lunedì 5 dicembre 2016

Dal referendum costituzionale al nuovissimo Fatphone



Essendo stato un fervido sostenitore del NO al quesito del referendum costituzionale del 04 dicembre scorso, probabilmente vi aspettereste giubilo e felicità da parte del vostro affezionato Panda. Dopotutto il fronte del NO ha vinto con ben il 59% dei voti ed un'affluenza del 68,48% .

Brontolone che non sei altro, penserete voi, se eri tanto contrario a quella riforma costituzionale perchè mai non sei contento ora?

Avete ragione, forse dovrei esserlo, ma c'è un pensiero che mi rode il cervello: siamo sicuri che la maggioranza degli italiani ha votato NO alla riforma costituzionale?

Intendiamoci, non sto mettendo in dubbio l'esito del voto. Sto dubitando delle reali motivazioni che hanno spinto milioni di italiani a porre la propria "X" sul "NO" piuttosto che sul "SI" o viceversa. Trattandosi di un quesito costituzionale, sarebbe lecito attendersi un voto strettamente legato alla riforma costituzionale (giusta o sbagliata che sia).

Il dubbio che mi rattrista, tuttavia, è che una grossa parte degli italiani abbiano usato il referendum costituzionale come pretesto per sfogare la propria faziosità politica.

Sia ben inteso che non sono un sostenitore del governo Renzi nel modo più assoluto. Tuttavia credo che consentire alla faziosità di parte di intrufolarsi nella stesura di una costituzione sia un suicidio civile, il palesarsi di una bassezza morale e politica di cui dover aver paura.

In fin dei conti, se un popolo non è democratico, a cosa serve la migliore oppure la peggiore costituzione del mondo?

Illudersi che la democrazia si possa "sistemare" "mettendo sl trono" oppure "spodestando" una persona (sia essa Renzi in questo frangente o chiunque altro nel prossimo) temo sia un'ingenuità insostenibile per una vera e genuina democrazia. Democrazia, dopo tutto, vuol dire governo del popolo. Se il popolo non è democratico allora di cosa stiamo parlando?

La qualità di una democrazia non la fanno le leggi, i proclami o le costituzioni né i governi , ma sempre e solo i cittadini che la compongono ed il loro impegno e contegno civico. Una democrazia non partecipata, non condivisa e non convinta è solo un paravento dove nascondere (in forme più o meno sbiadite) l'ennesima tirannia  di turno

Se i cittadini sono più interessati al modello del prossimo smartphone che andranno a comprare, piuttosto che alle fondamenta della convivenza politica e sociale, allora forse sarebbe meglio per loro riflettere un poco sul vero valore della libertà e...

...su quello degli smartphone!

E almeno su questo fronte un po' di sano umorismo può aiutare a ritrovare la misura. Quindi...


...buona visione e buon futuro a tutti dal Panda!



2 commenti:

  1. L'errore è stato di Renzi che ha voluto fare dell'esito del referendum una questione personale.

    Per quel che mi riguarda direi "2 piccioni con una fava!!!"

    Però molti potrebbero anche aver votato "no" semplicemente perché disgustati dal testo del quesito e dal modo in cui è stata pubblicizzata la riforma.

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  2. Concordo con quanto dici, Mauro. Tuttavia, in senso più ampio, mi rattristo nel constatare che, a livello nazionale, in Italia si "giochi" con i meccanismi costituzionali con una certa leggerezza ed inconsapevolezza da parte, se non proprio di tutti, quanto meno di troppi.

    Un saluto a tutti dal Panda

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