabili. Ad ogni e-book è associata un’immagine di copertina ed una breve descrizione. Per ora vi sono solo 3 titoli, ma è ferma intenzione del vostro affezionato Panda espandere il più possibile la lista dei possibili download. Se avete dei suggerimenti fatevi avanti. Le uniche condizioni richieste dal Panda sono l’attinenza alle tematiche e sensibilità di questo blog ed il fatto che l’opera suggerita sia reperibile e libera da diritti commerciali riservati.


Buona lettura e buon futuro a tutti dal Panda

Star Trek, campi di prigionia e democrazia



George Takei è un attore universalmente noto per aver interpretato il ruolo del timoniere Hikaru Sulu nella serie classica delle famosissime avventure fantascientifiche della nave stellare USS Enterprise. Nel TED Talks qui sopra, tuttavia, non parla di Star Trek, ma della propria infanzia.

Da quello spunto drammatico e personale, il signor Takei arriva a trarre coraggiosi ed interessanti ispirazioni riguardanti il significato profondo del vivere in una democrazia.


Buona visione e buon futuro a tutti dal Panda

mercoledì 15 ottobre 2014

George Carlin - Salvare il pianeta?!



Perché mai il vostro affezionato Panda, un ecologista dichiarato ed orgoglioso d’esserlo, vi propone un video come quello qui sopra?

Beh, perché penso che George Carlin, nello show qui sopra, sia stato un vero genio.

Il suo memorabile spettacolo (tratto da 'Jammin in New York' del 1992), infatti, Carlin pare stroncare senza pietà l’ambientalismo, i suoi propositi e la sua “sensibilità”, ma…

..beh, per dirla con le parole di chi ha caricato il video su YouTube:

questo video non è facile,
è da vedere e rivedere,
una volta al giorno,
per ricordare chi siamo.
capire, pensare, decidere, agire
”.

Insomma, siamo di fronte ad una bellissima, ironica ed scaltra provocazione che rimette le cose nella "giusta" prospettiva ed ottiene, nel farlo, il più importante dei risultati: far riflettere senza far scappare.

Una genialità che sembra non essere stata sprecata e che parrebbe aver lasciato un segno, anche a distanza di tanti anni. O almeno questo è ciò che è sembrato al vostro affezionato Panda quando ha visto l’assai più recente video qui sotto (con la voce di Julia Roberts).




Che altro dire?

Le cose belle non son mai scontate, né vane, né facili...

...proprio come "Madre Natura"!


Buona visione e buon futuro a tutti dal Panda

venerdì 10 ottobre 2014

La Groenlandia ha qualcosa da ridire



Il vostro affezionato Panda sente spesso parlare persone scettiche riguardo ai cambiamenti climatici. Molte di queste accennano o per meglio dire sorvolano sullo scioglimento dei ghiacci senza saper bene di cosa parlano.

Il vostro amico Panda non dirà nulla al riguardo. Lascio volentieri che sia la Groenlandia a dare la sua versione dei fatti nel video qui sopra.

Solo una precisazione: le immagini risalgono al 2008, ossia ben prima che il Polo Nord si riducesse alla “granita artica” come avviene ora nella stagione estiva.


Buona visione e buon futuro a tutti dal Panda

giovedì 9 ottobre 2014

Lo studio è la nostra unica arma

Questa petizione sarà consegnata niente meno che all'attuale Segretario Generale delle Nazioni Unite, il signor Ban Ki-moon. Riguarda contemporaneamente il femminismo, il diritto a ricevere un'educazione, il grave problema demografico presente nei paesi in via di sviluppo e l'agenda dello sviluppo delle Nazioni Unite.

Il vostro affezionato Panda l'ha firmata e la sostiene con forza.

Per saperne di più ed eventualmente sottoscrivere quest'importante petizione si veda: Lo studio è la nostra unica arma .


Buon futuro a tutti dal Panda

mercoledì 8 ottobre 2014

Agrivillaggio



Della serie: l'Italia fatica a fare innovazione, ma quando la fa, la fa alla grande".
Per chi volesse saperne di più: www.agrivillaggio.com

Un'altra economia è possibile!


Buona visione e buon futuro a tutti

martedì 7 ottobre 2014

Storie delle Colonie – il libro

Oggi il vostro affezionato Panda ha in serbo per voi una piccola sorpresa o, per meglio dire, un piccolo regalo. Per la prima volta Pandemica-mente si accinge a pubblicare un e-book. Si intitola “Storie delle Colonie”. 

E’ scaricabile gratuitamente in formato PDF, ePub o .mobi (ed è rilasciato sotto la Licenza Pubblica Internazionale Creative Commons Attribuzione - NonCommerciale 4.0). Il libro è un'antologia che contiene quattro opere :


1 - "Oltre la nebbia del primo mattino" - un Romanzo Fantascientifico e Distopico di Spartaco Mencaroni;

2 - "Anche le rovine andranno distrutte" - un Racconto Fantascientifico e Distopico di Michele Scarparo;

3 - “Il mondo delle Colonie Resilienti” - un’Ucronia di Spartaco Mencaroni pubblicata anche su UtopiaUcronia;

4 - “Collasso globale e Colonie Resilienti” - un’analisi del vostro affezionato Panda apparsa inizialmente su “Effetto Risorse”, un blog di Ugo Bardi.


Le prime tre parti del libro (artistiche e di fantasia) traggono esplicitamente ispirazione dalla quarta cioè da “Collasso globale e Colonie Resilienti” (che invece è un’analisi socio-economica). Quest’ultima è una proposta del vostro Panda (alias Alessandro Corradini) che ambisce ad illustrare una possibile soluzione per uscire o per lo meno attenuare la marea di guai che affliggono sempre più il nostro pianeta. Potrebbe quindi sembrare strano accostare (ed anzi far precedere) una tale ambiziosa e positiva proposta da delle distopie ispirate ad essa. Non si tratta però di una contraddizione.

Le “Colonie resilienti” del vostro Panda non sono né devono essere interpretate come l’ennesima illusione ideologico/romantica di future realtà utopiche. È profonda convinzione di chi scrive che qualsiasi idea, per quanto buona, per quanto creativa e per quanto mossa da buone intenzioni, può e potrà sempre essere snaturata, tradita e deviata dal fanatismo, dall'ignoranza, dalla malizia e persino dal semplice “malinteso”. La perfezione non è alla portata di noi esseri umani. Questa amara verità però non dovrebbe mai allontanarci dal tentativo di migliorarci. Una chiara e vivida consapevolezza dell’umana imperfezione, fine a sé stessa, conduce, infatti, solo al cinismo o alla depressione. Se vissuta con positività, invece, può aiutarci a mantenere sempre viva la nostra attenzione, il nostro senso critico e la nostra moderazione, in modo tale da preservarci dalla tentazione di trasformare delle buone idee in idee perfette e dei buoni propositi in pericolosi fanatismi.

Detto in poche parole: l'ottimo è nemico del meglio. L’ottimo non è possibile; il meglio sì (ma va conquistato e saputo mantenere, in primis difendendolo accanitamente dalla tentazione di una seducente ed infida "perfezione"). L'imperfezione umana, d'altra parte, non è una condanna all'inferno in terra e non deve diventare il comodo pretesto per non far nulla per tentare di migliorare questo mondo.

 “Collasso globale e Colonie Resilienti” è per l'appunto solo questo: un piccolo tentativo per tentare di rendere questo mondo un posto migliore.

Bando alle ciance, ecco a voi i link per il download dei file del libro:


Storie delle Colonie (PDF)

Storie delle Colonie (EPUB)

Storie delle Colonie (MOBI)



Buona lettura e buon futuro a tutti

lunedì 6 ottobre 2014

Non ci sono più le mappe di una volta



Non ci sono più le mappe di una volta! E "per fortuna" verrebbe da dire. Le mappe elettroniche fanno miracoli, ma alcune sono meglio di altre sotto diversi punti di vista. Non ci credete? Allora guardate il video qui sopra.

Per chi volesse saperne di più: OpenStreetMap.


Buona visione e buon futuro a tutti dal Panda

giovedì 2 ottobre 2014

I Rockefeller dicono addio al petrolio. Renzi invece ci si vuol buttare a capofitto. Mah?!

Davvero volete che il vostro affezionato Panda aggiunga qualcosa che il titolo già non spieghi di per sé?

No, non credo. Purtroppo per voi però il vostro Panda è un po' logorroico, quindi aggiungerà altro.

Procedo quindi con riluttanza, ma anche con l'intenzione e la speranza d'essere il meno noioso possibile.

Inizierò però col puntualizzare che, per chi non lo sapesse, la storia che la famiglia Rockefeller si stia allontanando dal business del petrolio non è affatto uno scherzo (per saperne di più al riguardo si legga qui).

Detto ciò, a chi, in Italia, brama e favoleggia mega-giacimenti di "oro nero", il Panda invita cordialmente a farsi un'unica, ma fondamentale domanda, ossia: se questi meravigliosi giacimenti esistono, come mai non li abbiamo mai estratti prima?

Perché è un dato di fatto che non l'abbiamo fatto. Neppure quando la sensibilità generale alle cause ambientaliste erano infinitamente più contenute di adesso! Considerato che i giacimenti sono vecchi di milioni di anni e che è dall'epoca del fondatore della dinastia Rockefeller che li si cerca avidamente ovunque, parrebbe veramente assurdo fingere di credere che in Italia questi "enormi" giacimenti li si sia "scoperti" solo nel 2014. Pensate veramente che Mattei non li abbia cercati abbastanza?

Se quel petrolio lo abbiamo lasciato dove sta, non è certo perché l'Italia ne abbia mai avuto in abbondanza. Più semplicemente, questioni ambientali a parte, quel petrolio è poco e scarsamente redditizio.

Fin qui il vostro amico Panda non ha detto nulla che un qualsiasi geologo, storico o una qualsiasi persona dotata di buon senso non potesse dirvi. Eppure spesso tocca difendere anche le banalità. Ed in Italia capita spessissimo di doverlo fare.

Ecco, infatti, cosa ha detto di recente il Sig. Renzi:

«Siamo in una forte crisi energetica e non estraiamo in petrolio che c'è in Basilicata e in Sicilia. Io la norma per tirar su il petrolio la faccio, anzi l’ho già fatta. Potrò perdere qualche voto ma creeremo nuovi posti di lavoro».

Al nostro Presidente del Consiglio dei Ministri, il vostro Panda rivolge questo semplice appunto:

Caro Sig. Renzi, è vero, c'è una spaventosa crisi energetica in atto e certamente qualche posto di lavoro in più farebbe comodo al Paese, ma se ci fossero solo queste motivazioni dietro alle scelte politiche in materia energetica (come il suo discorso lascerebbe intendere), allora l'Italia avrebbe sostenuto da tempo e con estremo vigore le energie rinnovabili, dato che è noto a tutti che di petrolio in Italia scarseggia, ma il sole abbonda. E' inoltre cosa nota che le rinnovabili comportano un alto tasso di manodopera (anche perché rinnovare un sistema energetico vetusto richiede ovviamente molto più lavoro che sfruttare infrastrutture vecchie di decenni se non peggio).

Siamo un paese con un'economia di trasformazione: importiamo materie prime, le lavoriamo e le rivendiamo all'estero. L'energia è per noi ancor più vitale che per altri. A differenza di altri però è dagli anni '80 che siamo completamente sprovvisti di una chiara politica energetica nazionale e questo, detto sinceramente, non lascia sperare un gran ché nella lungimiranza, competenza ed onestà della classe politica italiana nel suo complesso.

Abbiamo un'economia fatta di piccole e medie imprese. Abbiamo tanti capannoni, tanto sole, tanti corsi d'acqua ed una conformazione geologica parecchio attiva (come anche i fatti di cronaca, purtroppo, ci ricordano di quando in quando). In base a tutte queste premesse cosa facciamo quindi? Puntiamo forse il tutto per tutto su efficienza energetica, mini-idroelettrico, mini-eolico, geotermia e solare?

No! Certo che no! Siamo italiani!
Siamo "creativi", noi...

Preferiamo letteralmente "raschiare il fondo del barile" e lo facciamo con la solita baldanzosa arroganza che ci portò in Russia a far la guerra con le scarpe di cartone. Avremmo dovuto imparare qualcosa, ma così non sembra. Vedremo se il futuro, continuando per questa strada, ci riserverà un trattamento più clemente di quello che ci toccò in passato.

Io preferirei non doverlo mai scoprire... ma è lei Sig. Renzi che prende le decisioni e mi toccherà di scoprirlo per forza, come toccherà a tutti quanti i restanti 60 milioni di italiani.In fin dei conti siamo tutti sulla stessa barca (e non mi riferisco solo all'Italia). Un validissimo motivo per augurare sinceramente a Lei e a tutti Noi un caloroso...


...Buon futuro a tutti!





La campagna "Scopri il marchio" di Oxfam



E' possibile far cambiare in meglio le politiche aziendali (troppo spesso  per nulla sostenibili, eque e trasparenti) dei colossi del settore alimentare?

Oxfam sembra esserci riuscita ed il video qua sopra altro non è che la celebrazione di quei risultati e di chi li ha resi possibili, cioè la gente comune. Risultati che paiono confermare l'idea che per cambiare le cose in meglio non servono necessariamente atteggiamenti aggressivi e/o l'identificazione di presunti "nemici" contro cui scagliarsi. Per fortuna esistono ancora battaglie in cui a vincere sono... tutti.

Per questo e per tanti altri motivi il vostro affezionato Panda vi invita ad aderire alla campagna "Scopri il marchio" di Oxfam.

Per maggiori informazioni (od aderire) si veda: SCOPRI IL MARCHIO oppure Scopri il Marchio con Oxfam.


Buona visione e buon futuro a tutti dal Panda

mercoledì 1 ottobre 2014

Una valutazione realistica delle energie rinnovabili




Che siate amanti (come me) delle energie rinnovabili oppure che le detestiate, vi prego, non giudicate questo video dal suo solo titolo. Comunque la pensiate, credo, meriti d’essere guardato. Sono infatti convinto che si debba sempre avere il coraggio di mettere alla prova le proprie convinzioni concedendo un pizzico di sincero ascolto a chi pare metterle in discussione.

Cedere alla paura può al massimo donare un po' di "prudenza", ma di certo non "la forza" che il sottrarsi al confronto rende evidentemente "agognata" in chi si sottrae.

In fin dei conti nella vita c’è di peggio che essersi sbagliati e c’è di meglio che sentirsi dalla parte della ragione. Comunque la pensiate, l’invito e l’augurio che rivolgo indistintamente a tutti voi (ed a me stesso insieme a voi) è quello di non divenire mai schiavi delle proprie opinioni, poiché nessuno schiavo sarà mai veramente felice, né libero, né completo.

E dubito anche che uno schiavo possa essere un valido decisore od un consigliere apprezzato, quindi...


...Buona visione e buon futuro a tutti dal Panda!