martedì 30 ottobre 2012
Catastrofi annunciate
Ecco un video divenuto drammaticamente attuale.
Una pubblicità?! Beh, sì, ma la dice lunga sul punto a cui siamo giunti.
Avendoci lasciato da poco alle spalle una delle più estese e catastrofiche siccità globali nonché lo “sbrinamento” del polo Nord e dovendo ancora sapere tutto quel che causerà l’uragano Sandy a New York e dintorni (cioè assai più a nord di dove normalmente colpiscono quel genere di tempeste) viene da piangere pensando a quanto la politica internazionale continui a snobbare la questione climatica. Come se i cambiamenti climatici non esistessero o come se le loro conseguenze riguardassero solo un lontano futuro e non il presente. Un imbarazzante e folle negazionismo di fatto dalle conseguenze...
...criminali!
Quando non ci saranno cibo ed acqua a sufficienza per gli oltre 7 miliardi di persone che popolano questo pianeta cosa ci toccherà sentire? Che è un ciclo naturale già accaduto in passato? Che è tutto un complotto di ecologisti e scienziati al soldo dei petrolieri? Che anche altri pianeti del sistema solare si stanno scaldando? Che la Groenlandia era verde al tempo dei Vichinghi? Che sembra caldo, ma invece è una nuova era glaciale? Si darà da mangiare e da bere a milioni di persone con queste chiacchiere da bar? Ci si sazierà continuandoci a raccontare queste “succose” leggende metropolitane? Si farà star calme immense orde di disperati con la retorica della ripresa economica dietro l’angolo? Si inviteranno i poveri a morire di fame e sete e senza muoversi da dove stanno e senza arrecar disturbo (che non sta bene!)? Si continuerà a straparlare di spending review come se nulla fosse? Quando inizieremo a morir come mosche, continueremo ad essere patetici ed irresponsabili come adesso?
È ora di agire. Non è più tempo di chiacchiere e campagne elettorali dalle promesse roboanti. Non è tempo di governi tecnici, né di PIL-ottimismo. Non è tempo per continuare a prendersi in giro con tranquillizzanti minimizzazioni. La vita e la società come l’abbiamo conosciuta fino ad ora è finita. Aggrapparsi alle illusioni del passato è il miglior modo per tutti noi per fuggire dal presente e morire nel futuro. Il vostro amico Panda sa che nel dire questo verrà accusato da molti di essere l’ennesimo allarmista o catastrofista. A chiunque la pensi così, non ho altro da dire se non un invito a rispondere a questa semplicissima domanda: con tutta la nostra tecnologia, con tutto l’ottimismo, con tutta la nostra intelligenza e tutti gli strumenti a nostra disposizione, chi riesce a fermare anche un solo uragano?
Buon futuro a tutti dal Panda
P.S. - Il Panda coglie di nuovo l’occasione per ringraziare Massimiliano Rupalti per la preziosa opera di traduzione e sottotitolazione in italiano. Per chi non fosse pratico di YouTube, per vedere i sottotitoli in italiano del buon Massimiliano basta cliccare sul tasto:
Ciao!
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