lunedì 1 agosto 2011

E-cat e Kite Gen: come vanno le cose?

Pandemica-mente si è già occupata in passato (qui) del fenomeno E-cat, la presunta invenzione di un dispositivo di produzione d’energia basata su una sorta di fusione a freddo. Il vostro affezionato Panda se n'era occupato tramite le osservazioni e le parole del prof. Ugo Bardi. Per dovere di cronaca, ora il vostro affezionato Panda segnala il seguito della vicenda (ancora aperta), invitando chi fosse interessato a leggere l’interessante artico (in italiano) direttamente dal blog del prof. Bardi (qui). Per ora, sfortunatamente, pare che le promesse mirabolanti dell’E-cat siano lungi dall’essere dimostrate. Anche se non si può ancora dire con certezza che ci si trovi d’innanzi all’ennesimo caso di truffa scientifica, i sospetti rimangono e si accrescono considerevolmente. L’avversione patologica alle critiche degli scettici, la mancanza di basi teoriche convincenti e soprattutto l’assenza di dati sperimentali consistenti e riproducibili non lasciano sperare per il meglio. Non resta che aspettare che la vicenda segua il suo corso e vedere se il futuro riserverà per l’E-cat ulteriori sorprese entusiasmanti oppure il finale sarà quello dei più scontati e deprimenti.

Se da un lato un’avventura tecnologica che aveva sollevato grandi speranze sembra volgere verso una delusione altrettanto profonda, un’altra vicenda (ben meno oscura) continua il suo cammino irto d’ostacoli senza cedimenti. Il riferimento in questo caso è al Kite Gen, l’innovativo e più avanzato progetto di eolico d’alta quota al mondo. Essendosene occupato ripetutamente in passato, sempre per dovere di cronaca, il Panda segnala a chi fosse interessato l’apertura al finanziamento privato e diffuso da parte della società promotrice del Kite Gen. Va purtroppo ricordato che, pur avendo vinto diversi premi e bandi di finanziamento pubblici, pur essendo apparso ripetutamente su stampa nazionale ed internazionale (specializzata e non), pur avendo ripetutamente attratto l’attenzione persino della tv generalista (compresa un’apparizioni su Superquark), pur rappresentando l’Italia all’expo universale di Shanghai, i soldi pubblici promessi a questo progetto non sono mai giunti a destinazione. Malauguratamente una palese indifferenza politica e un altrettanto palese ostracismo burocratico non sono stati altrettanto latitanti. Lungi dal voler fornire qualsivoglia consiglio finanziario, quindi, il Panda ritiene doveroso informare dell’appello ai piccoli risparmiatori lanciato dai promotori del Kite Gen, per rimarcare che in Italia c’è chi non si arrende o rassegna ai ben noti ed evidenti difetti dell’Italia d’oggi. C’è chi porta avanti grandi innovazioni, innovazioni senza confronti al mondo. A queste realtà e persone il Panda, nel limite delle sue misere possibilità, vuol far sentire tutta la sua ammirazione, solidarietà ed il sostegno che meritano. Resistere è possibile, agire pure.



Un saluto a tutti dal vostro affezionato Panda

6 commenti:

  1. Grazie per gli aggiornamenti! Diffondo...

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  2. Finanziamento privato e diffuso? Raccolta di pubblico risparmio, quindi. Non vedo alcuna traccia, sul loro sito, di tutto quanto richiede, in questi casi, la Banca d'Italia (e come Srl non penso possano farlo). Fate quindi, almeno, attenzione a diffondere notizie che sono, come minimo, inesatte.

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  3. Beh, Tommaso, andando su http://kitegen.com/ si vede un'immagine che recita "NOVITA' AGLI INVESTITORI". E' un link che rimanda ai contatti telefonici e di mail per chi desiderasse avere notizie in quel senso. L'invito si riferisce a "investitori istituzionali e non". La notizia, al di là dei tecnicismi che tu hai giustamente posto, parrebbe quindi giustificata.

    Un saluto a Tommaso e a voi tutti dal Panda

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  4. Ho scritto direttamente all'ing. Ippolito della Kitegen chiedendo lumi, perché c'è un dato fornito dal loro sito che mi sembra poco credibile. Danno la centrale "Stem" con una potenza da 3 MW. Ora, osservando l'aquilone agganciato allo Stem, valutandone la superficie in circa 50 m2, moltiplicando quella superficie per l'energia di spinta da un vento medio a 800 metri di quota (7 mt/sec e 0,2 Kw potenza, come da loro sito), la potenza effettiva, senza ancora contare dispersioni e attriti, sarebbe di soli 10 KW, 0,01 MW. Anche quadruplicando tale velocità di vento, quindi con vento a 100 Kmh, la potenza dello stem sarebbe solo di 0,64 MW, circa 5 volte meno che la dichiarata. Per avere 3 MW di potenza bisognerebbe avere venti da 160 Kmh circa ma sono venti che vengono solo in momenti contatissimi dell'anno.
    Se anche lo Stem ha un potenziale fino a 3 MW (e pure di più con un uragano, evidentemente, se non viene spazzato via), con un vento medio da cielo italiano, quanta energia realmente produrrebbe in un anno? Quale sarebbe la sua potenza media?
    La mia mail non ha mai avuto risposta...

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    1. per marco,

      stai mescolando pere con mele,

      L'ala vola a grande velocità quindi raccoglie l'energia eolica corrispondente al percorso che disegna nel cielo.
      la superfice dell'aquilone non è da mettere in relazione alla potenza specifica ( di 1 metroquadro ) del vento.
      Altrimenti anche gli aerei non riuscirebbero a stare in aria.

      comunque al mondo ci sono almeno una ottantina di tesi di laurea e di dottorato che spiegano molto bene il fenomeno.

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  5. Per Marco

    La Kitegen ha seri motivi per mantenere un certo riserbo e temo anche che sia subissata da richieste di informazioni.
    Il Panda non è un tecnico e, pur apprezzando molto la tua intraprendenza, non è in grado di darti una risposta tecnica alle tue perplessità.
    Una possibile motivazione tra apparenti discrepanze nei dati può derivare dall'accostamento improprio di dati teorici (ossia le potenzialità tecniche del progetto) con altri derivanti dalle limitazioni burocratiche imposte sull’attuazione fin al paradossale. Questa però è solo una congettura del Panda.
    Quel che cerchi, sul piano tecnico, probabilmente, è stato discusso qualche tempo fa su theoildrum.com. Si tratta di un sito prestigioso e tecnicamente ferratissimo, ma anglofono. Se l’inglese non ti spaventa, il Panda ti consiglia di dare un’occhiata all’articolo intitolato “High altitude wind power: an era of abundance?” del prof. Ugo Bardi (http://www.theoildrum.com/node/5538) ed agli interessanti commenti correlati.
    Spero di esserti stato utile.

    Un saluto dal Panda

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