Certo! Ossia:
I 10 più incredibili scandali all’italiana del 2014
Viviamo in un'assurda e ributtante distopia che chiamiamo eufemisticamente "quotidianità". In Italia è più evidente che altrove, ma è inutile farsi illusioni: l'attuale sistema economico, culturale e politico non funziona in nessun luogo al mondo.
I 10 più incredibili scandali all’italiana del 2014
Viviamo in un'assurda e ributtante distopia che chiamiamo eufemisticamente "quotidianità". In Italia è più evidente che altrove, ma è inutile farsi illusioni: l'attuale sistema economico, culturale e politico non funziona in nessun luogo al mondo.
Sempre più spesso viene considerato "utopico" qualsiasi tentativo od ambizione d'apportare un qualsivoglia miglioramento. La nostra civiltà morente ha culturalmente e politicamente istituzionalizzato non solo corruzione, incompetenza, volgarità e stupidità, ma anche e soprattutto rassegnazione e cinismo, sapientemente mischiati ad un egoismo infantilizzato, massificato e compulsivo che sconfina nel patetico e nel drasticamente patologico.
Contemporaneamente si continua diffusamente a considerare "realistico" e/o "pratico" qualsiasi atteggiamento o pensiero che, di fatto, contribuisce a sostenere e rafforzare l'attuale status quo, benché praticamente chiunque, a vari livelli, sia perfettamente conscio che l'attuale status quo sia insostenibile. Una posizione assolutamente ideologica (ma quasi sempre inconsapevolmente) che fa del rovesciamento del significato delle parole e della fuga nelle speranze e nelle pie illusioni la sua unica fonte logica.
Del resto, se la nostra civiltà è morente, ci sarà pure un perché.
O, per meglio dire, di "perché" ce ne sono parecchi.
Una parte (come spesso ripetuto in questo blog) sono "perché" grettamente materiali e sono dei "perché" che hanno a che fare con questioni come il picco del petrolio, il riscaldamento globale, l'inquinamento, la perdita di biodiversità e, più in generale, con l'esaurimento delle risorse planetarie economicamente sfruttabili.
L'altra parte dei "perché" la nostra civiltà stia per defungere è invece di natura cognitiva e "comportamentale" ed ha a che fare con quello che le persone si attendono dal futuro e con quello che pretendono dalle istituzioni a cui competono gran parte delle decisioni importanti riguardanti quello stesso futuro collettivo. Questa parte dei "perché" ha quindi a che fare con argomenti quali la propaganda dell'attuale paradigma economico, il tasso di disuguaglianza sociale, il tasso di corruzione e la distrazione di massa da qualsiasi argomento abbia una forte valenza pratica per milioni di persone.
Questi due gruppi di "perché" si influenzano reciprocamente rafforzandosi l'un l'altro e strizzano questo pianeta in una morsa sempre più stretta. Finché il pianeta si spezzerà, soffocherà e morrà. Il ché, senza drastici interventi correttivi, avverrà presto.
Premesso che il vostro affezionato Panda non è cattolico né religioso, ciò non di meno ha l'ardire di affermare che:
Premesso che il vostro affezionato Panda non è cattolico né religioso, ciò non di meno ha l'ardire di affermare che:
se il pianeta non morrà, sarà solo merito degli uomini di buona volontà...
...ma non di tutti gli uomini di buona volontà. Solo di quelli che hanno deciso di fare qualcosa anziché rimanere a guardare il pianeta cadere a pezzi senza muovere un dito. Il vostro affezionato Panda, a costo di passare per un catastrofista, saccente e moralista, conclude con le parole del grande Martin Luther King:
"Non ho paura della cattiveria dei malvagi, ma del silenzio degli onesti".
Se quanto fin qui espresso dal vostro amico Panda vi è parso eccessivamente banale e generico, allora vi invito a guardare in profondità all'origine del male e poi ditemi se "lui" non ha argomentazioni persino più banali e generiche delle mie una volta sfrondato delle illusioni e dei giochi di parole con cui ama tanto mascherarsi qualsiasi disonesto grande o piccolo che sia.
Buon futuro a tutti (onesti e non) dal vostro affezionato Panda
Nessun commento:
Posta un commento