mercoledì 20 luglio 2016

Genova, 15 anni dopo



Oggi il Panda si limita principalmente a riportare il video e le testuali parole di chi ha organizzato questa petizione sul G8 di Genova:
Sono trascorsi 15 anni dal G8 di Genova. Allora Marco Giusti, Carlo Freccero e Roberto Torelli girarono in tempo reale un documentario, che racconta con immagini vere gli scontri e le violenze di quelle giornate. La Rai, nonostante lo abbia prodotto e realizzato, non ha mai voluto trasmetterlo su un canale generalista.

"Quindici anni - dice Federico - sono tanti, tantissimi. Ma quando si parla del G8 di Genova non sono, e non devono essere, niente".

Il suo appello perché la Rai si faccia davvero "servizio pubblico": change.org/docg8
Che condividiate oppure no, che abbiate fiducia nelle petizioni on-line oppure no, che abbracciate questa causa oppure no, il vostro affezionato Panda pensa che sia un vostro sacrosanto diritto quello di poter sempre esprimere liberamente il vostro punto di vista. La reciprocità non è dovuta...

...ma molto gradita ed apprezzata!

Se apprezzate anche voi, a prescindere da ogni altra considerazione, credo che questa sia una buona occasione di esternare al mondo i vostri "gusti" democratici. In ogni caso...


...Buona visione e buon futuro a tutti (ma proprio tutti) dal Panda!

3 commenti:

  1. Sarebbe il caso dopo 15 anni di tirare un po' di somme e valutare se la globalizzazione ha portato benefici o meno.

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    1. Beh, Mauro, credo che la globalizzazione ci abbia resi così interconnessi da rendere una guerra su vasta scala economicamente poco conveniente per chiunque. Direi che su quel versante ha fornito, in un mondo sempre più multicentrico, una sorta di nuovo equilibrio bellico sostitutivo od integrativo del vecchio equilibrio duopolistico Usa/Urss. A parte questo, tuttavia, la globalizzazione ci ha portati vicini al collasso assoluto (sia ecologico sia economico), vicini come non lo siamo mai stati prima. Dato che gli errori strategici, grazie a pazzia, stupidità e sviste, sono sempre possibili, direi che il bilancio complessivo della globalizzazione può essere considerato ampiamente e catastroficamente negativo. Non ha portato vero benessere e quel poco che ha generato è del tutto insostenibile (sia ecologicamente sia finanziariamente sia demograficamente). Il mondo è un posto peggiore grazie alla globalizzazione: problemi globali esasperati da un lato ed, dall'altro, impotenti istituzioni politiche locali che possono solo competere tra loro per assecondare in modo sempre più assoluto gli interessi forti che sono all'origine dei problemi globali. Un mix tossico che ha reso un sacco di soldi ai "ricchi tra i ricchi", ma ci ha spinto dritti in bocca alla "sesta estinzione di massa" o, quanto meno, alla "tempesta perfetta". Direi quindi che la globalizzazione ci ha lasciato solo due possibili scenari dinnanzi a noi: una saggia rivoluzione liberatoria oppure uno stupido ed incredibilmente cruento collasso totale.

      Temo che le probabilità di accadimento dei due scenari non siano 50% l'uno. Un motivo in più per considerare la globalizzazione... un tragico errore.

      Buon futuro a Mauro e a tutti voi dal Panda

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    2. Grazie, apprezzo la sua analisi.

      Vorrei però che fossero i politici a voltarsi indietro e farsi l'esame di coscienza.

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