mercoledì 30 marzo 2011

Ab… Ab… Ab… News! Ab-chè? Ab-normal News!

Possiamo definire, a puro scopo ludico, una “ab-normal news” come una notizia giornalistica tanto demenziale quanto tragicomicamente vera.

Cosa ve ne pare, quindi, di quella (ormai celebre - vedi qui) sulla donna che, partecipando ad una puntata di Forum (la nota trasmissione televisiva di Mediaset condotta da Rita Dalla Chiesa) ha accettato, dietro il compenso di 300 euro, di fingersi una terremotata aquilana entusiasta della ricostruzione e dell’intervento governativo post terremoto? Merita o no il titolo di notizia ab-normal? Che dire poi della notizia (altrettanto celebre) del vicepresidente del CNR, il signor Roberto De Mattei che, non contento di una precedente polemica che lo vedeva protagonista per le sue posizioni fortemente anti-darwiniane, per tener alto il buon nome della ricerca scientifica nazionale, durante un’intervistare a Radio Maria ha pensato “bene” di calmare gli animi sostenendo che i terremoti sono un “segno della bontà di Dio”? Il commento del signor De Mattei, nemmeno a chiederlo, si riferiva a quanto sta accadendo in questi giorni in Giappone ovviamente. E’ rincuorante sapere che in Italia si licenziano premi Nobel come Carlo Rubbia, ma si ha comunque il “buon cuore” di tenere ed anzi mettere ai massimi vertici della più importante struttura di ricerca nazionale uomini della sensibilità umana, mediatica e scientifica del calibro del signor De Mattei, non trovate?

Se ancora non siete sazi di ab-normal news...

...che ne pensate allora del segreto di Stato imposto dal sempre meno trasparente Obama sulle cause della morte di un gran numero di delfini nel Golfo del Messico? Non che con questo si voglia aiutare la BP a tener nascosta una possibile, seconda, mega fuoriuscita di petrolio. Questo non si può proprio dirlo. Le notizie sono troppo scarse per dirlo con certezza e continueranno ad esserlo, almeno fino a quando non sarà nuovamente reso possibile indagare su quanto sta accadendo lì senza rischiare di essere uccisi o imprigionati per spionaggio a Guantanamo.

E a proposito di Guantanamo! Ve lo ricordate il ritornello elettorale di Obama che sosteneva di volerlo chiudere? Invece poi non lo ha chiuso. Peccato! Beh, dopo essere divenuto presidente pare si fosse accontentato di una moratoria a nuovi processi militari, ma di recente indovinate un po’? Ebbene sì, ai primi di marzo, nell’indifferenza più completa, il “buon” Obama ha emanato un ordine esecutivo che autorizza nuovi processi militari a Guantanamo contro i sospetti terroristi. Inoltre, sempre il “buon” Obama, ha fatto incarcerare il sergente Bradley Manning, quello che ha passato a WikiLeaks i 250mila cablogrammi segreti con 34 capi di imputazione. Non doveva però parergli bello incarcerare un soldato statunitense a Guantanamo, quindi ha pensato che il braccio di massima sicurezza della prigione di Quantico, in Virginia potesse essere un posticino più indicato. Sempre a proposito di Obama, ve la ricordate quell’altra storiella? Sì, sì proprio quella dell’exit strategy, ve la ricordate? Il vostro affezionato ed ingenuo Panda vi deve confessare che, all'epoca, aveva creduto che “exit strategy” volesse indicare un reale disimpegno militare da Iraq e Afghanistan, invece, com’è ora evidente, voleva dire andare a bombardare anche la Libia e, se non ci avesse pensato “il buon Dio” con un’alluvione mai vista prima (per dirla alla De Mattei), forse forse il “buon” Obama un pensierino lo avrebbe fatto pure sul Pakistan. Si noti che con il riferimento alla Libia non si intende qui minimamente sollevare il dubbio che con i bombardamenti si stia facendo un favore alla moribonda BP consentendole, come dire, una futura e vantaggiosissima rinegoziazione delle quote dell'ottimo petrolio libico. Questo proprio non lo si può dire. E' un po' come per le armi di distruzione di massa in Iraq, un'ipotesi avvincente, ma mancano le prove. Beh, vorrà dire che ci toccherà, anche questa volta, fare come per l'Iraq: aspettare e scoprire col senno di poi perchè siamo andati a bombardare "quelli là".

Beh, il Panda non può certo raccontarvi di nuovo la notizia sulle vicende giudiziarie di Julian Assange (l’ha già fatto qui), ma gli dovete riconoscere che anche la tendenza da parte di giornali e tv a lasciar credere che si stesse parlando di un doppio stupro quando la vicenda in realtà verte al massimo sul rifiuto di Assange a sottoporsi ad accertamenti medici, beh, anche questa un po’ ab-normal lo è come notizia!

Per questioni di tempo, il Panda, salterebbe le tante e “ghiottissime” ab-normal news sulla Tepco e il nucleare rivisto all’italiana: sarebbe come sparare sulla croce rossa.

Anche il ricordare vecchie storielle sui muri di Pompei che vengono giù più facilmente (o per lo meno molto prima) delle poltrone dei ministri, sarebbe a tema, ma fin troppo facile (soprattutto se accostato allo spot tv con tanto di premier che vanta le meraviglie artistiche e culturali del Bel Paese dopo aver ridotto il suo budget culturale a quello forse del Burundi). Le ab-normal news sono divenute veramente troppe per poterle ricordare a memoria! E’ una valanga inarrestabile che trasforma il tragico in tragicomico! Ci ritroviamo così, tutti quanti in compagnia, a ridere di ciò di cui non si dovrebbe mai ridere. Cose come un baciamano fatto ad un dittatore spietato o come i bombardamenti seguiti subito dopo. Cose come un premier accusato di essere l’utilizzatore finale di prostituzione minorile e che invece di difendersi o dimettersi “riforma” la giustizia. Cose come i contratti sindacali disgiunti (e non più nazionali) con tanto di diatriba sui 10 minuti di pausa cui tocca pure aggiungerci il prevedibile, rapidissimo e marchionico sbilanciamento della Fiat verso Detroit. Cose come l’acqua ridotta a bene privato. Cose come la scuola pubblica ridotta allo sbando e denigrata da chi, dall’alto delle sue responsabilità, anziché proteggerla la calpesta. Cose… Cose…

Insomma TROPPE cose!


Il vostro Panda vi saluta augurando a tutti tanta serenità, fierezza e consapevolezza.

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