Il prototipo industriale del KiteGen, il progetto di eolico d’alta quota più avanzato al mondo (e tutto italiano), ha finalmente preso il volo.
Per chi desidera saperne di più, il vostro affezionato Panda consiglia la lettura dell’articolo apparso qualche giorno fa su sito del Sole24ORE (qui) che riassume bene i concetti di base di questa brillante avventura tecnologica italiana. Ovviamente si possono trovare notizie interessanti anche sul sito della KiteGen stessa e su Wikipedia. Ovviamente non mancano nemmeno numerosi video sull’argomento (anche SuperQuark se ne era occupato nel 2010). Per chi non teme l’inglese ed i tecnicismi poi è imperdibile l’articolo apparso nel 2009 sul prestigioso TheOilDrum ad opera del prof. Ugo Bardi. Quest’ultimo articolo, benché ormai datato, rimane comunque molto interessante sia per le informazioni contenute nell’articolo stesso sia per le molte altre contenute nei numerosi commenti correlati).
Vicenda affascinante, ma anche deprimente quella del KiteGen. Affascinante dal punto di vista della sfida tecnologica e scientifica. Deprimente da parte dell’isolamento politico ed economico che, da sempre, l’Italia non lesina a nessuna delle sue eccellenze. Comunque sia, nonostante gli sgambetti di una burocrazia (che definire ottusa sarebbe limitativo e fin troppo gentile), nonostante le vane parole di una politica sempre più cialtrona ed inconcludente e nonostante l’assoluta latitanza di investitori di grande calibro (forse troppo occupati a speculare sulle fluttuazioni di borsa ed a quel che resta dell’economia reale), insomma, nonostante tutto e tutti, il vento sembra soffiare a gonfie vele sulle migliori speranze per una nuova ed ancor più agguerrita fonte energetica pulita. La fine del petrolio si avvicina sempre più, come la benzina a 2 euro e l’ira dei cittadini onesti.
Buon futuro a tutti dal Panda
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