venerdì 15 dicembre 2017

Il Web sta morendo (e la libertà con esso)... "grazie tante" signor Trump!

Di Camilo Sanchez
Opera propria, Pubblico dominio
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Il Web è in gravissimo pericolo. Purtroppo non è il vostro affezionato Panda a sostenerlo, ma, tra i tanti, persino uno dei suoi 2 papà, cioè Sir Tim Berners-Lee, oltre ad un numero impressionante di pionieri della prima epoca del web, nonché grandi nomi del settore tecnologico tra cui il cofondatore di Apple Steve Wozniak.

In poche parole si rischia di perdere la Net Neutrality, ovvero il principio cardine su cui si è fondata, finora, la sostanziale libertà del Web.

Una libertà non di poco conto nella realtà in cui ci troviamo oggi. Una libertà, la cui perdita ci ricaccerebbe nel medioevo mediatico dove solo alcuni hanno il diritto di far sapere la propria, mentre al pubblico è data solo la libertà di ascoltare, purché lo facciano in silenzio.

Non c'è che dire, Trump quando non gioca alla terza guerra mondiale con la Corea del Nord o a destabilizzare l'intero Medio Oriente, o a provocare Russia, Cina, Iran e Venezuela, non sta certo con le mani in mano. Un leader adatto ai tempi che corrono e in linea con la "nuova" destra che risorge dalle fogne della storia e che "profuma" tanto di Quarto Reich: il mondo è di chi ha i miliardi, basta far finta che siamo tutti uguali!

Il presidente del mondo libero (minuscole volute e meritatissime) più che amicone di Putin, parrebbe pericolosamente vicino al  Ku Klux Klan sia per storia famigliare che per decisioni politiche adottate.
Ed infatti, al di là dei suoi patetici giochi di retorica, si fa fatica a non vedere una certa ripugnanza per Messicani ed Islamici nelle sue scelte politiche.

Con la dissolvenza della Net Neutrality ora si può dire sul serio che "non c'è più il futuro di una volta". E se la società civile continuerà a lasciar fare ai barbari, mentre ipnotizzata si trastulla tra social media, telefonini, partite di calcio e Reality, presto il peggio del peggio della natura umana tornerà a bussare alle porte di tutti. E questa volta lo farà con la furia ed il livore di settant'anni di forzata astinenza.

Vi sembra un'esagerazione?

Beh, può essere, ma ricordatevi però che già oggi circa 7000 testate nucleari dall'inimmaginabile potenza distruttiva sono in mano ad uno il cui padre manifestava nel KKK, uno che di fatto ha vanificato l'Accordo di Parigi sul clima, che ha appena formalmente riconosciuto Gerusalemme come la capitale di Israele e che ha...

...attentato alla libertà di espressione di miliardi di esseri umani attraverso la limitazione della Net neutrality!







Buon futuro a tutti dal vostro affezionato Panda

P.S. - Questa volta, credetemi, è veramente faticoso non cedere alla tentazione di escludere dal mio solito augurio almeno una persona (voi sapete chi)... eppur resisto, sia a lui sia alle mie debolezze. Non è bontà spicciola: una vittoria non inclusiva non è mai una vera vittoria per nessuno. Siamo animali sociali. E' la biologia, assai prima della morale, ad imporcelo. Quindi se uno vince a scapito degli altri, perde anche lui. Che si renda conto o meno di quel fallimento non cambia la sostanza dei fatti. La stupidità non è il paradiso. E' il rifugio dei perdenti.

lunedì 4 dicembre 2017

Mujica e il consumismo



Per chi non lo conoscesse, il simpatico "vecchietto" del video qui sopra (tratto da un’intervista con il regista Yann Arthus-Bertrand per il bellissimo documentario Human) è "Pepe" Mujica, ex-capo di stato uruguaiano, noto anche come "il presidente più povero al mondo" a causa del suo stile di vita estremamente semplice (e mantenuto tale anche durante l'intero arco della sua carica).

Un breve e semplice discorso che va a smascherare un costo, tanto pesante quanto "dimenticato", di questo stanco e decadente consumismo.


Buona visione e buon futuro a tutti dal vostro affezionato Panda

venerdì 1 dicembre 2017

Le tante anime dell'auto elettrica in Italia... più una considerazione generale

Buongiorno a tutti dal vostro affezionato Panda. Oggi ho selezionato per voi ben 4 video che parlano di auto elettriche, non in astratto, ma rimanendo aderenti alla realtà italiana. Quattro testimonianze e quattro spunti di riflessione che, nel bene e nel male, possono aiutare a farsi un'idea meno astratta di questa realtà.

Le riflessioni e le conclusioni le lascio fare a voi...

...ma solo dopo aver letto anche quanto riportato nella notizia linkata dopo il quarto ed ultimo video.

Buona visione (e lettura) a tutti.





Se siete stati abbastanza pazienti da arrivare fino a qui, per favore, fate ancora uno sforzo e leggete questo:  recente ricerca di Stanford sulle auto a combustione interna. E' una considerazione generale che credo sia indispensabile a farsi un'idea completa dello scenario riguardante il mondo dell'auto in generale.


Buon futuro a tutti dal Panda