martedì 29 gennaio 2013

La bomba H nel giardino

La fantascienza ha spesso immaginato esoteriche simbiosi uomo-macchina. Se ci si accontenta del presente, si può notare che esiste già una simbiosi tra esseri umani e computer. La cosa dovrebbe stupire poco dato che i computer, essendo stati costruiti dagli uomini, sono stati creati e si sono diffusi grazie a doti ritenute preziose per gli esseri umani. Una capacità di calcolo complessa, potente, rapidissima e precisa ha attratto l’attenzione di ricercatori e consumatori di computer per un’ovvia ragione: gli esseri umani non hanno tali doti. Analogamente la memoria dei computer, affidabile, precisa e rapida ha allettato noi esseri umani proprio perché la nostra di memorie è lacunosa, imprecisa, inaffidabile e lenta.

L’evoluzione dei computer è stata forgiata...
...sulle nostre lacune e non solo su ciò che è tecnicamente fattibile e dalla facilità di realizzazione delle specifiche componenti di ogni calcolatore. Questa evoluzione dei computer li ha spinti ad essere sempre più performanti, fino a possedere tali capacità di calcolo e memoria da poter incorporare al loro interno interfacce user friendly. I computer sono divenuti, in altri termini, gestibili da personale NON altamente specializzato. Questo balzo tecnico ha acceso l’attenzione della massa dei potenziali consumatori del prodotto “computer”, allargando il bacino di mercato ed attraendo quindi sempre più investimenti e sempre più risorse in ricerca e sviluppo. Tale accelerazione economica si è ovviamente tramutata in un’accelerazione delle prestazioni e quindi in macchine sempre più potenti, amichevoli ed economiche. Il processo è continuato fino ad ora in un andamento a spirale che spinge le capacità tecniche di hardware e software sempre più avanti. I computer hanno presto raggiunto una potenza di calcolo sufficiente a trasformarli in giocattoli attraenti e dando presto origine all’industria video ludica. Quello che all’inizio era un fenomeno accessorio, ossia i videogiochi, è cresciuto nel tempo fino a divenire fenomeno di massa senza precedenti con inevitabili pressioni su specifiche competenze (per lo più questioni grafiche e di intelligenza artificiale). Tali pressioni si sono tramutate assai presto in hardware dedicato che ha preso un’evoluzione distinta dai computer lavorativi. Visto l’innata propensione umana per il gioco, l’evoluzione dell’hardware videoludico ha presto sorpassato quello “lavorativo”, finché non è stato in parte riassorbito tramite un riadattamento a fini produttivi.


Questa breve e lacunosa storia dell’informatica moderna dimostra 2 semplici cose:

1)      le esigenze umane e le conseguenti espressioni tecnologiche volte a soddisfare tali esigenze co-evolvono in maniera spesso non lineare né facilmente prevedibile;
2)      l’aspetto ludico, a lungo trascurato, osteggiato e deriso dalla cultura dominante, si è rivelato (pur con tutti i suoi limiti) assai più efficiente dell’approccio razionalista del mondo produttivo;

Le attese degli esseri umani su ciò che gli riserva il futuro tendono ad essere per lo più lineari: si prende le caratteristiche salienti di ciò che attualmente contraddistingue l’oggetto della previsione (o delle proprie attese) e lo si estremizza. Nell’immaginario comune, quindi, il futuro viene illusoriamente raffigurato non come una complessa conseguenza di trend attuali, quanto come un’esagerazione di tratti contemporanei. Il futuro, al contrario, proprio perché emerge da percorsi non lineari tende a sfuggire a tali fallaci rappresentazioni mentali. Le auto attuali non volano come si sognava avrebbero fatto nelle previsioni/attese degli anni ’50. I computer attuali non sono cervelloni mastodontici che sputano i propri risultati su carta stampata come si credeva sarebbero stati negli anni ’60 e ’70. Nessuno ha previsto chiaramente l’emergere dei cellulari né tanto meno l’esplosione tecnologica e sociale che li contraddistingue (sia nel mondo evoluto sia nei paesi emergenti) come novelli computer tascabili ed iper-interconnessi.

In conclusione si può notare che soffriamo tutti della mancanza di una visione olistica in grado di facilitare le tendenze dello sviluppo tecnologico e quindi di accelerarne il corso. Tale mancanza sta oggi colpendo l’aspetto sociale della vita online, in modo simile a quello che è accaduto con i videogiochi. Quest’ultimi d’altra parte, pur avendo dato enormi contributi tecnici e spunti teorici, continuano tutt’ora ad essere sottovalutati come una forma minore ed esecrabile di distrazione e nulla più. Un atteggiamento tanto bacchettone, se dovesse perdurare rischia seriamente di azzoppare la velocità di accostamento verso una Singolarità tecnologica benevola da parte della società civile nel suo complesso. Ciò rende purtroppo più probabile il raggiungimento del “punto di non ritorno” da parte di organismi aggressivi quali multinazionali, militari e servizi segreti. Se dovessimo effettivamente raggiungere la Singolarità tramite tali organizzazioni, i rischi di innescare processi altamente distruttivi sarebbero inaccettabilmente alti. Le probabilità d’estinzione sarebbero elevatissime.

Ben vengano le neuroscienze, tecnologie esotiche e programmi evoluti, ma se si vuol vedere qualcosa di molto interessante (e positivo) occorre puntare di più su giocosità e socialità umana finalizzate. Non è che continuando a puntare tutto sui meri aspetti tecnici dell’intelligenza artificiale si fallirà nel raggiungere una intelligenza generale (come ingenuamente credono ancora taluni). È anzi probabile che si riesca a creare una super-intelligenza nel corso di alcuni decenni (per quella via), ma proprio per questo il rischio è di arrivarci senza aver la più pallida idea di come gestirla e di che rischi comporta: un po’ come se qualcuno, negli anni ’30, tentando di sviluppare un reattore a fusione nucleare, avesse creato invece per caso una bomba H e si domandasse se fosse il caso di attivarla nel suo giardino, non avendo la più pallida idea di come effettivamente funzioni la sua stessa creatura né della sua effettiva potenza e pericolosità.

Voi cosa preferiste? Una centrale a fusione perfettamente funzionante al vostro servizio oppure una bomba H in giardino che nessuno sa neppure che cosa sia?


Buon futuro a tutti dal Panda

Nessun commento:

Posta un commento