Il Panda potrebbe parlarvi dei 90 caccia F-35 che il governo ed il parlamento italiani hanno deciso di acquistare contro ogni logica e decenza. Potrebbe parlare della follia della TAV Torino-Lione. Potrebbe parlare di infiniti sprechi ed ingiustizie. Ma questo post non tratterà di nulla di tutto questo. Di cos’altro quindi?
Vi ricordate del prelievo forzoso sui conti correnti imposto dalla troika (Ue, Bce, Fmi) avvenuto ai danni dei cittadini ciprioti imposto ufficialmente per evitare il default dell’isola all’inizio di quest’anno?
I correntisti che detenevano più di 100mila euro su conti correnti ciprioti dovettero versare “forzosamente” una percentuale pari a circa il 38% dei loro gruzzoletti allo Stato. Dopo quella decisione senza precedenti, si parlò molto del fatto che, così facendo, si era creato un pericolosissimo precedente all’interno di uno stato europeo.
Fin qui è storia. Veniamo ora alle brutte notizie. Il FMI (alias Fondo Monetario Internazionale) - organizzazione a cui aderiscono ben 186 paesi per promuovere paradossalmente la stabilità e la cooperazione monetaria internazionale – ha recentemente fatto una proposta alla UE: indovinate un po’?
Eh sì, proprio un nuovo “prelievo forzoso”! Questa volta però da applicarsi su tutti i conti correnti dei 15 Paesi dell’eurozona. L’ammontare del prelievo coercitivo di massa proposto da FMI alla UE riguarda la “modica” percentuale del, il 10% dei valori detenuti sui conti. Anche questo prelievo. “ovviamente”, servirebbe a porre rimedio ai guai causati alla moneta unica da parte della “crisi finanziaria”. Obiettivo dichiarato sarebbe quello di riportare il debito sovrano europeo ai livelli pre-crisi.
Fin qui cose incredibili, ma al tempo stesso prevedibili fin dalla triste vicenda cipriota.
Il vostro affezionato Panda non sprecherà bit per tentare di convincere nessuno della stupidità assoluta di una tale pratica. Tale caratteristica la darei pacificamente per scontata. Quello che il vostro Panda vuol proporre è un’ipotesi: non è che gli Usa, per salvare i loro beneamati dollari stanno provando ad assassinare la moneta unica dei loro “alleati” europei ?
Il vantaggio, se questa ipotesi fosse corretta, sarebbe che dopo aver spremuto l’UE per ridar fiducia e liquidità ai mercati (solo a quelli statunitensi ovviamente) sarebbe anche che, una volta posato il polverone, i nostri amici a stelle e strisce potrebbero venire a far compere a prezzi stra-vantaggiosi nel vecchio continente iniettando nuova linfa nell’anemica economia statunitense.
Se credete che questa ipotesi sia viziata da un sentimento pregiudiziale di anti-americanismo, purtroppo vi sbagliate. A guadagnare da questo pandemonio (sempre se l’ipotesi del vostro affezionato Panda fosse giusta, il ché non è detto) sarebbero come sempre i super-ricchi: per i normali risparmiatori statunitensi, accadrebbe quello che è sempre successo ai piccoli risparmiatori in ogni parte del mondo quando avvengono forti squilibri di mercato.
Comunque, visto che abbiamo tutti oltrepassato da tempo il picco del petrolio (a livello mondiale), esiste un’ulteriore ed evidente motivo che lega l’ipotesi avanzata dal vostro Panda all’oro nero. Il modo migliore per accaparrarselo, è quello di fare in modo che gli altri ne consumino meno. E l’Europa ne consuma proprio un bel po’… ma se andasse ancora più a fondo… Altro che miracolo cornucopiano del fracking.
Buon futuro a tutti dal Panda
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