lunedì 19 aprile 2010

Innocenti e liberi loro, consapevoli noi

Come affermato dallo stesso Gino Strada, il tentativo di screditare Emergency è fallito. Lamagistratura afgana ha messo fine alle fantasiose accuse pateticamente mosse nei giorni scorsi contro alcuni membri di Emergency. La piena assoluzione dei giudici di Kabul comporta implicitamente l'ammissione che le armi e gli esplosivi "trovati" non potevano essere in nessun modo attribuiti alle persone coinvolte. Resta il fatto che c'è stata un'irruzione e una pesante minaccia a danno di un'importante associazione italiana ed internazionale quale Emergency è.
Ora sorge il sospetto, quasi inevitabile in tali frangenti, che chi voleva zittire e cacciare qualsiasi testimone non governativo in Afganistan si sia reso conto che lo scalpore suscitato da questo caso finisse con l'attirare la svogliata e pigra attenzione del pubblico occidentale anzichè sopirla ulteriormente con una fattiva censura. Il sospetto è che chi ha caldeggiato questa ignobile azione sia lo stesso che poi l'ha rapidamente sbloccata, non per amor di giustizia, ma per bieco calcolo politico e soprattutto mediatico. Se così fosse sembrerebbe venuta l'ora di porsi alcune domande:

E se tutto ciò fosse capitato ad un'organizzazione meno famosa di Emergency?
Fino a quando l'opinione pubblica occidentate accetterà impassibile questo genere di azioni degradanti?
Dove ci condurrà questa sempre più diffusa pigrizia sociale (che già oggi ha fatto pensare a qualcuno 'sta a vede che ce cascano') ?
Oggi la vicenda si è conclusa bene, ma la prossima volta?
Oggi è toccato all'Afganistan, ma la prossima volta?

Si può precedere tutte queste domande con una risposta che le rende superflue. Come ha saggiamente fatto notare qualcuno: l'opposto dell'amore non è l'odio, ma l'indifferenza.  Se ciò è vero, converrete con me che è l'indifferenza, il qualunquismo e l'ignoranza che devono essere combattuti. Più importante che convincere è informare. Più efficace che costringere è convincere. Un mondo migliore è un mondo più ricco di consapevolezza.
Se chi ha fatto tutto ciò pensa che nessuno si sia reso conto del peso e dell'importanza dell'opinione pubblica sull'esito rapido e felice della vicenda si sbaglia. Una volta di più, a maggior ragione, Pandemica-mente invita tutti, ma proprio tutti, ad informarsi e a partecipare alla vita sociale, schierandosi ed impegnandosi, insieme. Ciò che ci divide è sempre meno importante di ciò che ci unisce. Non servono rivoluzioni nè miracoli, ma piccoli gesti di garbata e consapevole convivenza che, come questa vicenda ci insegna, fanno la differenza e come! Anche in vicende internazionali e in lontani scenari di guerra. Nonostante l'ingiustizie subite e le ipocrisie sbandierate, questa storia insegna che le persone perbene hanno ancora il Potere, basta volerlo esercitare e farlo senza cedimenti nè estremismi. All'arroganza rancorosa di chi mente per accrescere il proprio potere, rispondiamo con sorrisi e parole sincere che fanno bene alla società, ai rancorosi e a noi stessi.
Concludo con i più vivi ringraziamenti ad Emergency per quello che fa, a tutti i suoi sostenitori per quello che consentono di fare ad Emergency ed infine rivolgo un grazie speciale a tutti coloro che, nel loro piccolo, senza mai scoraggiarsi, sostengono la Pace e la Democrazia con la propria consapevolezza e serietà, invece che con le bombe "intelligenti" e i carrarmati "umanitari" dei governi "pacifici"che ci dovrebbero rappresentare.

Un saluto a tutti dal Panda.

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