giovedì 2 marzo 2017

Una "vita" in gabbia?!



Pur non essendo un animalista, il vostro affezionato Panda, ha guardato questo eloquente video di CIWF con molto interesse. E si è posto una domanda in modo via via sempre più ossessivo e mutevole.

Quanto è diversa la condizione umana da quella delle galline all'interno delle "normali" logiche commerciali e monetaristiche attualmente accettate?

In altri termini: le condizioni di mercato che spingono miliardi di animali d'allevamento in condizioni miserevoli, cosa fanno anche agli esseri umani? Quegli stessi esseri umani che accettano, volenti o nolenti, una situazione del genere per le galline (di cui essi stessi mangiano le uova e le carni) quanta indifferenza conservano per i destini non meno atroci riserbati a tanti propri simili?

Quest'indifferenza di massa può essere spiegata unicamente con il caso?

Se l'attuale società ha ridotto cose apparentemente pacifiche come i pollai a quello che si vede nel video, come ha ridotto tutto il resto al di là del "velo" di ciò che l'attuale senso comune definisce unilateralmente "accettabile"? Chi può essere certo di non vivere, a suo modo, una vita in gabbia proprio come quelle galline che, nella loro intera esistenza, non hanno mai conosciuto un'alternativa a quella loro tristissima condizione? Siamo certi che sono solo le galline d'allevamento ad essere ammassate le une sulle altre a spingersi e beccarsi senza neppure sospettare il perché ultimo di questa loro mostruosa condizione?

Io temo che noi tutti sappiamo benissimo dare una risposta a tutte queste domande.

Ed ancor più temo la scrollatina di spalle che segue tali risposte per evitare di andare fino in fondo alla questione. Come se la cosa non avesse importanza o fosse un destino ineluttabile.

Come se non si potessero comprare uova da allevamento a terra in qualsiasi supermercato.

Buon futuro a tutti dal vostro affezionato Panda

2 commenti:

  1. Il pianeta è troppo piccolo:
    Più della metà degli umani vive in piccole gabbiette chiamati appartamenti, passa le vacanze su una spiaggia con a disposizione non più di 2mq
    Una delle sfide quotidiane è trovare qualche mq in cui parcheggiare l'auto.
    Questo pianeta è davvero troppo piccolo per tutti, ce ne serve uno più grande.

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  2. Quanto dici, Mauro, è assolutamente vero, ma si potrebbe anche dire che ciserve meno cementificazione, meno auto e meno...di tutto. Un eccesso estremo di consumo non provoca maggior benessere allo stesso modo in cui bere una tonnellata d'acqua non aiuta ad idratarsi.

    Un abbraccio a Mauro e a tutti voi dal Panda

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