Pandemica-che?

Perchè "Pandemica-mente"?

Iniziamo col dire che questo blog è assolutamente non professionale. Le pretese sono quindi quelle di un modesto dilettante: limitate, ma piene di affetto. Lo scopo di "Pandemica-mente", nel suo piccolo, è quello di condividere informazioni ed idee, soprattutto (e sperabilmente) se buone. Il titolo del blog, per l'appunto, gioca su questo concetto, accostando la diffusione del pensiero ad una infezione globale. Un’infezione positiva fatta di memi (ossia pensieri) alla conquista del mondo. Un gioco di parole che richiama una mente pandemica ossia unita e non separata dal resto del mondo. Una mente serena, generosa ed amica, non sospettosa, avida ed ostile, come troppe oggi in circolazione.

Inutile dire che, per questo blog, Internet rappresenta molto più di una casa in cui albergare. Internet è un valore da difendere ed esaltare in quanto rappresenta, al momento, il miglior veicolo di idee che sia mai stato creato da quando esiste l'uomo. Libero, tumultuoso e dalle potenzialità ancora quasi totalmente inesplorate. Se "Pandemica-mente" allude al modo in cui si spera che si diffonda il pensiero, la "Pandemia" in questione usa come principale canale di contagio la grande rete esplorandone tutte le potenzialità di pace e conoscenza. Internet è particolarmente pregiato anche perchè rappresenta molto più di un mezzo. Rappresenta ancora “la frontiera", il “territorio inesplorato”, il “nuovo-mondo”, ma a differenza di quelli del passato, non comporta invasioni o guerre: in Internet lo spazio si espande di pari passo con il crescere dei suoi frequentatori, ossia c'è spazio per tutti, ma proprio tutti. Internet (per ora) è intrinsecamente democratico ed estremamente difficile da zittire. E’ una sorta di foresta incantata piena di sorprese, di piccoli e grandi tesori e anche...

...di Panda ovviamente.

Il Panda è il logo del blog, nonché lo pseudonimo scelto dall'autore, per diverse ragioni: in primo luogo per riprendere il gioco di parole del titolo (sovvertire le aspettative nefaste collegate al concetto di Pandemia con un'iniezione di speranza costruttiva, pacifica e positivamente auto-ironica). Il Panda, inoltre, da tempo rappresenta simbolo degli ecosistemi in pericolo ed il dovere morale di difenderli. Il panda però è anche un animale curioso, perchè, pur essendo un orso, è erbivoro e pacifico. Questa “bontà che non ti aspetti” vuol essere un gentile incoraggiamento ad esplorare realtà che si sentono sconosciute, ostili e per questo inquietanti, per scoprire infine “nell’altro da noi” una risorsa da fare amica anziché un ostacolo da abbattere con ottusa paura. Non una fiducia cieca, ma una serenità ragionata ed aperta al nuovo ed al bello. Una fiducia lontana anni luce dall’ottusa superficialità degli angoscianti telegiornali del terrore di quotidiana memoria.

Le buone idee sono come i panda: sembrano sempre lì lì per lasciarci, ma non si estinguono mai.
Per salvarli serve solo un po’ di cura e buona volontà.

Saluti a tutti dal Panda