In questo tragico momento, Pandemica-mente vuole esprimere tutto il suo cordoglio al Giappone. Al tempo stesso però vuol anche rendere onore a tutti quei giapponesi che si sono impegnati per anni in prevenzione antisismica. Per quanto, purtroppo, la lista dei morti e dei dispersi possa ancora salire, essa sarebbe sicuramente molto maggiore senza il loro impegno. A quei tanti eroi anonimi ed invisibili che tuttavia hanno salvato un nuomero imprecisato di vite va un sentito ringraziamento ed un profondo rispetto.
Per avere un'idea della violenza del fenomeno in questione e delle sue possibili conseguenze, basti pensare a quel che è capitato altrove, soprattutto dove la prevenzione non è stata fatta a causa dell'incuranza e/o della povertà. E' questo, ad esempio, il caso del devastante terremoto che ha colpito l'anno scorso la poverissima isola di Haiti. La magnitudo allora fu di 7,3 gradi della scala Richter e si stima che il terremoto abbia provocato oltre 220.000 morti. Al mostruoso bilancio di morte haitiano si deve poi aggiungere le terribili condizioni di vita dei sopravvissuti in seguito al collassodi tutte le principali infrastrutture haitiane. Al triste elenco di quella catastrofe andrebbero infine aggiunti anche le migliaia di ammalati e le centinaia di vittime dell'epidemia di colera che seguì al terremoto. Se si volesse invece avere un raffronto con l'Italia, si pensi che il terremoto dell'Aquila è stato di magnitudo 5,9 della scala Richter. A questo punto va detto che la scala Richter è una scala logaritmica, quindi a piccoli aumenti del grado si hanno grandissimi aumenti dell'intensità o, per dirla con le parole di Bertolaso a commento dell'attuale crisi giapponese: "Questo terremoto è di circa 20mila volte più potente di quelo dell'Aquila. Credo che dopo aver devastato tutte le province d'Abruzzo, un sisma di questa intensità avrebbe raggiunto Roma e l'avrebbe praticamente rasa al suolo".
Ebbene si consideri che oltre al terremoto di magnitudo 8,9 della scala Richter, sul Giappone si è abbattuta la furia del connesso Tsunami. Come insegna il drammatico caso di terremoto e Tsunami avvenuto a Sumatra nel 2004 (9,1 gradi Richter), in situazioni del genere la conta dei morti, dei dispersi e degli sfolati può divenire veramente astronomica.
Sia chiaro che Pandemica-mente non sta ricordando questa sequela di disastri per stilare una bieca classifica o per dire chi si è comportato bene e chi no. Lo scopo è pittosto di tipo logico-matematico: su una catastrofe che ha la potenzialità di causare, ad esempio, 200.000 morti, ad ogni punto percentuale di vittime in meno ottenuto tramite la prevenzione antisismica, si sta parlando di ben 2.000 vite salvate. Per questo motivo il Panda mostra la più totale ed incondizionata stima per quei nipponici eroi della prevenzione che, diligenti, numerosissimi ed ingiustamente anonimi, meritano il massimo del rispetto e dell'ammirazione. Forse non saranno spettacolari, telegenici e romantici come nei film hollywoodiani, ma un grazie di cuore mi sembra davvero il minimo.
Nel Talmud, uno dei testi sacri dell'Ebraismo, c'è una frase assai bella e celebre che ben riassume quanto il vostro affezionato Panda sta malamente tentando di dire con troppe parole: "Chi salva una vita salva il mondo intero". A chi sente il cinismo e la depressione dei giorni nostri mordergli il cuore chiedo semplicemente: terremoto giapponese incluso, sapresti dirmi quante volte è stato salvato il mondo intero?
Nonostante i morti ed il dolore, questo è pur sempre un mondo che merita di essere protetto in ogni senso. Non servono gesti di epico coraggio, basta una casa ben fatta, basta un lavoro onesto e rispettoso degli altri.
ご挨拶 a tutti dal Panda
Il vostro Panda ringrazia l'anonimo amico per il suo contributo. Per chi non lo sapesse il sito indicato è quello di una nota azienda del settore della sicurezza elettronica che ha pensato di indicare un elenco di link sicuri per evitare facili truffe.
RispondiEliminaDi nuovo grazie all'anonimo e a voi tutti.
Saluti dal Panda.