sabato 2 ottobre 2010

Singolarità Tecnologica e concretezza

Il Transumanesimo può essere definito come una classe di filosofie che cercano di guidare il genere umano verso una condizione postumana. Il Transumanesimo è assai simile all'Umanesimo (rispetto per la ragione e le scienze, l'impegno per il progresso, alta concezione e dell'esistenza umana). A differenza dell'Umanesimo, tuttavia, ad esso aggiunge la tendenza a riconoscere ed anticipare le radicali trasformazioni della vita umana a seguito di un drastico incremento nello sviluppo tecnico e scientifico. Come si può facilmente intuire da tutto ciò, il Transumanesimo ed il concetto di Singolarità Tecnologica sono entità culturali assai prossime. Il Transumanesimo, o per lo meno alcune sue parti, ricerca e sviscera i vari aspetti ed implicazioni che una Singolarità Tecnologica comporterebbe sulla condizione umana. Il Transumanesimo, data la sua natura di tipo illuminista, ha un approccio positivio verso la Singolarità Tecnologica, vedendola come possibile strumento per il raggiungimento di una condizione postumana. Per essere più espliciti, il Transumanesimo è ottimista in merito alla Singolarità Tecnologica, perchè per un transumanista è innato vedervi uno strumento formidabile in grado di emancipare finalmente l'umanità dai suoi stessi limiti.

Io, al contrario dei transumanisti, mi ritengo più possibilista  nei confronti della Singolarità. Possibilista nel senso che non la ritengo inevitabile e possibilista  anche perchè non la considero necessariamente positiva. Potremmo autodistruggerci o degradare la nostra società, economia o cultura prima di raggiungere la Singolarità Tecnologica e le sue mirabolanti potenzialità. Anche se poi riuscissimo a giungere alla Singolarità Tecnologica prima di esserci distrutti con le nostre stesse mani, nulla vieta di immaginare una possibile Singolarità Tecnologica malevola, ossia una Singolarità Tecnologica che, invece di essere la fulgida premessa ad una brillante evoluzione del genere umano (come ritenuto dal Transumanesimo), possa rappresentare al contrario la fine del genere umano stesso.

Tale visione possibilista in merito alla Singolarità, non va tuttavia confusa con una sostanziale neutralità in merito al concetto. Penso che la Singolarità debba essere ricercata attivamente con tutti i mezzi a nostra disposizione. Penso questo perchè i limiti umani e la tendenza all'autodistruzione sono pericolosamente vicini. Ritengo tuttavia che debba essere messo altrettanto impegno a far sì che la Singolarità Tecnologica tanto agognata si mostri di tipo benigno, ovvero che ci si impegni a costruire un processo tecnologico-culurale intrinsecamente etico. La creazione volontaria od accidentale di una Singolarità tramite la nascita di una super-intelligenza aggressiva od indifferente verso la condizione umana comporterebbe quasi certamente una rapida estinzione del genere umano. La ricerca della Singolarità è un passo da compiere e da compiere con una certa celerità, ma da compiere anche con estrema saggezza e prudenza.




Rinunciare alla ricerca di un qualcosa (la Singolarità Tecnologica) che possa in un sol colpo eliminare tutti i rischi esistenziali che l'umanità ha accumulato finora (rischi bellici, biologici, tecnologici, economici, ecologici ed astronomici) pare folle. Avventurarsi con leggerezza e/o senza un'approccio etico in tale ricerca pare ugualmente folle ed ugualmente rischioso.

Date queste premesse ritengo che si possa concludere che occorre impegnarsi massicciamente in un tentativo concreto di realizzare una super-intelligenza amichevole. Si deve far ciò senza perdere tempo, perchè i militari sono già al lavoro in questo ambito e ciò non è un buon segno (ad es. qui). Bisogna essere rapidi anche perchè più tempo passa e più i rischi esistenziali che abbiamo creato rischiano di travolgerci. Nel far ciò però bisogna anche evitare strade che siano totalmente fuori controllo come esperimenti hardware o software che non prevedano un consistente supporto umano. Bisogna essere spietatamente concreti. Fare con quello che si ha e non aspettare mirabolanti tecnologie future. Esiste qualcosa che possa fare al caso nostro? Sì e si chiama Internet. Internet ha potenzialità quasi infinite, è una tecnologia attuale, facilmente scalabile. Soprattutto internet è una tecnologia ibrida, nel senso che non è fatta di soli computer ma piuttosto è formata da una complessissima rete di persone, supportate da una splendida tecnologia. La tecnologia di Internet, per quanto meravigliosa è e rimane uno strumento. Una intelligenza artificiale pura al contrario rappresenterebbe una tecnologia non strumentale, ma autoreferenziata e quindi insopportabilmente rischiosa.

Si fa un gran parlare di Singolarità Tecnologica. Penso tuttavia che non sia più il tempo delle teorie, ma è già tempo di iniziare con la pratica. Il picco del petrolio e i cambiamenti climatici incombono su di noi come bombe ad orologeria. Viviamo in tempi interessanti. Se vogliamo vederne di ancor più interessanti occorre essere concreti e darsi subito da fare.

Un saluto a tutti dal Panda

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