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Una petizione per fermare il regolamento Agcom
La nuova regolamentazione sul copyright sarà votata a inizio dicembre e rischia di diminuire la liberà sul Web. Ma c'è chi vuole fermarla e chiede l'intervento del Parlamento
di Redazione Wired.it
Al grido " Agcom, non censurare il Web!" è partita una petizione contro l'adozione del nuovo regolamento dell' Autorità per le garanzie nelle comunicazioni dedicato al diritto d'autore. Se si proseguisse su questa linea, in caso di segnalazione di violazione di copyright l'Agcom potrebbe ordinare ai siti internet italiani di rimuovere i contenuti e chiudere siti stranieri. Dopo le proteste delle associazioni settore e di tutela dei consumatori, arriva ora una petizione organizzata dal giurista Fulvio Sarzana con Sitononraggiungibile.info su Change.org.
" La votazione sul regolamento è prevista all' inizio di dicembre: tra qualche settimana migliaia di blog, siti informativi, forum e video messi su youtube o su facebook potranno essere cancellati in 72 ore senza l'intervento di un giudice", si legge: " Nessuna decisione che sopprime la libertà della rete e i nostri diritti fondamentali di accedere alle informazioni può essere presa senza la decisione di un giudice. Chiediamo all'Agcom di rimettere la questione al Parlamento, come prevede la nostra Costituzione. Il Parlamento Italiano sta decidendo già di questi temi, in contrasto con le regole d’urgenza del Garante".
Per aderire, basta firmare qui.
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Articolo di Wired.it a parte, ulteriori "sconfortanti" informazioni sul tema AGCOM possono essere reperite in questo articolo apparso invece sul sito della Repubblica (vedi qui).
Buon futuro a tutti dal Panda
" La votazione sul regolamento è prevista all' inizio di dicembre: tra qualche settimana migliaia di blog, siti informativi, forum e video messi su youtube o su facebook potranno essere cancellati in 72 ore senza l'intervento di un giudice", si legge: " Nessuna decisione che sopprime la libertà della rete e i nostri diritti fondamentali di accedere alle informazioni può essere presa senza la decisione di un giudice. Chiediamo all'Agcom di rimettere la questione al Parlamento, come prevede la nostra Costituzione. Il Parlamento Italiano sta decidendo già di questi temi, in contrasto con le regole d’urgenza del Garante".
Per aderire, basta firmare qui.
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