Molti di voi avranno notato la scarsità di notizie circa l’avanzamento dei lavori del primo Kitegen Stem (il prototipo tutto italiano sull’eolico d’alta quota). Il vostro affezionato Panda riconosce la saggezza di tale avara politica informativa. Allo stato attuale, infatti, creare aspettative eccessive oppure informare costantemente di tutte le difficoltà che la KiteGen, come tante altre aziende innovative, è costretta ad affrontare (soprattutto operando in Italia) potrebbe rivelarsi assai pericoloso. I rischi sono quelli soliti: la possibilità di mostrare il fianco ai “liberi opinionisti” tanto sensibili alle istanze di lobby avverse. Finché si parla di progetti e di tecnologie futuribili, i mass-media tradizionali fingono compiacenza e curiosità, ma quando ci si avvicina alla concretizzazione di alternative alle fonti tradizionali d’energia, i mezzi di disinformazione di massa non mancano di far sentire il loro dissenso.
La disinformazione scientifica oggi è una vera è propria scienza. La disinformazione scientifica, giochi di parole a parte, è oggi ampliamente applicata e massicciamente finanziata. Nessun settore è immune: si va dalla climatologia (vedi qui), alla geologia, alla farmaceutica, ecc...
Una volta al servizio di governi, oggi i professionisti della disinformazione sono al soldo delle grandi lobby private, ossia del dio denaro, la cui fame di se stesso mai avrà fine.
Dato che ormai siamo all’assemblaggio del primo strumento che potrebbe essere in grado di sfruttare i potenti e costanti venti d’alta quota, la prudenza è d’obbligo. La riservatezza su un progetto tanto avanzato ed innovativo, inoltre, si spiega con la necessità sacrosanta da parte di una società privata di tutelarsi dai propri concorrenti. Benché il progetto del Kitegen Stem sia il più avanzato sul fronte dell’eolico d’alta quota, non è certo l’unico. In un periodo di prezzi costantemente alti sia per i combustibili fossili sia per quelli fissili, l’attenzione a qualsiasi altra fonte di energia è alquanto cresciuta.
Se le informazioni sul Kitegen Stem scarseggiano per buoni motivi, quello che non dovrebbe mai venire meno è l’appoggio e l’attenzione della società civile a progetti tanto meritori. Se noi tutti riusciremo ad affrontare (ed almeno in parte sconfiggere) le enormi sfide che il futuro ci pone, sarà infatti solo grazie a quei pionieri che, affrontando le molte difficoltà poste dal caso o dalla malizia umana, osano volare alto nonostante il rischio di cadere. A loro e a chi li sostiene va l’eterna gratitudine del Panda. D’altra parte chi vuol sfruttare i venti d’alta quota senz’altro deve volare altissimo.
Un saluto a tutti dal vostro affezionato Panda.
P.S. - Qualche utile ed attendibile informazione sul Kitegen Stem è sempre possibile ricavarla da quell'autentica miniera di informazioni preziose che è il professor Ugo Bardi (vedi qui).
Sono molto interessato al progetto e sono riuscito ad avere notizie recenti grazie al Suo Blog. Abitando in un paese vicino al primo Stem del Mondo, andrò quanto prima a passare da quelle parti e a complimentarmi con il Dott. Ippolito per lo splendido lavoro per l'umanità che sta conducendo.
RispondiEliminaAlessandro
Condivido con lei le speranza e l'entusiasmo per il progetto del Dott. Ippolito ed auguro ad entrambi le migliori cose.
RispondiEliminaUn saluto dal Panda