venerdì 14 dicembre 2012
Internet diventa sempre più intelligente!
Da qualche temo è arrivato anche in Italia Knowkledge Graph di Google. Le ricerche in Internet si tingono di semantica. Internet si accinge a divenire sempre più una sorta di meta-biblioteca, in cui le informazioni non sono più “isolate”, ma messe in relazione le une con le altre. Questa è già una realtà da tempo (tramite l’analisi delle ricerche condotte dagli utenti), ma ora si fanno ulteriori passi in avanti e tutto lascia pensare che altri ne saranno fatti in un futuro non troppo lontano. Estrapolando questa tendenza, si può ipotizzare un “risveglio” senziente di Internet? Ci stiamo forse avvicinando ad una Singolarità Tecnologica senza neppure accorgercene?
Il vostro affezionato Panda crede di sì.
Il fatto cruciale della questione è che…
…chi si occupa di Singolarità Tecnologica (gli esperti), tendono in massima parte a concentrarsi sull’idea dell’avvento della Singolarità tramite l’avvento di una intelligenza artificiale simile a un super computer o a un software evoluto. L’attenzione degli esperti sembra cioè non meno imbrigliata di quella dei dilettanti nella rete dell’immaginario fantascientifico collettivo. La realtà però a volte è persino più immaginifica della nostra umana fantasia. Può capitare così che ci si scordi con una certa facilità che Internet non è solo computer, software e cavi, ma anche e soprattutto persone e quest’ultime una coscienza già ce l’hanno. E allora?
Beh, se dobbiamo creare una intelligenza artificiale completamente artificiale) si suppone che prima dovremo essere in grado di capire o per lo meno replicare la coscienza (intesa come auto-consapevolezza), ma se la super intelligenza è invece un entità ibrida che assomma in sé le caratteristiche cognitive di computer e umani, questo ostacolo non si pone più. Non solo, il mix uomini/computer di Internet comporta un’ulteriore vantaggio strategico: le prerogative intellettive di computer e umani sono sorprendentemente complementari. I computer presentano enormi capacità di calcolo e memoria, gli umani grandi capacità d’analisi sensoriale, linguistico e logico/intuitiva. Il problema per giungere ad un’intelligenza superiore a quella umana (in termini radicali) è quindi implicita nel naturale evolversi di Internet. Il punto cruciale, in quest’ottica, è l’organizzazione più che il raggiungimento di tecnologie esotiche. Qualcuno potrebbe obiettare che in Internet manca una regia in grado di coordinare l’evoluzione della rete, ma a ben vedere, l’evoluzione spontanea del web fa sempre più emergere comportamenti collaborativi (sia tra persone, sia tra pc , sia tra computer e persone). Forse l’emergere all’interno del web di un ecosistema cognitivo collaborativo è una sorta di attrattore, ossia una tendenza insita nella natura intrinseca del web in quanto sistema complesso. Se così fosse, l’emergere di una qualche forma di meta-intelligenza (in cui il complesso delle varie intelligenze che la compongono oltrepassa di gran lungo la somma delle singole parti) sarebbe non solo possibile ma persino inevitabile. Con un po’ di fortuna la cosa potrebbe essere un’ottima notizia. Una Singolarità Tecnologica basata su presupposti esclusivamente tecnologici e sintetici rischia di essere indifferente o persino ostile al genere umano il che rappresenterebbe un rischio tremendo per l’umanità. Se invece la Singolarità emergesse da una commistione tra tecnologie varie e persone, l’etica e l’evoluzione umana (con tutti il suo bagaglio di empatia e solidarietà) non andrebbe perso. Implementare limiti morali su un’intelligenza artificiale dalle capacità nettamente superiori alla nostra e dall’evoluzione accelerata potrebbe essere estremamente difficile e forse impossibile. Giungere ad una Singolarità completamente sintetica senza aver risolto questo problema parrebbe allo stato attuale più che credibile e quindi letalmente pericoloso per noi tutti.
La cosa incredibile è che questa consapevolezza (e le sue logiche conseguenze) non si siano già tramutate in una o più organizzazioni interne al web in cui alcune persone “competenti” tentino consapevolmente di accelerare al massimo tutti i processi collaborativi attualmente in atto e di integrare le varie “parti” del web in modo da favorire un’emersione anticipata della Singolarità Tecnologica.
Qualcuno potrebbe domandarsi perché tutta questa fretta. Il motivo non è una sorta di banale impazienza. Il motivo della NECESSITA’ di fare presto è che i problemi globali che le nostre intelligenze umane limitate stanno creando a livello globale rischiano di tramutarsi in una estinzione di massa. La creazione di una Singolarità Tecnologica benevola, in quest’ottica, non sarebbe auspicabile solo per il genere umano, ma per l’intero pianeta. Dopo una lunghissima infanzia planetaria fatta di semplice vita biologica basata su sistemi di feed-back (corollata da numerose estinzioni di massa) e dopo un’adolescenza fatta di un ecosistema tecnologico basato su limitate intelligenze umane (in grado di creare i singoli elementi di questo nuovo ecosistema ma non in grado di gestirlo e stabilizzarlo), l’emergere della Singolarità rappresenterebbe il passaggio alla piena maturità planetaria. Il pianeta nel suo complesso riuscirebbe ad auto-proteggersi e a tentare di espandersi nello spazio esterno per massimizzare le sue potenzialità e la sua resilienza complessiva (cioè massimizzando bellezza e sopravvivenza di lungo e lunghissimo periodo).
Buon futuro a tutti dal Panda
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