sabato 29 agosto 2015

Come ci hanno deindustrializzato



Questo video risale al 2013 eppure merita ancor oggi un ascolto attento. Molto attento.

Claudio Messora, di Byoblu.com intervista Nino_Galloni, economista ed ex direttore del Ministero del Lavoro. Un interessantissimo viaggio nella storia d'Italia che passa, tra le altre cose, attraverso Enrico Mattei ed Aldo Moro, quindi risale lungo i punti salienti degli anni '80 e '90 per giungere ai giorni nostri, svelando un fenomeno/progetto di deindustrializzazione che ha portato l'Italia dall'invidiabile status di potenza economica mondiale a quel che è oggi (umile ed umiliato membro dei cosiddetti Pigs).

Certo, i rimedi che Galloni prescrive (ritorno alla Glass-Steagall, alla sovranità monetaria, alla pianificazione industriale e all'interventismo statale) allo stato attuale delle cose potrebbero sembrare pure utopie, ma...

...non lo sono.

Se si accetta di vivere all'Inferno, non ci si può poi lamentare che "fa caldo", ma ancor più non ci si può lamentare del fatto che "il fresco" sia troppo lontano per provare ad allontanarsi dall'Inferno. La passiva e collusiva accettazione dell'inaccettabile non è "virile pragmatismo" è "debolezza vestita di ipocrisia". Chiamare "Utopia" ogni logica ricerca di miglioramento è la più trita, vacua e banale arma retorica che la pigrizia mentale e fisica da sempre punta alla testa di chiunque sia colto dal desiderio di alzarla.

E' bene ricordarsi che non è affatto vero, come si sente spesso dire oggi giorno, che le ideologie sono morte. Il fatto è che una sola ha vinto su tutte le altre, il neo-liberismo in cui l'intero pianeta è completamente immerso.

Intendiamoci, non è che il neo-liberismo debba per forza essere la peggiore ideologia possibile solo perché è stata in grado di sterminare tutte le altre, né che debba essere la migliore per lo stesso motivo. Più semplicemente, poiché, come ha giustamente fatto notare Pier Paolo Pasolini "la verità non sta in un solo sogno ma in molti sogni", vivere in uno ed un solo "sogno" totalizzante ed imperante equivale per converso a vivere in una menzogna.

Non è moralistico opporsi a tale menzogna. E' pragmatismo applicato. Quando la menzogna è tanto grande ed efficace da mettere a rischio la vita dell'intero pianeta Terra (così come sta facendo il neo-liberismo attuale), può esistere forse un obbiettivo più pragmatico della ricerca della verità?

In questi decenni non si è persa solo tanta, troppa, biodiversità (cosa che ci ha portati pericolosamente vicini ad un'imminente estinzione di massa), ma si è persa anche tanta, troppa, diversità di punti di vista, di capacità immaginativa, di sogni, di speranze e di valori. Se non cureremo quei due appiattimenti monotoni e squilibrati, per noi non ci sarà salvezza alcuna.

A te che sei giunto a leggere fin qua, il tuo affezionato Panda vuol dirti una cosa: se hai un sogno che non sia allineato a quello dominante (fatto di soldi, denaro e moneta), allora proteggilo, coltivalo e fallo crescere. Permettigli tranquillamente di dar origine a mille altri nuovi sogni un po' differenti dal tuo. Soprattutto però non permettere che nessuno liquidi senza colpo ferire il tuo sogno come l'ennesima Utopia. Ancor più, non essere tu a liquidarlo in quel modo oltraggioso e sciocco. Ricordati che è vero che i sogni, quando si incarnano nella realtà, non sono mai perfetti come le Utopie e che non conta quanto bello sia il sogno, quando prenderà forma nella realtà avrà sempre dei difetti e dei rischi. Eppure la storia dei vizi e dei rischi è solo una mezza verità. Ricordati, infatti, che anche il più misero ed umile dei sogni, quando si mischia con la realtà ha qualcosa che nessun'Utopia avrà mai: LA REALTÀ! E se la Realtà è troppo stretta per contenere anche una sola Utopia, non lo è affatto per contenere infiniti miglioramenti a cui infiniti sogni possono contribuire.

Scaglia quindi i tuoi sogni nel mondo con l'irruenza d'un adolescente, con la saggezza e la dolcezza di un nonno e con la gioia di vivere di un bambino. Ama i tuoi sogni intensamente, libero dalla tentazione di imporli ad altri o di impedire ad altri di giocarvi e di modificarli come meglio credono. Dona i tuoi sogni al mondo. Perché è bello farlo e perché, come si diceva prima, questo è un mondo che ha disperato bisogno di sogni "alternativi".

Grazie!

Buon futuro a tutti dal Panda

2 commenti:

  1. Molte informazioni interessanti, ma anche questo economista pensa che l'attuale crisi sia conseguenza di errori strategici, mai si pone di fronte al problema della finitezza delle risorse e ritiene possibile la crescita infinita.

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    1. Giustissimo quanto dici, Mauro; lungi da me avallare l'idea che sia possibile una crescita economica infinita. Tuttavia l'approccio del Panda è che si può imparare moltissimo anche (e forse soprattutto) da persone che NON la pensano come noi. E' difficile, me possibile. E le vie "difficili", credo, sono sempre le più "belle".

      Un saluto a Mauro e a tutti voi dal Panda

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