mercoledì 25 agosto 2010

Innalzamento delle temperature ed abbassamento del QI

Lo ammetto, il titolo è un po' provocatorio, ma cosa dire a chi ancora si ostinta a dichiarare (senza apparente vergogna) che l'innalzamento delle temperature non è dovuto all'attività umana? Che dire a chi, andando anche oltre, arriva a sostenere che il surriscaldamento del globo sarebbe una congiura di scienziati truffaldini al soldo di non si sa chi?
Che dire poi di quegli "opinionisti-pseudoscientifici" che nel corso degli anni sono passati dal dire che il clima non stava cambiando, al sostenere che sì stava cambiando, ma non a causa dell'attività uomana, fino ad arrivare ad ammettere (in ultimo) che sì l'uomo centra, ma sarebbe comunque inutile cercare di raddrizzare l'economia per renderla compatibile con l'ecologia e che quindi si dovrebbero spendere i soldi in altro modo?
Che dire a chi, pur avendo fatto tutt'altro per tutta la vita, viene "miracolosamente" trasformato dai mezzi di informazione in climatologo e paleo-climatologo affermato?
Che dire di chi parla di "carbone-verde"?
Personalmente, al "carbone-verde" preferirei diciture più sensate quali lo "sporco-pulente" o il "caldo-rinfrescante" e, perchè no, anche il vecchio adagio "puro e candido come il carbone".
Cosa dire a chi favoleggia di petrolio a basso prezzo per altri 50 anni? E di chi parla di inalzamenti della temperatura media di oltre 6 gradi come se nulla fosse? E di chi contesta il ritiro dei ghiacciai? E di chi pensa di scaricare la CO2 nei fondali oceanici sperando che rimanga li buona-buonina senza arrecar mai danno?
Che dire infine della maggioranza silente, fatta di gente comune, che assiste pigramente e distrattamente alle controversie sul clima, ostentando indifferenza come se vivessero su Plutone e non su questo pianeta?



Se tanta gente si sente così sicura e fiduciosa in un sereno futuro, forse è perchè (per ora) non è un alluvionato del Pakistan, nè un profugo di St. Louis soppravvissuto a Katrina, nè un russo intossicato dai recenti incendi o uno dei milioni di profughi dei cambiamenti climatici.
Se qualcuno ancora pensasse che questo approccio sia solo catastrofismo ed ingenuità, si faccia quest'ultimo paio di domande: E' più comodo, per i poteri forti, ammettere che bisogna impegnarsi (intensamente e fin da ora) a salvare il mondo con tecnologie verdi a bassa intensità di capitale (e quindi accessibili a molti) oppure insinuare il dubbio che tutto vada bene così (monopoli, oligopoli ed emissioni di gas serra inclusi) ? E' più comodo, per i poteri forti, dire che sì, in effetti, le cose non vanno proprio benissimo, ma ci andranno in futuro (tra decenni) grazie a chi sa quali mirabolanti e complicate invenzioni oppure è più comodo per loro ammettere che le tecnologie per risolvere i problemi ci sono già da decenni e non le utilizziamo per massimizzare i loro guadagni?

A chi ancora, ostinatamente, pensa che i cambiamenti climatici non siano un problema o non un problema tale da dover essere affrontato con urgenza e misure drastiche fin da ora, dico: sono pienamente d'accordo con voi; il problema numero uno, il big-one, non è certo l'aumento della temperatura media ad opera dei gas serra. Il problema vero e di gran lunga più preoccupante è il crollo del Quoziente Intellettivo medio ad opera dei mass-media.

Charles Darwin ci ha fatto capire che l'essere umano ha primeggiato in natura perchè, grazie alla sua intelligenza, si è rivelato più adattabile di altri animali.  Charles Darwin ci ha fatto capire anche, di conseguenza, che senza la nostra intelligenza ci rimarrebbero solo due pollici inutilmente opponibili. Charles Darwin ci ha fatto capire infine cosa accadrebbe all'essere umano se non fosse più adatto al suo ambiente.
Mi permetto di dire quindi che, anche se Charles Darwin non era certamente un climatologo, ha saputo cogliere ben meglio e ben prima di altri la nostra reale posizione rispetto al Clima e a mamma Natura.

L'aumento delle temperature non dipende strettamente dall'aumento delle concentrazioni  dell'anidride carbonica e degli altri gas serra, come vorrebbero farci credere quei cattivoni dei climatologi. L'aumento delle temperature non è nemmeno strettamente legato a fattori naturali o a complotti come sostengono i detrattori dei climatologi. L'aumento della temperatura media del pianeta ha a che fare direttamente e molto strettamente con il quoziente itellettivo medio del genere umano: più il QI scende e più i gradi Celsius salgono. Se vogliamo salvare il pianeta, quindi, iniziamo con lo spegnere la televisione e con il salvaguardare la propria dignità di esseri pensanti. Il QI, mamma Natura e le future generazioni ce ne saranno grate.

Un saluto a tutti dal Panda.

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