martedì 13 maggio 2014

Il colonialismo oggi: a noi “biocarburanti” e cibo, a loro… civilizzazione e progresso?!… Ma no! Legnate! Come sempre.



Pensavate che il colonialismo fosse un ricordo del passato? Purtroppo no. Anzi, oggi assistiamo ad un tristissimo revival di quel cupo e bieco passato. Non è retorica. Una delle moderne e concretissime forme di colonizzaione, forse tra le più aggressive e vistose in questo momento, si chiama Land Grabbing.

Per chi volesse saperne di più, a parte guardare il video qui sopra, consiglio la lettura di questo interessante post apparso su oggiscienza:

Land grabbing una corsa alla conquista della terra.

Buona visione, lettura e future a voi tutti dal Panda

2 commenti:

  1. Il land-grabbing è sicuramente una carognata, ma anche una mossa disperata e rischiosa. Che garanzie hai di poter davvero utilizzare il terreno che accaparri? e per quanto tempo? La terra si paga niente, ma per sfruttarla a fondo (come si vuole) sono necessarie infrastrutture costose e vulnerabili. Il tutto sotto il controllo di governi quanto meno inaffidabili (se no non svenderebbero il territorio). Il rischio di perdere l'investimento è alto e crescerà con il crescere delle sommosse.
    Con ciò non voglio pietire per chi compra, ma solo far presente che quando uno si risolve a tanto vuol dire che sa benissimo di essere con le spalle al muro.
    Un altro dettaglio: uno dei paesi leader nel settore è la Cina, sarà un caso che, fra i paesi importanti, è anche quello con il maggiore tasso di incremento delle spese militari?
    Jacopo

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    1. Caro Jacopo, il Panda concorda pienamente con quanto dici. Viviamo in un mondo complesso: se le vittime di questo neo-colonialismo se la passano malissimo, ciò non vuol dire che i colonizzatori non abbiano problemi. E come dici tu, se i grandi capitali accettano i rischi connessi al land-grabbing, allora vuol proprio dire che si è giunti ormai ad una sorta di soglia di non ritorno per il capitalismo (un po' come per i ghiacci della calotta glaciale occidentale antartica il cui scioglimento pare ormai irreversibile). La domanda che ti poni sulla Cina omporta implicazioni quanto mai preoccupanti per un futuro già di per sé stesso inquietante.

      Un saluto dal Panda a Jacopo e a voi tutti

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