lunedì 27 febbraio 2012
Pensa globale, agisci locale
Ancora una volta grazie a Byologik e a tutti coloro che danno un contributo (piccolo o grande che sia) per rendere questo mondo un posto migliore in cui vivere.
Convincere gli altri ad agire bene è importante, in fin dei conti siamo animali sociali, e battersi per quel che riteniamo giusto è giusto e sacrosanto. Tuttavia agire direttamente per il proprio e l’altrui bene (senza passare attraverso la mediazione del convincimento altrui) lo è di più. Se vogliamo cambiare le cose, qualcuno deve pur iniziare a farlo e chi meglio di chi ci crede merita d’essere il primo e far da esempio a quelli che seguiranno?
Questa sorta di “fuga” nell’attivismo diretto può apparire a qualcuno come una ritirata o persino una disfatta vera e propria della Politica con la P maiuscola difronte ai sempre maggiori problemi e difficoltà che ci si pongono d’innanzi. Una celebre frase di Edgar Morin, tuttavia, ci ricorda che: "La rinuncia al migliore dei mondi non è la rinuncia ad un mondo migliore". Un antico detto, molto amato dal vostro affezionato Panda, dice inoltre che persino un viaggio di mille miglia inizia con un passo. E, visto che si è in vena di citazioni, è impossibile tralasciare quella che Gandhi, amava ripetere: "Sii tu stesso il cambiamento che vorresti vedere avvenire nel mondo". Queste tre frasi, in fin dei conti, con la loro semplicità e bellezza, seguono un filo logico comune che collega le nostre aspirazioni intime e profonde al mondo così com’è ora e a quello che verrà poi. Tre semplici concetti che spalancano le porte all’azione, alla pazienza ed alla partecipazione, cioè proprio a quel che serve per cambiare. Il buonsenso, i grandi pensatori del passato, la saggezza popolare e la permacultura ci insegnano che non cresce nulla se prima non si è seminato e che autoprodurre cibo in modo sostenibile è un gesto d’amore verso sé stessi, i propri cari, il mondo intero e persino le generazioni future (quelle che vediamo neglio cchi dei nostri figli e quelle che non vedremo mai). La saggezza, la bontà, la politica e la manualità non sono mai state più vicino di così. E' un'occasione unica, quindi…
…Buon futuro a tutti dal Panda
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Grazie Panda, coltivarsi il proprio orto oltre ad offrire vantaggi come la qualità del cibo e il risparmio economico ci eleva anche spiritualmente. Credo che la strada verso un mondo migliore comincia proprio nell'orto. Troppo spesso dimentichiamo che in fondo siamo quello che mangiamo. Un Saluto, Byologik.
RispondiEliminaÈ proprio vero, siamo quel che mangiamo e probabilmente ci definisce anche il modo in cui trattiamo e reperiamo il cibo che ingeriamo. La cultura di massa parrebbe lontana anni luce dalla consapevolezza delle problematiche agricole, ma penso che sotto alle ceneri di questo consumismo liberista, fallimentare e marcescente, stiano covando tizzoni ardenti pronti a ridar calore e forza al fuoco della ragionevolezza. Byologik mi pare un esempio luminoso di uno di quei tizzoni ardenti. A costo di apparire ripetitivo, quindi: grazie a te, Byologik.
RispondiEliminaUn saluto dal Panda a Byologik ed a tutti i "tizzoni ardenti" che, con pazienza e tenacia, continuano a brillare sotto le ceneri dell'attuale devastazione planetaria.