E cosa vogliamo dire di quanti (e son tanti!) che quando stanno poco bene prendono il pastiglione e poi escono, vanno in giro (lavoro, shopping, locali,....) a seminare batteri sempre più resistenti?
Non cose belle di certo, Mauro. E cose poco lusinghiere andrebbero dette anche ad una classe medica e veterinaria che spesso appare prona rispetto a pazienti e clienti ed ancor più prona rispetto agli interessi economici del comparto farmaceutico. Tuttavia, se restiamo su un dato puramente quantitativo ed assoluto, il consumo di antibiotici a scopo d'allevamento è nettamente superiore al consumo d'antibiotici ad uso sanitario/umano, ergo è giusto porsi la domanda se sia sensato continuare a infarcire bestie sane di antibiotici che mettono gravemente a rischio la salute umana.
E cosa vogliamo dire di quanti (e son tanti!) che quando stanno poco bene prendono il pastiglione e poi escono, vanno in giro (lavoro, shopping, locali,....) a seminare batteri sempre più resistenti?
RispondiEliminaNon cose belle di certo, Mauro. E cose poco lusinghiere andrebbero dette anche ad una classe medica e veterinaria che spesso appare prona rispetto a pazienti e clienti ed ancor più prona rispetto agli interessi economici del comparto farmaceutico. Tuttavia, se restiamo su un dato puramente quantitativo ed assoluto, il consumo di antibiotici a scopo d'allevamento è nettamente superiore al consumo d'antibiotici ad uso sanitario/umano, ergo è giusto porsi la domanda se sia sensato continuare a infarcire bestie sane di antibiotici che mettono gravemente a rischio la salute umana.
EliminaUn saluto a Mauro e a voi tutti dal Panda