giovedì 17 novembre 2011

Crescita economica od equità?



Se non l’avete già fatto, il vostro Panda vi consiglia di ascoltare e godervi il video qui sopra. Sono parole d’altri tempi, ma così attuali!

Oggi non si fa altro che sostenere che occorre assolutamente far riprendere l'economia, ossia far salire il PIL. Siamo sicuri che sia la strategia migliore per risollevare le sorti degli italiani e del resto del mondo? Il vostro affezionato Panda non crede proprio. Semmai è vero l'opposto: dovremmo decrescere in modo controllato, riappropriandoci di un più elevato livello di equità sociale. La strada maestra dovrebbe consistere nello sgonfiare l’economia cancerogena che sta avvelenando la nostra civiltà per ricostruirla in modo che abbia un senso. L’economia deve smettere d’essere un’attività fine a sé stessa e un furto costante perpetrato ai danni delle generazioni future così come di chiunque non possa difendersi.

Le democrazie, con grande sforzo, hanno creato un diffuso benessere. Si tratta di un benessere senza precedenti nella storia dell'umanità. Quel genere di benessere, tuttavia, è ora messo gravemente a rischio non tanto dalla crisi finanziaria in atto (per quanto grande e spaventosa sia), quanto piuttosto da una sempre più palese iniquità reddituale e sociale. Un’iniquità esplosiva, corrosiva e tossica che danneggia tutti, persino coloro che ne godono i privilegi. Può sembrare paradossale, ma è così. Il problema è che, come umanità, al di là di buoni propositi e di belle parole di circostanza, finora non siamo stati in grado di risolvere le vecchie disuguaglianze sociali. Mi riferisco a quelle basate sulla ricchezza della famiglia di provenienza oppure sull'appartenenza razziale o sessuale. Al più le si è momentaneamente attenuate o spostate da un gruppo etnico ad un altro, ma non le si è sconfitte. Le statistiche purtroppo parlano chiaro. Le donne, ad esempio, ancor oggi, lavorano molto di più e guadagnano molto di meno dei loro omologhi maschili. Il guaio, inoltre, è che, a queste fonti storiche di discriminazione sociale, negli ultimi anni, se n’è aggiunta almeno un’altra piuttosto evidente: quella basata sull'età. I giovani, a parità di condizioni, sono trattati peggio sotto tutti i punti di vista (sia in termini di opportunità, sia di reddito, sia di diritti realmente godibili). Le discriminazioni, quindi, non solo non sono state sconfitte, ma sono persino aumentate di numero!

In tutto questo tempo, invece, il PIL è cresciuto e cresciuto, ma invece di ritrovarci tutti immersi in una sorta di “Sogno Americano” fatto di benessere materiale diffuso, serenità ed equità, ci ritroviamo qui dove siamo ora: pieni di ansie, timori e problemi, ma senza un soldo in tasca. La triste realtà è che la sempre più insostenibile disparità sociale all'interno dei regimi democratici sta di fatto vanificando, nel giro di pochi anni, quel che le democrazie avevano faticosamente ottenuto nel corso di secoli di duro lavoro, lotte e conquiste sociali e culturali. A problemi reali ed urgentissimi quali la crisi economica, il picco del petrolio, la crisi climatica e la sovrappopolazione globale, si sovrappone ora una totale inadeguatezza politica, istituzionale e culturale. Questa inadeguatezza genera incessantemente disparità di trattamenti nel disperato ed inutile tentativo di mantenere lo status quo. Il risultato di questo assurdo e convulso affannarsi è un PIL che comunque non cresce (per il semplice motivo possediamo un solo pianeta da parassitare). Nel tentativo demenziale ed autolesionista di far riprendere la crescita del PIL, si sta generando una società sempre più egoista ed iniqua. L’esatto opposto di quel che servirebbe ora dato che i guai che ci affliggono sono gli stessi in tutto il mondo. Le parole di Bob Kennedy ci suonano, a distanza di tanti anni, così giuste ed attuali per il semplice fatto che, oggi, la verità contenuta in quelle stesse parole è ancor più evidente e conclamata di allora. Quest'ultima affermazione, non è un'opinione, è un fatto accertabile e verificabile. Per questo motivo il vostro affezionato Panda ha inserito in questo post anche quest'altro bel video (che come spesso accade è tratto da TED ed è sottotitolato come sempre anche in italiano).



Dovendo scegliere, preferireste più crescita economica o maggior equità?
Ognuno faccia la sua scelta e la faccia ora. In questo momento, infatti, siamo chiamati decidere e sarà una di quelle che cambieranno per sempre il corso della Storia. Per il nostro stesso bene, quindi, speriamo di riuscire a compiere una scelta oculata.


Saluti e buon futuro a tutti voi dal Panda

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