martedì 27 settembre 2011

Si fa presto a dire "un po' di smog"...

Di tanto in tanto escono notizie statisticamente sconvolgenti. Quasi sempre queste notizie vengono comunicate dai mass-media tradizionali sottotono e, ancor più spesso, non vengono comunicate affatto. D’altra parte la statistica, si sa, non appassiona molto. Forse però quel che le statistiche hanno da dirci dovrebbe interessarci maggiormente a volte. E’ questo il caso dei dati sullo smog a livello planetario rilasciati di recente dall’OMS (l’Organizzazione Mondiale della Sanità). La statistica in questione, per fortuna, è di quelle immediatamente comprensibili per tutti, perché risponde ad una domanda semplice semplice: quanti morti provoca lo smog, ogni anno, a livello mondiale?

La risposta dell’OMS, trattandosi di numeri, è a dir poco telegrafica: più di 2 milioni ed in aumento.

Per avere dei termini di confronto basti pensare che il consumo di alcol (la droga pesante più diffusa la mondo) uccide ogni anno 2,5 milioni di persone secondo l’OMS.

Qualcuno potrà dire: sì va beh, ma, sempre secondo l’OMS, i morti per il fumo da sigarette sono ben 6 milioni all’anno. Verissimo, ma la casistica più sensata per un confronto con lo smog, ossia i morti per il fumo passivo sono “appena” 600.000. In altre parole, per l’OMS, lo smog, ogni anno, uccide più di 4 volte tanto rispetto al fumo passivo! Si tratta di una realtà sanitaria che definire allarmante è decisamente riduttivo. Perché? Perché vuol dire che, raffinatezze scintifiche a parte, viviamo tutti letteralmente immersi nel veleno. Questa, che una volta sarebbe potuta apparire come un’esagerazione in stile chiacchiere da Bar o una sparata “eco-terrorista”, oggi è, di fatto, una banale constatazione derivante da informazioni assodate e convalidate dal massimo organismo sanitario al mondo.

C’è altro da dire?

No, ma solo perchè, forse, è giunta l’ora di agire. Dopo l’attacco terrorista del 11 settembre 2001, in cui persero la vita circa 3.000 persone, il mondo (a torto o a ragione) ha intrapreso almeno 2 guerre, è vissuto come fosse sempre sotto assedio per più di 10 anni e si sono persino ridotti i diritti civili delle persone. Se gli attentati avessero causato più di due milioni di morti tutti gli anni (e ogni anno più di quelli precedenti), cosa sarebbe successo? Il vostro affezionato Panda, non ne ha idea, ma dubita che si sarebbe risolto tutto facendo spallucce e continuando come se nulla fosse. Forse quella “strana” tolleranza per centrali a carbone, trasporti su gomma ed inceneritori che tanto sollazza i grandi capitali andrebbe ridimensionata almeno un poco. Prima che il mondo intero vada in fumo, si spera.


Buon futuro a tutti dal Panda

Nessun commento:

Posta un commento