venerdì 2 agosto 2013

Good news come antidoto alla visione PIL-centrica del mondo

Di recente le notizie drammatiche, allarmanti e catastrofiche, purtroppo, non mancano. Il vostro affezionato Panda, ciononostante, oggi si asterrà dal riportare questo genere d’informazioni. Con ciò, come al solito, Pandemica-mente si guarda bene dal sostenere una visione ottimisticamente acritica del mondo, ma intende accrescere l’attenzione sulle soluzioni dei problemi, anziché soffermarsi sterilmente sull'enunciazione dei problemi stessi.

Piuttosto che essere ottimisti o pessimisti, conviene essere positivi, ossia rivolti alla soluzione concreta dei guai che ci affliggono.

L'impostazione di fondo da cui parte questa sorta di "positivismo" è il ritenere la consapevolezza cosa ben distinta dalla mera conoscenza. Il vostro affezionato Panda, infatti, è convinto che la conoscenza, se priva di coerenza, intraprendenza e condivisione, si riduca infine ad un orpello vanesio di autoglorificazione e/o autoassoluzione personale. Essere consapevoli, nei limiti della natura umana, implica sforzarsi di conoscere e sforzarsi di agire in sintonia con quanto si ritiene di aver appreso. Lo sforzo è quindi duplice. Vista la fatica richiesta, sarebbe un universo assai crudele, quello in cui viviamo, se tali tribolazioni non fossero ripagate da risultati proporzionali allo sforzo sopportato. Beh, questo universo non sembra poi tanto crudele. La ricompensa a fronte delle fatiche richieste dalla consapevolezza, infatti, può essere più semplicemente chiamata felicità. C’è qualcosa di meglio per cui valga la pena impegnarsi?

Per quanto grandi e gravi siano i problemi che affliggono le nostre vite e quella dell'intero pianeta, è bene ricordarsi che, assai spesso, la risoluzione di tali avversità non è prevalentemente ostacolata da impedimenti tecnici, tecnologici e scientifici, quanto piuttosto da resistenze economiche, politiche, psicologiche e culturali. Divulgare esempi positivi, ha quindi lo scopo di rendere evidente non solo che “sì, si può fare”, ma anche che “sì, c’è già chi l’ha fatto e... funziona!”.

Per questi motivi, il vostro Panda si rifiuta di accettare supinamente la triste consuetudine mass-mediatica che tende a relegare i numerosi pionieri dei nostri tempi in un immeritato dimenticatoio! Le gesta straordinarie, in fin dei conti, non servono ad acclamare uomini straordinari. Servono ad ispirare e a far sì che la gente ordinaria inizi a seguire le loro orme sui nuovi sentieri da loro aperti. Questo è lo spirito che genera il vero progresso!
Il progresso si regge sulle gambe di sogni e sognatori ambiziosi. Grandi sogni che ambiscono a modificare la realtà anzichè scappare da essa. Sogni che spingono ad agire e a farlo con passione.

Questa interpretazione del concetto di progresso è ben altro dall’incessante aumento del PIL, come, invece, il Fondo Monetario Internazionale, i mercati finanziari, le banche ed i loro referenti politici vorrebbero farci credere. Vendere bombe fa crescere molto il PIL e ricostruire intere città fa crescere molto il PIL, eppure chi potrebbe mai seriamente sostenere che i bombardamenti a tappeto e le guerre portino felicità e benessere al genere umano?

Il PIL parla sempre del “quanto”, mai del “cosa” viene fatto, ossia misura tutto ciò a cui una persona sana di mente non interessa minimamente. Il PIL è l’ossessione della nostra civiltà. E se il PIL è insano, quanto sana può essere la civiltà che vi si regge sopra e noi stessi che ci viviamo dentro?

In onore ad una visione del mondo non PIL-centrica, ma soprattutto in onore ai tanti che si battono per curare fisicamente e psicologicamente i loro prossimi, ecco qui sotto l’ennesimo filmato tratto da TED (e sottotitolato anche in italiano).

"Quanto" si spende, non sarà mai importante come "in cosa" si investe e "come" lo si fa.

Buona visione.



Buon futuro a tutti dal Panda

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