giovedì 7 gennaio 2016

Un mondo in preda alla paura



David Rothkopf parla del mondo post 9/11. Un mondo ancor più folle e distruttivo di quanto già non fosse prima. Un mondo dominato, condizionato e paralizzato dalla paura.

Per quanto mi riguarda, non ho nulla contro la paura. In realtà la considero un'ottima compagna di viaggio, persino un'amica... ma un'amica difficile. Sa dare il meglio di sé solo quando viene ascoltata attentamente. Sfortunatamente però l'unica cosa che si desidera dinnanzi ad essa è fuggire e si fa una fatica tremenda ad ascoltare attentamente qualcuno mentre si fugge a gambe levate da lui. La vera nemica infatti non è la paura, ma la fuga. la paura è una tremenda avversaria di ciascuno di noi, ma il vero nemico, come sempre si nasconde in noi stessi.

Il coraggio e tutto il bene che da esso deriva e di cui si può godere è di fatto la convivenza con la paura, ossia lo stare dinanzi a lei senza  cedere alla tentazione di fuggire. Chi non prova paura è un menomato o, nella migliore delle ipotesi, uno sciocco. Non ci può essere coraggio senza paura poiché il coraggio è la capacità di affrontarla, di sopportarla e persino di ascoltarla.

Viviamo un periodo storico dove c'è un disperato bisogno di coraggio. Non solo e non tanto per le enormi sfide che ci attendono e che, inutile dirlo, un po' di paura giustamente ce la fanno. Oggi più che mai serve coraggio poiché non può esserci saggezza né vera conoscenza né vero progresso senza il coraggio. Non si può essere logici, efficaci ed efficienti senza un briciolo di coraggio e per risolvere gli enormi guai che l'umanità ha creato suo questo piccolissimo pianeta di logica, efficacia ed efficienza ne servono a palate.

Buona visione e buon futuro a tutti dal Panda

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