venerdì 4 febbraio 2011

Petizioni, petizioni ed ancora petizioni

Avrete notato che Pandemica-mente tende a sostenere ed aderire a diverse petizioni online (come quella per la dignità delle donne qui e per l'Agenda Digitale qui). Qualcuno potrebbe chiedersi quale sia la reale utilità di tutte queste petizioni online. Molte persone, in effetti, sono assai scettiche sulla loro concreta efficacia. Beh, forse vi stupirà, ma, per dirla tutta, il vostro Panda crede che, tutte queste petizioni in Internet, non siano da considerarsi utili, ma…

…utilissime!

I motivi sono tanti. Va detto innanzitutto che, come per ogni altra cosa, non tutte le petizioni online sono uguali, ma, ciò premesso, quando dietro ad una petizione in Internet c'è un'organizzazione seria ed un motivo valido ciò dovrebbe essere più che sufficiente per sostenerla. Se si condivide un’opinione, un progetto comune o dei valori, far sapere a chi tenta di portare avanti tutto ciò che non è solo è un altro buon motivo. Il basso costo delle petizioni online è un altro ottimo motivo perché permette veramente a chiunque di promuovere od aderire ad un’iniziativa, favorendo la democrazia reale. La rapidità con cui si possono raggiungere tante persone è un altro punto a favore delle petizioni online, tanto più in una società come la nostra in cui i cambiamenti a volte sono molto rapidi e traumatici e in cui l’attenzione dell’opinione pubblica non riesce a superare le due settimane. Le petizioni online inoltre favoriscono spesso azioni di attivismo sociale al di fuori di Internet. Le petizioni posso favorire l’attivismo dei cittadini, sostenere personaggi pubblici “traditi” dai mass media tradizionali, far conoscere il lato meno noto, ma assai più utile e nobile di Internet alle tante persone che sono convinte che la rete sia solo un covo di terroristi, pedofili, truffatori e perditempo.
A tutte queste motivazioni (ed altre ancora) se ne aggiunge poi una particolarmente importante: far sentire la propria opinione non è mai inutile. Come sosteneva il buon Giorgio Gaber: la libertà è partecipazione. In un momento come questo, dove sono attaccati diritti acquisiti al costo di durissime e lunghissime lotte, serve tantissima partecipazione. Quando, come ora, il confine tra la democrazia malata (malata finché si vuole ma pur sempre democrazia) ed il sultanato clientelare camuffato oscenamente da democrazia è tanto labile, tacere e sospirare non è la strategia vincente. Anzi non è nemmeno una strategia. L’indignazione e lo sconforto senza l’azione si chiamano rassegnazione e da virtù divengono scuse per giustificare la propria accidia. Come sosteneva Martin Luther King, il silenzio e la rassegnazione dei giusti sono altrettanto dannosi delle grida e degli intrallazzi di chi giusto proprio non è. Una casa date alle fiamme è una triste situazione, ma mai tanto triste quanto una casa ugualmente in fiamme e dove, oltretutto, proprietari, pompieri e quant’altri anziché tentar di far qualcosa si limitassero a sospirare e lagnarsi lasciando che i piromani continuino la loro opera senza opporsi, senza emettere nemmeno un fiato e senza alzare un dito nemmeno per spegnere le fiamme.
L'Italia è in fiamme ed è immobile: ben vengano le petizioni in Internet , l'attivismo politico, la piazza, la pressione diretta sui propri rappresentanti politici, il volantinaggio. Ben venga qualsiasi cosa sia utile a smuovere ed a ridar forza e dignità. Ben venga qualsiasi cosa che faccia sapere agli altri che non si è i soli ad avere dei valori. La solitudine è debolezza e sofferenza. La solitudine è una strada facile ed in discesa che, come tutte le strade in discesa, ti conduce un po’ più in basso di dove sei ora.
Non si aspetti per paura e pigrizia di ritrovarsi tutti quanti soli e con un pugno di cenere in mano.
Meglio sbagliare o fallire che non fare nulla, nella vana e vile speranza che le cose si sistemino da sole. Infine, se proprio proprio la fifa o la pigrizia ci attanagliano fino a questo punto, si dovrebbe avere per lo meno il buon gusto di non criticare chi osa far qualcosa non essendo ancora arrivato lui a quel punto.

Buona compagnia e buon futuro a tutti quanti dal vostro affezionato Panda.

2 commenti:

  1. Non c'entra col post in questione, ma siccome è un pò di tempo che non parli di energie alternative (mannaggia a te) ti suggerisco questo articolo:
    http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/energia_e_ambiente/11_febbraio_07/idrogeno-benzina-rozza_6dd7460e-32a2-11e0-8ce8-00144f486ba6.shtml

    Fanne buon uso.

    iGL

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  2. Hai perfettamente ragione. Quel che manca, però, non sono solo i post sulle rinnovabili, ma anche il tempo per poterli scrivere (quelli e tanti altri). Pandemica-mente è un blog amatoriale e le questioni da trattare in questi turbolenti giorni sono semplicemente troppe per poterle seguire tutte come vorrei. A proposito di questo, ti ringrazio molto per il link: la notizia riportata dal Corriere della Sera è sicuramente promettente. Cercherò di trovare il tempo per un nuovo post sulle rinnovabili in generale.

    Per ora grazie e un salutone dal Panda.

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