mercoledì 16 maggio 2012
Terra Madre
Nulla è più urgente ed attuale di mantenere un briciolo di memoria. Per guardare avanti con fiducia è indispensabile preservare la memoria di ciò che di buono è avvenuto in passato, anche un passato recente come può essere il 2008. Se si crede che tutto stia andando male, che tutto è stomachevole, che tutto è corruzione, truffa e ladrocinio, se si crede che sia tutto uno schifo, 90 volte su 100 lo si fa non perché si possiede un livello morale superiore ala media, ma perché ci si appresta a giustificare di fronte a sé stessi ed agli altri la propria resa incondizionata. Il video qui sopra vuole essere un assaggio della vasta e sconfinata umanità che, pur vedendo chiaramente i gravi e grandi problemi che ci si pongono innanzi, usa la propria indignazione per generare azioni e comunicazioni costanti, positive e costruttive. Non basta desiderare o sognare un mondo migliore, bisogna anche darsi da fare per progettarlo, costruirlo e condividerlo.
In genere, dinnanzi ad una sfida, si può vincere o perdere, ma, per cocente che sia la sconfitta, non sarà mai tanto infamante, squallida o stupida quanto il sottrarsi, il NON partecipare, il fuggire. L’abbandono e la resa sono uno spreco di vita propria ed altrui.
I problemi possono fare paura e non c’è nulla di male a provare paura e sconforto. Paura e sconforto, per quanto sgradevoli, hanno la loro ragion d’essere e sono esperienze che meritano d’essere vissute come qualsiasi altra emozione umana. Il vostro affezionato Panda si augura però che sconforto e paura rimangano sempre esperienze di vita senza mai divenire padrone e tiranne delle nostre scelte e vite. A volte è utile ricordare, infatti, che la vita non è altro che affrontare problemi. Perfino il gioco, l’apoteosi del divertimento, altro non è se non il piacere di affrontare delle sfide. E quanto ci fa sentir vivi la scarica d’adrenalina che si riceve quando le proprie paure si decide di affrontarle anziché subirle. Paura e sconforto devono essere uno stimolo per fare, non per scappare.
C’è molta più bontà, intelligenza e buona fede di quel che si crede al mondo. Anche se le si apprezza, tuttavia, il solo fatto di ignorarle, sminuirle e sottostimarle equivale a combatterle, tradirle e contrastarle. Per quante truffe possano esistere, non c’è truffa più comune, banale ed abusata di quella che vorrebbe farci credere che tutti sono ladri e truffatori. Il motivo è semplice: ladri e truffatori smettono di essere contrastati, se si crede a quella balla, quindi non lesinano certo nell’enfatizzare quanti ladri e truffatori ci siano in giro. A loro basta anche solo il sospetto. Al disonesto basta che si dubiti dell’onestà dell’uomo onesto per avere un capro espiatorio in più. Come è ovvio che sia, il gioco allo sfascio conviene sempre e solo a chi piace sfasciare e soprattutto a chi non ha costruito nulla con impegno e sudore. Quando le persone credono che tutto sia brutto ed infame è più facile nascondere e giustificare le proprie brutture ed infamie. Brutture ed infamie devono essere uno stimolo per agire, non per scappare. Bellezza ed intelligenza pure.
Non si tratta di essere ottimisti o pessimisti, nè utopisti o realisti. Si tratta di essere positivi, propositivi e costruttivi. È ormai più che evidente: a questo mondo serve un cambiamento radicale. Non lagnanze infantili e fini a sé stesse. Non immobilismo. Non scaricabarili. La responsabilità di quel che sappiamo esser giusto e non facciamo non è dei ladri (veri o meno che siano), non è dei politici, né di questa o quell’altra casta. Non c’è complotto che tenga: il giusto, il bello e il buono che si omette di creare e di donare alle proprie ed altrui vite è sempre responsabilità di chi compie quell’omissione.
Non servono gesti eclatanti, atti d’eroismo sovrumano, idee geniali. Basta molto meno. Basta volontà e costanza. Bastano piccoli gesti di ordinaria bontà. Basta poco. Serve tanto.
Ricordiamoci del bene e delle brave persone che stanno al mondo e se le stimiamo, diamogli la giusta attenzione e cerchiamo di emularle.
Buon futuro a tutti dal Panda
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