venerdì 17 dicembre 2010

Pace

Una breve storiella araba per voi dal vostro affezionato Panda.

Tre fratelli si incontrano dopo la morte del loro amato padre per dividersi il patrimonio secondo le sue ultime volontà. Il vecchio padre, prima di morire, si era raccomandato che alla sua morte spettassero la metà dei suoi cammelli al primo figlio, un terzo dei cammelli al secondo figlio ed un nono dei cammelli al terzo ed ultimo figlio. I figli però si trovano subito in difficoltà perché i cammelli del padre erano 17 e 17 non è divisibile per 2, né per 3 e neppure per 9. I tre fratelli discutono senza sosta, ma non trovano soluzione. Gli animi si scaldano fino al litigio. Le cose degenerano ed i tre fratelli decidono di rivolgersi alla vecchia saggia del villaggio. La vecchia saggia ascolta il loro problema attentamente, ma alla fine dice loro che è dispiaciuta: neppure lei sa come risolvere la situazione, l’unica cosa che può fare lei è donare ai tre fratelli un suo cammello sperando che loro possano risolvere pacificamente i loro problemi. Il giorno dopo il primo dei fratelli si accorge che 18 è divisibile per 2 e si tiene 9 cammelli. Il secondo dei fratelli si rallegra perché 18 è divisibile per 3 e si tiene 6 cammelli. L’ultimo dei fratelli si tiene 2 cammelli, ossia un nono di 18, ma si accorge che i suoi 2 cammelli più i 6 del fratello maggiore ed i 9 del primogenito fa 17 e non 18. I tre fratelli decisero quindi di regalare il cammello in più alla vecchia saggia.

Il vostro Panda è rimasto affascinato da questa bella storia. Sembrerebbe un gioco matematico (e lo è), ma a ben guardare è molto di più di questo...

Basta poco per accorgersi della ricchezza di spunti del racconto. Insegna che la Pace è sempre possibile. Non è un fatto di situazioni, ma di punti di vista. Se il punto di vista è “solo io”, la Pace sfuma nonostante l’abbondanza. Se i punti di vista includono anche il “noi” allora c’è Pace anche dove parrebbe impossibile. Insegna anche che la guerra nasce dallo scordarsi l’origine comune (non a caso i litiganti erano fratelli). Insegna che la Pace non si ottiene con i protagonismi (la vecchia saggia non svela subito la soluzione arrogandosene la paternità). Insegna che la Pace nasce dal dialogo. Insegna che, al di là delle opinioni, non esiste una via che porta alla Pace perché la Pace è la via ed il resto è solo stupidità, distrazione e disgrazia. Insegna che la Pace è un movimento unitario: i fratelli anche se in tensione desiderano oltrepassare lo stato di aggressività e vanno insieme dalla vecchia saggia.


“Una bella favola” dicono in molti ed aggiungono subito dopo “ ma è solo una favola”. Persone come il
Mahatma Gandhi o Martin Luther King però hanno dimostrato con i fatti e con la storia che le “favole” non le racconta mai chi parla a favore della Pace, ma solo chi parla a favore della Guerra. Le favole di quest'ultimi, sono favole smemorate che scordano ad esempio come l'Europa, nel giro di pochi decenni, è passata da un ammasso di macerie fumanti ad essere il più grande mercato al mondo grazie alla Pace. Favole che scordano come l'UE abbia vinto nonostante la 1° guerra mondiale, la 2° guerra mondiale e la guerra fredda. Favole che scordano ogni volta cosa sia effettivamente la guerra. Favole come quelle della guerra "lampo". Favole come quella che la Pace ha bisogno della Guerra per affermarsi. Favole come quelle delle armi di distruzione di massa in Iraq o le bombe “intelligenti” o l’esportazione della “democrazia” (che oltre alla guerra presso chi dovrebbe “riceverla”, “necessiterebbe” pure della censura all’origine ed ad esclusivo favore di chi la “vorrebbe” esportare). Favole come quelle che il terrorismo creato ed armato dalla Cia al tempo in cui l’Afghanistan era invaso dall’URSS, verrà sconfitto da chi l’ha voluto, creato e finanziato grazie ad armi come le bombe a grappolo e i famigerati droni. Favole come quella che le guerre non hanno nulla a che fare con i soldi od il petrolio (per tacere del traffico d'oppio e d'armi). Favole come quella che vorrebbe la Pace uguale alla sola assenza della guerra e non all’imperare della giustizia, dell’uguaglianza e del benessere di tutti, ma proprio tutti ecosistema incluso.

Il mondo ha già troppi anni per credere ancora alle “favole”.  E' ora di crescere.

Pace e saluti a tutti dal Panda.

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