sabato 30 aprile 2011

Buon non-25 aprile

La festa della Liberazione del 2011 è passata da alcuni giorni. Dietro di sè, com'è stato messo in videnza da giornali e tg, ha la lasciato le solite polemiche e nuove tensioni. Il 25 aprile scorso, tuttavia, ha anche gettato un prezioso ponte di congiunzione tra due realtà tanto meritorie quali quelle dell'Anti-Mafia e dell'Anti-Fascismo. L'Italia di oggi, purtroppo, ha bisogno più che mai dell'operato dei movimenti Anti-mafia ed Anti-fascismo e, ahimè, oggi più che mai l'Italia è sorda ai loro moniti ed allarmi. Da questa comune sorte e dalla logica e storica vicinanza dei rispettivi fronti si è giunti ad un vero e proprio progetto di alleanza denominato: Radici nel Futuro.
Nella realtà in cui viviamo capita che un ministro dell'interno si offenda per via di una banale constatazione: la presenza delle criminalità organizzate nel Nord Italia è forte, evidente e radicata. Contemporaneamente assistiamo al risveglio di movimenti neonazisti e neofascisti in tutt'Italia nell'indifferenza pressochè totale della politica che, per altro pare rimettere in discussione i fondamenti stessi della Carta Costituzionale andando ad alterare gli equilibri tra i poteri dello Stato e vagheggiando pericolose riforme della prima parte della Costituzione stessa (quella riguardante i diritti fondamentali). Mentre le mafie d'ogni genere si mangiano intere fette del paese a colazione ed in un Parlamento ormai asfittico e decadente si accumolano una trentina di proposte di legge per l'abolizione del retao di apologia di fascismo, l'Italia sonnecchiosa guarda l'Isola dei Famosi spofondata sui divani di casa.
Non tutta l'Italia però sta zitta, cheta e muta dinnanzi a questo sfacelo. C'è un'Italia che ascolta persone come Don Ciotti e c'è persino un'Italia fatta di giovani e giovanissimi che si iscrivono all'ANPI. Quell'Italia s'è trovata in occasione del 25 aprile scorso a Casa Cervi per stendere un'alleanza strategica tra la lotta alle criminalità e al fascismo. Libera, la CGIL, Legacoop, ANPI, fette della scuola pubblica, comuni del sud e del nord, tantissimi volontari e un'enorme folla hanno testimoniato con la loro presenza, lel loro idee ed il loro attivismo che quell'Italia è numerosa, variegata, forte, propositiva ed agguerrita. E' un'Italia che guarda al presente ed al futuro del paese con preoccupazione, ma anche con tanta voglia di fare. E' un'Italia che non dimentica il passato, ma non ne è schiava, bensì alieva. E' un'Italia che ha una gran voglia di fare, di incontrarsi e persino di ridere nonostante i problemi e le preoccupazioni.
E' un'Italia che si rivolge al resto del paese perchè smetta di essere solitario, rassegnato ed apatico. Un'Italia che spesso raccoglie solo indifferenza e, sempre più spesso, persino disprezzo dal resto del paese. A quel disprezzo e a quell'indifferenza però non risponde mai con risentimento, ma con la calma di chi è risoluto a far bene. Con la calma della ragione, la forza della passione e la gentilezza della solidarietà l'Italia (tutta insieme) vincerà i suoi mali, oggi come in passato, al di là di ogni pessimismo e pronostico infausto. Sbalordendo sè stessa ed il mondo intero come suo solito, l'Italia donerà ancora una volta il bello ed il buono ad un pianeta che ne ha un disperato bisogno.


Buon non-25 aprile a voi tutti dal Panda.

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