mercoledì 5 settembre 2012

Pippa la racconta tutta!


Sottotitoli in Italiano di Max Rupalti

Volete sapere cos'ha Pippa da raccontarvi? Allora buona visione.

Di nuovo un Grazie speciale a Massimiliano Rupalti per la preziosa opera di traduzione e sottotitolazione in italiano del video in questione. Un grazie speciale anche a Ogni Resistenza è Futile per aver messo in evidenza il fenomeno Pippa. Per chi non fosse pratico di YouTube, per vedere i sottotitoli in italiano basta cliccare sul tasto:




Un saluto a Max e a voi tutti dal Panda

11 commenti:

  1. Gli 88 milioni di barili al giorno di consumo di petrolio corrispondono più o meno alla portata di un fiume come il Po, a Torino, durante una normale piena: circa 160 metri cubi al secondo.

    (Un barile=159 litri. Un giorno=86400 secondi)

    Ora immaginiamo di raddoppiare la portata di questo fiume in modo da includervi anche il consumo di carbone immaginandolo come una fanghiglia viscosa, di triplicarla così che sia anche incluso il consumo di gas naturale, immaginando questo come un liquido a temperatura ambiente.
    Non arriveremmo nemmeno ad un terzo della portata normale del Po, che alla foce è di 1500 metri cubi al secondo.
    Ovvero circa 500 metri cubi al secondo.
    Immaginiamoci quindi il Po a metà strada.
    Ma come un limaccioso, fetido, scuro e oleoso flusso.
    Destinato in gran parte a finire non in una laguna da incanto, ma fra le nubi come uno spettro invisibile, ma capace di catturare una parte dello spettro della luce del sole, a noi invisibile.

    Chi riuscirebbe ad immaginarsi che questo insignificante fiume è da decenni la causa scatenante della fusione dei ghiacci antartici?
    E di numerose altre conseguenze che possiamo riassumere con il nome di cambiamento climatico?

    Naturalmente ognuno è libero di credere che questo volo pindarico effettuato con le ali dell’immaginazione sia irreale.
    Soprattutto per quanto riguarda la connessione tra questo flusso e l’avvento di un clima da epoche preumane.

    Per chi invece riesce a crederci, che questo volo sia semi pindarico e semi prosaico, forse comincia a chiedersi se non sia il caso di impedire che questa fonte sgorghi indisturbata sulla crosta terrestre e non rimanga invece intrappolata nelle sotterrane e spugnose caverne , nelle quali da milioni di anni sonnecchiava beatamente.
    In sintesi, si tratta di scegliere.Come quando potrebbe piovere, ma ci secca prendere l’ombrello.

    Marco Sclarandis

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    1. Hai un tocco poetico micidiale. Mi piace!

      :-)

      Grazie Marco

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  2. Bravo Marco! Un Po nero come la pece e le angosce moderne! Farà piovere? Forse un diluvio o forse nulla del tutto oppure entrambe le cose. Non sarà piacevole in ogni caso. Per nulla piacevole. E se lasciamo a casa l'ombrello per pigrizia, dimenticanza od altro la pagheremo cara. Quanto cara? Quanto temiamo in fondo ai cuori e persino di più. Io riesco a credere a questo volo pindarico e mi sembra di sentir già puzza di bruciato. No, aspetta forse è un bosco che brucia dietro a casa mia. Per fortuna! Mi stavo iniziando a preoccupare.

    :-)

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  3. E' presto fatta la conta
    D'ogni singolo colpo di maglio
    Di ciascun giro di ruota
    Di tutti è rimasta l'impronta
    Sia di turbina phon o elettroventaglio
    La somma è cifra ormai nota
    E' un vento che smonta
    Tifone che pare uno sbaglio
    Uragano che l'animo svuota
    Agitiamo la culla con onta
    Al gemito replichiamo con raglio
    Attendiamoci sberla su gota.

    Marco Sclarandis

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    1. Marco, mi daresti il permesso di inserire questa tua splendida poesia nel mio prossimo post?

      Un saluto a te e a tutti quelli che stanno leggendo dal Panda

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  4. Certo.
    Io vivo ormai solo più per cercare parole da gettare al vento.
    Così che il vento le passi alle nubi,e queste si decidano a spargerle dove avanza il deserto.

    Marco Sclarandis

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  5. Grazie di cuore Marco, per il tuo sostegno e le tue parole. Spero che il vento soffi benevolo ed incurante del sole e che il deserto s'arresti là dove vento e nubi faran germogliare i tuoi testi.

    Saluti dal Panda

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  6. Il tempo di quando v’era tempo
    per prepararsi al funerale
    per agghindarsi in vista del battesimo
    sia che fosse d’aria fuoco o neonato
    praticamente dev’essersi esaurito
    al suo posto v’è rimasta solo fretta
    non abbiamo sentito schianto
    il pianto udito era per altro
    è accaduto senza di sangue fiotti
    sebbene restino di rabbia flutti
    nemmeno v’è stato apparente furto
    quantunque aleggi di raggiro aria
    siamo comunque grati al ladro
    se lui è il reo dell’increscioso fatto
    chè ci ha lasciato attimi momenti
    istanti minuti pause brevi
    almeno la sera sufficienti
    al rimpiangere la preziosa refurtiva.

    (a proposito di cambiamento di clima psichico,
    scritta nel Marzo 2008)

    Ciao!

    Marco Sclarandis

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    1. Suppongo (attività che come poche porta ad errare) che il 2008 sia stato un anno di grandi svolte per te e spero intensamente che il 2012 lo sarà effettivamente per tutti noi.
      Ciao!

      Panda

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  7. Ho visto solo ora il video di Pippa... comincerò a fare pubblicità tra i miei amici ciechi.
    Anche se dubito che questo possa cambiare il mondo.
    Mi domando da un pò: è davvero una fortuna essere dotati della vista in un mondo di ciechi??
    Grazie Panda... direi che tu godi di una vista ottima!
    Pier

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    1. Ciao Pier,

      beh, sì è sempre una fortuna possedere la “vista”, indipendentemente dalla condizione altrui. La “cecità” imperante, quella sì è una gravissima sventura. L’apparente quiete che tale cecità conferisce a chi ne è affetto è, infatti, del tutto apparente. La vendita a pioggia di psicofarmaci ne è la riprova. Molti, troppi, vivono vite di quieta disperazione (dove “la quiete” è una morbida e pigra finzione e dove “la disperazione” è invece viva, acuta e reale). Non vanno invidiati, né disprezzati. Vanno aiutati. Il loro bene è il nostro bene e viceversa. Paradiso ed inferno sono uguali, non ci sono luci dorate e nuvolette da una parte e lingue di fuoco e buio dall’altra: nel paradiso le persone si aiutano, all’inferno no. Non è una questione religiosa o morale. È una questione di intelligenza e bellezza. Due qualità per cui vale la pena combattere. Se no si combatte per loro, nella vita, si combatte inevitabilmente a favore di ciò che è brutto e stupido come fanno i “ciechi”. Nella vita la neutralità non esiste, quindi...

      ...buona battaglia a te e a tutti dal Panda

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