mercoledì 13 agosto 2014

The Big Boost Climate Project



Si lo so, questo video è solo in inglese, ma la bontà del suo contenuto vale la pena di un piccolo sforzo o di un po' di pazienza. Da dove partire a spiegare cos'ha di speciale questo video?

Perchè non partire da un sogno: unire la filantropia, l'imprenditoria e la lotta ai cambiamenti climatici passando dalle rinnovabili?

Sarebbe bello!

Ops, volevo dire sarà bello, dato che è esattamente ciò che Jeremy Leggett sta tentando di fare, ossia creare due pool di capitali globali per sconfiggere quegli interessi costituiti che si oppongono alle azioni concrete contro il riscaldamento globale.

L'idea è quella di creare un primo fondo comune invitando fondazioni e filantropi ad investire una parte delle loro donazioni per intraprendere azioni contro il riscaldamento globale ossia finanziare aziende che operano nelle rinnovabili. Il punto della questione però è che i beneficiari di tale fondo, per poter accedere ai finanziamenti, si dovranno impegnare a versare il 5% dei loro profitti a favore della stessa causa: combattere il riscaldamento globale. Si viene quindi a creare un secondo fondo comune a favore di azioni concrete per salvare il pianeta.


Il fatto è che Jeremy Leggett è sicuro che questa idea possa funzionare perché, più in piccolo, già funziona. La sua azienda, la Solarcentury, infatti, già investe il 5% dei suoi profitti annuali per finanziare la SolarAid, un ente di beneficenza creato dalla Solarcentury stessa. La SolarAid a sua volta ha creato un proprio marchio di vendita al dettaglio (SunnyMoney) che, in pochi anni, è diventato il più grande rivenditore di illuminazione solare in Africa battendo l'uso dell'illuminazione a petrolio.

The Big Boost Climate Project di Jeremy Leggett sta raccogliendo fondi sul portale di crowdfunding indiegogo. Quanto serve per far partire questo ambizioso progetto? Appena 30.000 sterline.

Se siete interessati e/o volete aiutare Jeremy Leggett a realizzare questo progetto: The Big Boost Climate Project.


Buon futuro a tutti dal vostro affezionato Panda


lunedì 11 agosto 2014

Alto ufficiale dell'Intelligence USA dice cose molto sorprendenti

In quale libro di spionaggio, un vecchio, stimato e rispettato ufficiale dell’intelligence parlerebbe pubblicamente dell’inutilità ed inefficienza dei “servizi segreti” derivante dalla loro "segretezza"? In quale romanzo risulterebbe credibile un tale personaggio che, organizzando convention internazionali “di settore”, si metta addirittura a prevedere ed invocare niente meno che una vera e propria rivoluzione open source dei servizi d’intelligence? Avete mai sentito James Bond o qualche suo analogo collega prevedere l’ineluttabilità di una rivoluzione globale, in grado di ripristinare le degradate capacità decisionali della politica nelle moderne democrazie e in grado quindi di sottrarre “lo scettro del comando” al 1% più ricco del pianeta?

Di quale romanzo di spionaggio stiamo parlando?

Di nessuno.

Solo la realtà, a volte sa essere tanto paradossale e... “romanzesca”.

Il protagonista di questa storia “reale” si chiama Robert David Steele e il vostro affezionato Panda vi consiglia di ascoltare (o per meglio dire "leggere") quello che quest’uomo va dicendo in giro da un po' di tempo. Sì, perchè le sue teorie "atipiche", note da tempo nell'ambiente dell'intelligence, sono ormai giunte anche all'orecchio dell'opinione pubblica (almeno ad una piccola parte di essa).

Per chi volesse saperne di più al proposito, ecco il link all'articolo originale apparso sul "The Guardian" (in inglese ovviamente), qui:  The open source revolution is coming and it will conquer the 1% - ex CIA spy



E qui trovate lo stesso articolo tradotto da  Bosque Primario in italiano: Ex spia della CIA: la rivoluzione open source sta arrivando e conquisterà l'1%


Buona lettura e buon futuro a tutti dal Panda

lunedì 4 agosto 2014

La "Grande Crisi" e "lo spirito del tempo"


Addendum Audio in Italiano from sx1mania on Vimeo.

Per chi non sapesse cosa vuol dire Zeitgeist, si veda qui.

Il vostro affezionato Panda aveva già pubblicato questo documentario anni fa. Se ve lo ripropone oggi, non è per smemoratezza. E' proprio nei momenti di grande "crisi" come questi che bisogna mantenere la calma e sforzarsi di ricordare per evitare che il caos degli accadimenti non solo abbia il sopravvento, ma ci renda pure ottusi.

Personalmente trovo questo documentario "grezzo" ed impreciso, ma anche estremamente interessante e diretto. Un'opera comunque da vedere, prima che da giudicare. Da ascoltare e ri-ascoltare, poiché certe idee "nuove" hanno bisogno di tempo prima che possano germogliare all'interno della vecchia e fitta foresta di idee fossilizzate contro cui sono costrette a competere.

Entusiasmo o scetticismo iniziale sono solo "disturbo", rumore di fondo. Perché le nuove idee attecchiscano serve tempo e pazienza. Quel che prenderà vita, di solito, non è il genere di creatura che ci si immaginava all'inizio. Arrendersi alla delusione, tuttavia, non è una buona idea: l'evoluzione potrà anche essere un processo caotico, imprevedibile ed incostante, ma è anche piuttosto interessante e... funziona! Funziona da milioni di anni.

In periodi di "Grande Crisi" come quelli attuali, è importante seminare la foresta che prenderà il posto di quella destinata all'oblio dalla sua stessa insostenibilità. Certo, si può anche decidere di non seminare un bel niente. Seminare è faticoso! Però, quando la vecchia foresta sarà scomparsa, non ne nascerà una nuova al suo posto. Senza semina tutto quel che rimarrà è un brullo deserto.


Buona visione e buon futuro a tutti voi dal Panda

domenica 3 agosto 2014

Rivoluzioneeee!!!

Il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo
Ebbene sì! Io la invoco a gran voce. Ma una rivoluzione vera, come solo quelle che passano attraverso un sorriso ed un abbraccio tra amici sanno esserle. Nessun governo o casta da abbattere. Nessun nemico da sconfiggere fuorché quello che si annida dentro noi stessi. Badate bene, il vostro affezionato Panda, non sta invocando quel genere di "rivoluzione" (o supposta tale) che fa scorrere il sangue per le strade e fa del sopruso e della violenza la presunta "medicina definitiva" per scacciare precedenti violenze e soprusi. La violenza non è un male necessario. E' un male e basta e tutti lo sappiamo. Le nubi più scure e cupe che il genere umano abbia mai visto (e ne ha viste tantissime cupissime) si stanno addensando sul futuro di tutti noi. E' inevitabile che prima o poi qualcuno inizi ad invocare una "falsa rivoluzione" che "sistemi" con la "forza" quel che tutti noi non siamo stati in grado di sistemare attraverso il semplice buon senso, l'amore e la collaborazione. Prima che quei corvi gracchino ancora una volta invocando distruzione assoluta, io mi permetto di precederli invocando in ognuno di voi la forza di attuare una vera rivoluzione. Una di quelle che non si vedevano da secoli, più o meno da quando Galileo Galilei disse qualcosa di veramente sensato o da quando qualcuno di meno famose propose "e se invece del Re, lasciassimo scegliere direttamente al 'suo' popolo?". Siamo nell'era del web. Non è mai stato più facile di così collaborare. Non è mai stato più facile di così trasmettere idee, condividere idee, crearne di buone e poi di migliori un contributo alla volta. Giornali e telegiornali rombano cupe marce militari, sinistre sinfonie di morte e devastazione. Ci dipingono un mondo il cui futuro è uguale al passato: guerre, sopraffazione, sfruttamento, menzogne, ipocrisie, tirannie. Ogni speranza sembra ormai persa e l'indifferenza sembra regnare sovrana, madre implacabile di orribili mostruosità e genocidi.

Il mondo però può rifiutare questo deprimente e collusivo punto di vista. Sì, ho detto collusivo! L'ho detto perché ognuno di noi, in cuor suo, sa benissimo che accettare (a malincuore o meno) la violenza, lo sfruttamento, l'ingiustizia e l'indifferenza verso le sofferenze altrui è ESATTAMENTE come rendersi complici di chi le attua materialmente. Comprare uno stupido, inutile e grottesco gingillo, assemblato in una fabbrica-lager come ce ne sono ahimè tante su questo pianeta, nell'assurda e patetica speranza che sia quello buono che ci farà finalmente essere felici come lo chiamereste? Lasciarsi prendere ostaggi dell'ira, sputando la propria bile e rabbia contro tutto e contro tutti, per poi lasciare che le cose continuino esattamente come il giorno prima?

Per tanto, troppo tempo abbiamo creduto che il mondo non potesse avere un proprio cervello ed una propria anima, oltre ad un proprio corpo fisico. Non so dirvi se ne abbia già uno oppure no, ma il vostro affezionato Panda vi garantisce che è possibile dargliene uno. E' possibile farlo nascere e crescere e sviluppare con il contributo e l'affetto di tutti. Vi sembra utopico?

Anche Wikipedia lo sarebbe sembrato fino a pochi anni fa.

E' perfetta?

No, non di certo, ma... ESISTE!

Come per Wikipedia, così vale per la mente e l'anima che il vostro affezionato Panda vorrebbe vedere sorgere su questo pianeta: non un'utopia fantasiosa e mitologica perennemente reclusa in anguste e claustrofobiche fantasie, ma una REALTA'. Perfettibile, discutibile, ma inequivocabilmente positiva.

Ricordate, se vi dicono che siete dei "sognatori", allora avrete la prova che siete sulla strada giusta, poiché qualsiasi VERA rivoluzione nasce da un sogno, da una passione, non da un freddo e calcolato progetto. Per decine di millenni l'uomo sognò di volare, finché la passione di due umili meccanici di biciclette (meglio noti come fratelli Wright) dimostrò che c'era del vero dentro a quel sogno.

Non servono eserciti numerosi od intricati piani sovversivi. le vere rivoluzioni non hanno bisogno neppure di masse inferocite di popolazione. Le vere rivoluzioni si sorreggono benissimo sulle gambe di pochi ed appassionati cultori. Fu così che nacque il Rinascimento: nel retrobottega di alcuni negozi di una piccola realtà urbana come Firenze.

"Vabbé", direte voi, "belle parole, caro il nostro Panda, ma sono solo parole, cosa dovremmo farcene?".

Volete un esempio?

Eccovene uno: guarda un po' qui.
E per chi non avesse ancora letto il mio articolo intitolato "Collasso globale e Colonie resilienti", eccovene un altro (assolutamente incompleto e perfettibile).
E che dire di questo oppure questo o quest'altro ancora?
E di questo?
E di questo?
E di questo?
E di questoquesto o quest'altro?

Di esempi simili ce ne sarebbero tantissimi altri. Il concetto di fondo, comunque, è che non sono le buone idee a mancare. Né vecchie, né nuove. Né famose, né meno famose. Né ambiziose, né umili. Né perfette, né perfettibili". Non sono le idee a mancare.

"Sì", qualcuno penserà, "ma si tratta solo di tanti esempi ed idee isolate e separate le une dalle altre. Non si coglie nessun piano complessivo!".

Verissimo! Vi ricordate però cose vi avevo detto sulle "vere rivoluzioni"? Servono sogni e passione, non piani o teorie complesse. La storia è piena di bellissime, stupende e meravigliose ideologie che hanno fallito la loro missione. Non servono piani ed analisi complesse, né chiavi di lettura "privilegiate", né vecchie o nuove ortodossie.

L'intelligenza di un popolo non assomiglia per niente ad una città con strade dritte ed ordinate e palazzi coerenti ed ad angolo retto. E' più simile ad un ecosistema e come ogni altro ecosistema più diversità vi è inclusa e meglio è. Come ogni ecosistema non è progettato a tavolino da menti superiori, ma evolve spontaneamente e nel farlo lo fa meglio di come avrebbe potuto immaginarselo anche il più sopraffino degli "urbanisti".

Non servono le idee "perfette". Servono le idee "numerose" e "buone".

E non scordatevi il WEB ovviamente!

Prima di salutarvi vi vorrei citare 5 frasi di grandi pensatori e sognatori che hanno molto a che fare con la rivoluzione invocata dal vostro Panda e possono servire all'invocazione assai meglio di qualsiasi suo strambo discorso:

1) "Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela ciascuno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee." - George Bernard Shaw

2) "La verità non sta in un solo sogno ma in molti sogni." - Pier Paolo Pasolini

3) “Ci sono rischi e costi ad agire. Ma sono molto meno dei rischi a lungo raggio di una confortevole inazione.”  - John Fitzgerald Kennedy

4) "Amami quando lo merito di meno, perché sarà quando ne ho più bisogno" - Caio Valerio Catullo

5) "Non dubitate che un piccolo gruppo di cittadini coscienti e risoluti non possa cambiare il mondo. In fondo è così che è sempre andata" - Margaret Mead


Che altro aggiungere? Ah sì...


...W la Rivoluzioneeeeeee!!!


E un buon futuro a tutti voi dal vostro affezionatissimo Panda.