Sempre più spesso si sentono discorsi di forte critica al metodo scientifico. Critica aspra e rabbiosa. In molti siti e blog, gli scienziati "ortodossi" sono considerati come una sordida ed arrogantissima casta pseudo-sacerdotale dedita a dominare e terrorizzare la povera gente comune con paure d'ogni tipo. Paure create ad uso e consumo degli interessi potenti che segretamente li finanzierebbero. Personalmente credo che questo genere di ragionamenti sia insopportabilmente immaturo e semplicistico. Gli scienziati sono esseri umani nè più nè meno di altri, con tutti i difetti e le brutture degli esseri umani. Non voglio difendere la scienza mitizzando la figura dello scienziato e non lo farò. Amo il metodo scientifico per la sua concretezza ed efficienza e per il suo volto democratico. Per la scienza infatti non ci sono idee migliori o peggiori a prescindere, ma solo dimostrate oppure no. Mi piace la scienza.
Tuttavia, sembrerà strano, ma rispetto profondamente ed ammiro chi propaga l'oscurantismo come una novità rivoluzionaria e si batte ed adanna per portarlo avanti. Lo dico senza ironia. Bisogna infatti essere veramente convinti in quel che si dice per rinunciare a frigo, lavatrice, telefono, computer, televisione, medicine, radio, carta stampata, macchina, ecc... Bisogna essere determinati per rinunciare all'elettricità e all'acqua corrente (he sì, perchè anche le pompe che spingono la purissima acqua potabile nei nostri w.c. ed i sofisticati sistemi di depurazione posti a monte sono un prodotto dell'odiata scienza). Prendere l'acqua a mano, da pozzi scavati a mano, tutti i giorni richiede un impegno ammirevole. Vestirsi solo di tessuti in fibbra naturale filata e tessuta a mano richiede una disciplina ferrea. Tenersi un banale mal di denti rifiutando stoicamente qualsiasi antidolorifico è una prova di determinazione. Rinunciare alla moderna dormia in caso di interventi chirurgici (praticati per di più non dagli odiatissimi medici, ma da saggi guaritori) sa addirittura di eroico. Per questi e tantissimi altri motivi rispetto ed ammiro profondamente chi in fatto di scienza la pensa diversamente da me. Apprezzo la scienza, ma ancor di più chi è disposto a spendersi per le proprie idee e convinzioni.
Per tutti quegli ipocriti che caluniano la scienza e la tecnica facendo della propria ignoranza un vanto e nulla più, per tutti quelli che ne blaterano a sproposito utilizzando cellulari, Internet, web e computer, per tutti quelli che sparano odio verso il metodo empirico, ma contemporaneamente sguazzano come maiali nel suo brodo, va invece il mio più sincero disprezzo. Lo so, sono parole forti, ma non sono dettate da un impeto d'ira o dal trasporto retorico. Non sono pronunciate con leggerezza. Non è odio per chi la pensa diversamente, ma disprezzo generico per chiunque arreca danno ad altri con cinica ipocrisia e teatrale spavalderia ed infine pretenderebbe pure d'essere applaudito. Ugualmente provo disprezzo per i tanti che, purtroppo, effettivamente applaudono agli oscurantisti. Nulla di personale. E' solo che mal mi riesce di giustificare i capricci volgari e stomachevoli di ricchi viziati. Perchè questo sono. Proprio non riesco a provare rispetto per chi si lagna acriticamente della scienza senza rinunciare a nessuno dei suoi frutti. E' una mia incapacità lo ammetto. Un'incapacità che si fa più forte quando penso che, non solo per tutti coloro che vissero nel passato (per interminabili millenni), ma ancor oggi, per centinaia di milioni di persone escluse da quel tanto contestato progresso scientifico-tecnologico la vita è stata null'altro che fatica, dolori indicibili e sono morte prematura.
Nè bombe atomiche, nè l'inquinamento o altro "mostrum-tecnologicus" mi farà cambiare idea, perchè il mezzo non è l'uso che se ne fa, così come la scienza non è l'uso che se ne fa: quella si chiamma co-scienza.
Un saluto a tutti dal Panda.
Io non esagererei con lo scontro tra scienza e cultura umanistica.
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