Con i nostri rifiuti abbiamo riempito i fiumi, i laghi, il terreno, i mari e gli oceani e persino il cielo. Neppure i pinguini o le vette himalayane sono più incontaminati (per usare un eufemismo). Persino i nostri cadaveri ed il latte materno non si salvano. I cambiamenti climatici altro non sono che la conseguenza dell’accumulo di “rifiuti aerei” che preferiamo chiamare gas serra per concentrarci sull’effetto anziché sulla causa, cioè noi!
Il vostro affezionato Panda vorrebbe parlarvi di rifiuti sotto un aspetto un po' inconsueto: quello minerario ed energetico.
Nonostante le “pie illusioni” di politici ed economisti...
...il sistema economico globale è strettamente vincolato alla disponibilità di risorse naturali a basso costo. Si badi però che per “basso costo” qui si intende non solo e non tanto “basso costo monetario”, ma soprattutto “basso costo energetico”. Perché? Perché mentre il denaro è una convenzione umana (per quanto estesa e radicata), la disponibilità d’energia è un fatto oggettivo, concreto e tangibile. Se i costi monetari sono un nostro modo di ridistribuire la ricchezza reale a disposizione, si può dire che l’abbondanza o meno d’energia è quella ricchezza.
Le “pie illusioni” dell’attuale sub-cultura industrial-consumista ci fanno immaginare disponibilità di risorse e d’energia sostanzialmente infinite ed immutabili quando non in costante crescita. Sfortunatamente per noi né le risorse naturali, né la disponibilità pro-capite d’energia sono infinite e costanti. Da esse, d’altra parte, dipende anche la nostra capacità di mitigare (almeno in parte) i cospicui danni creati dall’inquinamento generato dall’attività dell'attuale sistema economico. Su un piano opposto, inoltre, l'inquinamento esasperato che un sistema economico basato su quelle "pie illusioni" genera, va ad aggravare i costi legati alle risorse potenzialmente a disposizione. Quelle “pie illusioni” quindi sono un pericolosissimo azzardo che sta compromettendo (e forse ha già irreversibilmente compromesso) la sopravvivenza non solo dell’attuale sistema economico, ma dell’umanità e forse di gran parte dell'intera biosfera.
Le “pie illusioni” ci fanno credere che la tecnologia sia “LA” soluzione, ma ad un primo sguardo oggettivo si constata facilmente che qualsiasi tecnologia (per quanto esotica e sofistica) altro non è che un modo per ottimizzare flussi di risorse ed energia ed “ottimizzare” non è “creare”. Il grado tecnologico equivale alla capacità di sfruttare ciò che sia ha a disposizione, non è una bacchetta magica. Il mito tecnologico non è altro che uno strumento di chi propaganda le pie illusioni per convincerci dell’impossibile, ossia che si possa estrarre flussi infiniti e crescenti di ricchezza da un pianeta con risorse naturali ed energetiche limitate. Il mito tecnologico è follia e pensiero magico camuffati da ottimismo pseudo-scientifico. È vero che la tecnologia, negli ultimi secoli, ci ha sollevati da stati di indigenza insopportabili, ma, viste le scelte che abbiamo fatto in ambito politico, economico ed industriale, tutto il benessere creato dalle “mirabilia tecnologiche” sono state solo un furto perpetrato alle spalle delle generazioni future (e noi siamo già tra quelle!).
Insomma di cose interessanti da dire ce ne sarebbero veramente tante, ma il vostro affezionato Panda non lo farà. È infatti di gran lunga preferibile che ad occuparsene sia chi è molto più competente ed efficiente. Invito quindi a leggere questo.
Buona lettura e buon futuro a tutti dal Panda
Buona lettura e buon futuro a tutti dal Panda
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